ALBERTINI, Ippolito Francesco
Maria Leuzzi
Nacque a Crevalcore presso Bologna, il 26 ott. 1662. A Bologna studiò filosofia e medicina sotto la guida di Giovanni Andrea Volpari e Marcello Malpighi, con [...] delle sue capacità di medico gli permise, poco dopo, di sostituire presso la sua clientela bolognese il Malpighi, trasferitosi a Roma nel 1691 in qualità di archiatra pontificio.
Ottenuta la lettura di logica presso la università di Bologna dal 1699 ...
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Salviati, Giovanni
Valentina Lepri
Primogenito di Iacopo Salviati e di Lucrezia, figlia di Lorenzo il Magnifico, S. nacque a Firenze il 25 marzo 1490. Grazie allo zio materno Giovanni de’ Medici (eletto [...] a Roma ricevette, direttamente da M., una copia fresca di stampa dell’Arte della guerra, per la quale inviò non convenzionali parole di lode a Carlo V chiedendogli di intervenire per sostituire il duca con il cugino di lui, Ippolito de’ Medici. L’ ...
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Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...] possono ricordare quelli romani di s. Ippolito, di Novaziano, di Felice e Ursino; in Africa lo scisma di Novato e quello donatista; progressivo declinare dell’importanza politica diRoma, dopo le invasioni barbariche, di fronte a Bisanzio, sede dell ...
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Martire, protettore degli artisti di teatro; la tradizione ricorda due martiri di questo nome: 1. G. di Arles, secondo una passio forse anteriore al sec. 5º, stenografo, in una persecuzione contro i cristiani [...] basilica. Festa, 25 agosto. 2. G. diRoma, secondo una leggenda anteriore al sec. 6º, mimo, poi convertito e fatto decapitare da Diocleziano il 25 ag.; gli era dedicato un oratorio presso il cimitero di S. Ippolito sulla Tiburtina. Sembra però che le ...
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Prete romano, che sotto il papa Zefirino (198-217) scrisse un Dialogo (noto ad Eusebio) contro i montanisti e il loro millenarismo, in cui respingeva come apocrifi l'Apocalisse (da G. attribuita a Cerinto) [...] (come appare da un frammento diIppolito, avversario di G.) il Vangelo giovanneo. Ma nel combattere il profetismo dei montanisti, che si richiamavano a Filippo Diacono e alle sue figlie, G. rivendicava alla Chiesa diRoma il possesso dei "trofei ...
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Pittore e incisore (Roma 1570 circa - ivi 1630), figlio di Lodovico (Padova 1542 circa - Roma 1612) e padre diIppolito (n. Roma dopo il 1616 - m. 1694), artisti anch'essi. Medaglista e modellatore di [...] and Albert Museum; Vienna, Albertina; Parigi, Louvre), alla penetrazione psicologica del modello si accompagna una maniera precisa e accurata. A Roma nelle chiese di S. Eustachio, S. Maria sopra Minerva e S. Urbano restano alcuni suoi dipinti. ...
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Umanista (Volterra 1470 - Roma 1516). Professore di eloquenza alla Sapienza a Roma e prefetto dal 1510 della Bibl. Vaticana, autore di discorsi funebri, di lavori filologici, di carmi. In una rappresentazione [...] a Roma dell'Ippolitodi Seneca sostenne così bene il personaggio di Fedra da essere poi chiamato con tal nome. Celebre è il suo ritratto dipinto da Raffaello (Firenze, palazzo Pitti), del quale fu amico. ...
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Musicista (Vicenza 1511 - Milano 1576). Allievo di A. Willaert, sacerdote, fu alla corte di Ferrara, a Roma presso il card. Ippolito d'Este e in seguito nuovamente a Ferrara come maestro di cappella (1563-65). [...] e con gli umanisti italiani ricercatori dello stile greco, illustrando uno strumento da lui stesso inventato, l'archicembalo, sorta di cembalo a sei tastiere destinato a eseguire musiche nei generi diatonico, cromatico ed enarmonico. A questo lavoro ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] testimonia un rito già definito, che meglio si intende con il De baptismo di Tertulliano; di poco posteriore è il rituale diIppolito, che conferma e completa le testimonianze di Giustino e Tertulliano. Nel corso del 4° sec., cominciano a formarsi le ...
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Pittore (Parigi 1774 - Roma 1833). Dipinse alla maniera di J.-L. David soggetti tratti dalla letteratura classica (Il ritorno di Marco Sesto, Fedra e Ippolito, Enea e Didone, Egisto e Clitennestra, ecc., [...] all'espressione delle passioni. Il suo studio fu frequentato da J.-L.-T. Géricault ed E. Delacroix, ma G. dipinse con minore solennità di questo e una certa sentimentalità romantica. Fu uno dei maggiori e più tipici pittori dello "stile impero". ...
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decuria
decùria s. f. [dal lat. decuria, der. di decem «dieci»]. – Genericam., unità, gruppo, serie di dieci uomini (o più raram. di dieci cose). Il termine è soprattutto riferito a ordinamenti dell’antica Roma, in cui indicò in partic.: ciascuna...
verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori dello spettro della luce visibile, corrispondente...