Sigla di Middle East and North Africa, locuzione con cui si indica l’ampia area che, attraversando l’Africa nord-occidentale, si estende tra il Marocco a ovest e l’Iran, comprendendo i territori di Algeria, [...] Bahrain, Gibuti, Egitto, Iran, Iraq, Israele, Giordania, Kuwait, Libano, Libia, Malta, Marocco, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Siria, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Cisgiordania, Ghaza e Yemen. Altri acronimi utilizzati per definire la stessa area, e il ...
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Per ragioni storiche, culturali e oggi politico-militari, la Repubblica Islamica si considera una potenza regionale ingiustamente sottovalutata. Le sue relazioni diplomatiche più intense sono diretto verso [...] , la Turchia, il movimento politico-militare libanese Hezbollah e quello palestinese Hamas, e le forze sciite in Iraq. Occorre considerare che l’Iraq e il Libano sono due paesi a forte componente sciita e per questo motivo risentono di una maggiore ...
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Diplomatico e uomo politico egiziano (n. il Cairo 1942). Dal 1980 alle Nazioni Unite e dal 1984 membro dell'International atomic energy agency (IAEA), di cui è stato direttore generale dal 1997 al 2009. [...] Nel 2002 è stato a capo della missione incaricata di verificare il disarmo dell'Iraq di Saddam Hussein da strumenti di distruzione di massa. Ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 2005. Rientrato in Egitto nel 2010 dopo l'incarico alla IAEA, qui ...
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Manager e donna politica italiana (n. Velletri 1967). Laureata in Scienze politiche con indirizzo economico, ha conseguito due master, in cooperazione internazionale e in intelligence e sicurezza. Esperta [...] e intelligence, grado di capitano della riserva selezionata dell'Esercito, tra il 2005 e 2006 è stata in servizio in Iraq come political advisor del ministero degli Esteri, poi in Libano nel 2009 come country advisor per il ministero della Difesa ...
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Armamenti
Virgilio Ilari
sommario: 1. Disarmo e riarmo nel ‛terzo dopoguerra'. 2. L'eliminazione degli euromissili e la riduzione degli armamenti strategici. 3. La riduzione delle forze convenzionali [...] Ancor più temibili sono gli armamenti biologici e chimici, la cosiddetta ‛atomica dei poveri'. Dopo Stati Uniti e URSS, l'Iraq è finora il terzo paese formalmente accusato (1995) di aver violato il bando del 1972, dotandosi di armi batteriologiche in ...
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Consiglio per la cooperazione del Golfo
Origini, sviluppo e finalità
Il Consiglio per la cooperazione nel Golfo è stato istituito nel maggio del 1981 dai paesi arabi facenti parte del Golfo Persico. [...] Il momento storico in cui l’organizzazione è nata vedeva un conflitto in corso tra l’Iraq di Saddam Hussein e l’Iran appena coinvolto dalla Rivoluzione islamica dell’Ayatollah Khomeini e, in tale contesto, aveva come obiettivo implicito anche quello ...
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al-Ba‛th Forma abbreviata di Partito socialista della rinascita araba (Ḥizb al-ba‛th al-‛arabī al-ishtirākī), nato in Siria nel 1953 dalla fusione tra il Partito della rinascita araba e il Partito socialista [...] arabo. Il carattere panarabo ne favorì la diffusione dalla Siria agli Stati arabi vicini, e in particolare in Iraq. Le notevoli divergenze sorte al suo interno portarono però, a partire dal 1966, a una contrapposizione ideologica e politica tra la ...
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Uomo politico iracheno (al-Awǧa, presso Takrīt [Tikrīt], 1937 - Baghdād 2006). Tra i protagonisti del colpo di Stato (1968) attuato dal partito nazionalista arabo Ba´th, nel 1979 concentrò nelle sue mani [...] Ḥ. nel 1980 anche per recuperare la piena sovranità irachena sullo Shaṭṭ al-‛Arab (che un trattato del 1975 aveva diviso fra Iraq e Iran), si rivelò assai più lunga e difficile del previsto, trascinandosi, con gravi costi per il paese, fino al 1988 e ...
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Bijan Zarmandili
Iran
Ey Iran, Ey, Marze Por Gohar («Oh, Iran, nostra terra ingioiellata!»)
L’anno della rivolta e dell’agonia della Repubblica islamica
di Bijan Zarmandili
12 giugno
La proclamazione [...] scenario vagamente simile a quello che fu in una prima fase disegnato per la caduta del regime di Saddam Hussein in Iraq. Ma si tratta di una prospettiva puramente teorica, se non di fantapolitica, di cui sono consapevoli gli stessi Americani che in ...
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Lorenzo Cremonesi
Il califfato di Assad
Il presidente siriano e l’ex premier iracheno al-Maliki sono i principali responsabili dell’ascesa dei terroristi dello Stato Islamico. Il primo con la sua politica [...] segna una peculiarità: in genere, infatti, si tende a nascondere i propri crimini. Ma non nel caso dei jihadisti sunniti in Iraq e Siria, i quali deliberatamente terrorizzano i loro avversari postando in rete e sui social media i filmati, le foto, i ...
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piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [testo] […] in serata arriva l’improvvisa...
Daesh
Sigla di Al dawla al islamiya fi al Iraq wal Sham (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). ◆ Nelle sue prime incarnazioni come Isis, il gruppo voleva mettere in discussione i confini “colonialisti” usando un vecchio nome geografico...