Guerriero arabo (m. 704), nel 700 si mise nel Sigistān a capo di una rivolta contro il governatore dell'Iraq al-Ḥaggiāǵ e il califfo stesso Abd al-Mālik. Battuto nell'Iraq a Dair al-Giamāgim (701), si [...] rifugiò presso un regolo del Sigistān, ma, consegnato da questo ad al-Ḥaggiāǵ, si uccise ...
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Tribù e dinastia turca che regnò nell'Asia Anteriore dal 1380 al 1469 e si estese anche all'Iraq. Dapprima vassalli dei mongoli Gialairiti di Baghdād, da cui si resero poi indipendenti (1411), i Q.-Q. [...] dovettero a lungo lottare contro un'altra dinastia turca, quella degli Aq Qoyūnlū e contro i Timuridi. Nonostante le prime vittorie riportate, i Q.-Q. furono definitivamente annientati dagli Aq Qoyūnlū ...
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Generale e governatore arabo (sec. 8º); condusse importanti campagne degli Arabi in Persia; si pose a capo (720) nell'Iraq di una rivolta contro il califfo Yazīd II, ma fu vinto e costretto a fuggire in [...] India dove fu ucciso ...
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ī Califfo abbaside (m. 949) dal 944 al 946. Dovette riconoscere (945) il potere di fatto dei Buwaihidi nell'Iraq, e conferì l'appellativo di Mu῾izz ad-Dawla al buwaihide Aḥmad ibn Abī Shugiā῾, ma l'anno [...] seguente fu da lui accecato e deposto ...
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Califfo abbaside (sec. 10º). Il suo regno (946-74) segna uno dei periodi di massimo esautoramento del califfato, essendo l'Iraq sotto l'effettivo dominio dei Buwaihidi, ed essendo negato da molti sovrani [...] vassalli della periferia il riconoscimento, anche formale, del sovrano abbaside. Obbligato ad abdicare in favore del figlio (974), morì poco dopo ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] il 10° sec. la sua autorità si restringe al solo Iraq.
Tra gli Stati arabi sorti dallo sfaldamento dell’Impero emergono quello e modernista di I. al-Ḫarrāṭ in Egitto, di F. al-Takarlī in Iraq, di Z. Tāmir in Siria. Il romanzo, che nel corso degli anni ...
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Durante la seconda Guerra mondiale, fornì soccorsi alla Gran Bretagna in Palestina e nell'‛Irāq, ma insistette perché terminasse il mandato britannico sulla Transgiordania; terminato il quale (22 marzo [...] 1946) ‛Abd-Allāh assunse il titolo di re. Gli si attribuiscono ambiziosi piani di espansione a spese dell‛Irāq, della Siria e della Palestina, circa la quale è uno dei più tenaci avversarî della spartizione e della creazione dello Stato d'Israele; è ...
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zanj, rivolta degli
Si indica così la principale delle tre rivolte di schiavi neri africani (in ar. al-zanj) in Iraq e in Khuzestan, esplosa fra l’869 e l’883, provocando danni immensi e decine di migliaia [...] di morti. Gli z., impiegati come braccianti nella Bassa Mesopotamia, furono sollevati da un agitatore politico, ‛Ali ibn Muhammad e, per i primi dieci anni, riuscirono a tenere i principali centri della ...
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atābeg In origine, precettori e ministri dei principi selgiuchidi. Alla caduta del dominio selgiuchide, fondarono essi stessi dinastie indipendenti in Iran, Azerbaigian, Iraq e Siria (sec. 12°-13°). È [...] in special modo nota la dinastia degli atābeg zingidi di Mesopotamia e Siria (Zingī e Norandino), che fronteggiò le crociate ...
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Califfo abbaside (n. 1000 - m. 1075), regnò dal 1031 fino alla morte. Durante il suo califfato i Selgiuchidi stabilirono il loro dominio sull'Iraq: fu anzi al-Q. a dare al loro capo, Ṭughril Beg, l'investitura [...] sultaniale e il titolo onorifico di malik al-mashriq wa ῾l-maghrib "re dell'Oriente e dell'Occidente" ...
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piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [testo] […] in serata arriva l’improvvisa...
Daesh
Sigla di Al dawla al islamiya fi al Iraq wal Sham (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). ◆ Nelle sue prime incarnazioni come Isis, il gruppo voleva mettere in discussione i confini “colonialisti” usando un vecchio nome geografico...