Nòri, Paolo. – Scrittore e traduttore italiano (n. Parma 1963). Dopo aver lavorato come ragioniere in Algeria, Iraq e Francia, è tornato in Italia dove si è laureato in letteratura russa all’Università [...] di Parma. Si è poi dedicato all’attività di traduttore, lavorando su testi di autori quali D. Charms, A. Puškin, N. Gogol´. Nel 1999 esordisce come scrittore con il romanzo Le cose non sono le cose, in ...
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Scrittore e poeta arabo (n. Baghdād 1863 - m. 1936), la maggior figura della moderna letteratura araba nell'Iraq. La sua ricca produzione lirica ha una forte impronta filosofica, di tipo pessimistico e [...] sociale ma mostra anche una notevole potenza fantastica ...
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Califfo abbaside; regnò dal 974 al 991. Il suo regno cade nell'epoca dell'effettivo dominio sull'Iraq dei Buwaihidi, di cui il califfo era docile strumento. Deposto da questi, che insediarono in suo luogo [...] il cugino al-Qādir, visse in prigionia (fino al 1003) ...
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Attivista irachena (n. Sinjar 1993). Yazida, rapita dai miliziani dell’Is nel 2014, quando nel nord dell’Iraq hanno catturato e ucciso migliaia di yazidi e hanno sterminato quasi tutta la sua famiglia, [...] fatta schiava sessuale, è stata stuprata e torturata. Dopo tre mesi è riuscita a scappare e da allora si è impegnata a far conoscere all’opinione pubblica internazionale le terribili violenze perpetrate ...
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Guerriero arabo (m. 704), nel 700 si mise nel Sigistān a capo di una rivolta contro il governatore dell'Iraq al-Ḥaggiāǵ e il califfo stesso Abd al-Mālik. Battuto nell'Iraq a Dair al-Giamāgim (701), si [...] rifugiò presso un regolo del Sigistān, ma, consegnato da questo ad al-Ḥaggiāǵ, si uccise ...
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Generale e governatore arabo (sec. 8º); condusse importanti campagne degli Arabi in Persia; si pose a capo (720) nell'Iraq di una rivolta contro il califfo Yazīd II, ma fu vinto e costretto a fuggire in [...] India dove fu ucciso ...
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Mercante veneziano (16º sec.); compì un lungo viaggio per terra e per mare nelle Indie (1579-88), toccando Siria, Iraq e giungendo poi a Ceylon e in Birmania. Ha lasciato un'importante relazione, Viaggio [...] dell'Indie Orientali, ecc. (1590) ...
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ī Califfo abbaside (m. 949) dal 944 al 946. Dovette riconoscere (945) il potere di fatto dei Buwaihidi nell'Iraq, e conferì l'appellativo di Mu῾izz ad-Dawla al buwaihide Aḥmad ibn Abī Shugiā῾, ma l'anno [...] seguente fu da lui accecato e deposto ...
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Califfo abbaside (sec. 10º). Il suo regno (946-74) segna uno dei periodi di massimo esautoramento del califfato, essendo l'Iraq sotto l'effettivo dominio dei Buwaihidi, ed essendo negato da molti sovrani [...] vassalli della periferia il riconoscimento, anche formale, del sovrano abbaside. Obbligato ad abdicare in favore del figlio (974), morì poco dopo ...
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Uomo politico italiano (n. Milano 1947). Giornalista pubblicista, è stato editore di televisioni locali e anche corrispondente di guerra in Iraq e Iran e in Romania. Deputato dal 1994 al 2013 eletto nelle [...] fila di Forza Italia e del Popolo delle libertà, nel 2013 e nel 2018 è stato eletto al Senato nelle fila del PDL e di FI. Dal 1998 al 2005 è stato coordinatore regionale di Forza Italia della Lombardia. ...
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piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [testo] […] in serata arriva l’improvvisa...
Daesh
Sigla di Al dawla al islamiya fi al Iraq wal Sham (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). ◆ Nelle sue prime incarnazioni come Isis, il gruppo voleva mettere in discussione i confini “colonialisti” usando un vecchio nome geografico...