Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio
Origini e finalità
L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) è un’organizzazione intergovernativa permanente costituita nel 1961 da alcuni [...] del petrolio, da 50 a 100 dollari al barile: questi (la rivoluzione iraniana e lo scoppio della guerra Iran-Iraq) coinvolsero tuttavia due dei membri dell’Opec più importanti, palesando per la prima volta tutti i limiti della pretesa preponderanza ...
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Vedi Spagna dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Fiorente impero coloniale tra il 16° e il 17° secolo (il cosiddetto Siglo de oro), la Spagna possedeva numerose colonie situate prevalentemente [...] la Spagna nella zona euro, ha deciso la partecipazione alla missione Nato nella ex Iugoslavia, ha appoggiato l’intervento militare in Iraq e in Afghanistan e ha reso la Spagna un alleato chiave degli Stati Uniti nella lotta al terrorismo dopo l’11 ...
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Politico ghanese (Kumasi 1938 - Berna 2018). Emerso come candidato di compromesso dopo che gli Stati Uniti si erano opposti al rinnovo del mandato a B. Boutros Ghali, è stato eletto segretario generale [...] scandalo legato a Oil for food, il programma con cui l'ONU ha regolato per anni il finanziamento degli aiuti umanitari in Iraq, che ha coinvolto suo figlio Kojo. Nel dic. 2006, al termine del mandato (suo successore il sudcoreano Ban Ki-Moon), A. ha ...
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Politologo austriaco (Vienna 1928 - Cambridge 2015) naturalizzato statunitense; dal 1955 prof. nell'univ. di Harvard, dove ha diretto anche il Center for european studies (1969-95). È autore di importanti [...] The european Sisyphus: essays on Europe, 1964- 1994 (1995); World disorders: troubled peace in the post cold war era (1998; ed. agg. 2000; trad. it. 2000); Gulliver unbound. America's imperial temptation and the war in Iraq (con Frédéric Bozo, 2004). ...
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Vedi Canada dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Canada è il secondo paese al mondo per superficie e vanta, assieme agli Stati Uniti, il singolare primato del confine più lungo tra due stati. [...] Principale eccezione all’intesa bilaterale è stata costituita dall’operazione Iraqi Freedom, lanciata dalla Casa Bianca nel marzo 2003, in assenza deciso di non inviare il proprio esercito in Iraq, ma ha tuttavia intensificato la propria presenza in ...
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di Marco Pinfari
L’elezione di Barack Obama a presidente degli USA nel 2008 suscitò speranze e attese nel mondo arabo. Era il primo presidente di colore della storia statunitense e il primo con antenati [...] un vero nuovo inizio rispetto alle controverse politiche del suo predecessore.
Il ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq era tra le principali promesse elettorali nella campagna presidenziale di Obama e uno dei cardini della cosiddetta ‘dottrina ...
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Uomo politico britannico (n. Edimburgo 1953). Eletto segretario del Labour party (1994), guidò il partito alla vittoria nelle elezioni del 1997, sostenendo una politica che coniugava i principi liberali [...] Stati Uniti. Altrettanto deciso fu il supporto di B. al presidente degli Stati Uniti in merito al piano di invasione dell'Iraq per rovesciare Ṣaddām Ḥusain, accusato di possedere armi di distruzione di massa. Con la fine del conflitto, accertata l ...
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Uomo politico tedesco (n. Mossenburg, distretto di Lippe, 1944). Proveniente da una famiglia di modeste condizioni sociali, nel 1963 aderì alla SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands) divenendo, [...] alle elezioni legislative del 2002, S. si presentò come il più determinato avversario dell'ipotesi di un intervento militare in Iraq e come difensore dei principi di giustizia sociale. Nel suo secondo mandato tentò di attuare un pacchetto di riforme ...
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Uomo politico statunitense (Milton, Massachusetts, 1924 - Houston, Texas, 2018). Militante (dal 1964) nel Partito repubblicano, dal 1966 al 1970 fu deputato del Texas alla Camera dei rappresentanti. Ambasciatore [...] di Panama, abbattendo il regime del gen. A. Noriega, mentre in Medio Oriente, dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq (1990), ottenuto il mandato del Congresso e forte delle risoluzioni dell'ONU e del sostegno di parte del mondo arabo, formò ...
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(ar. al-Ikhwā’n al-muslimū’n) Movimento politico-religioso fondato da Ḥasan al-Bannā’ nel 1928 a Ismailia, diffusosi prima in Egitto e poi nel resto del mondo arabo-islamico. Dal 1936 al 1952 (rivoluzione [...] l’Islam come un sistema totalizzante senza distinzione tra la sfera religiosa e quella civile. È presente in Libano, Iraq, Giordania, Palestina e soprattutto Siria, dove la sua azione politica è cresciuta di importanza fin dalla fine degli anni ...
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piano d'uscita
piano d’uscita loc. s.le m. Programma di abbandono progressivo di un territorio sottoposto a controllo militare. ◆ [tit.] [Silvio] Berlusconi: dopo il voto un piano d’uscita dall’Iraq [testo] […] in serata arriva l’improvvisa...
Daesh
Sigla di Al dawla al islamiya fi al Iraq wal Sham (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). ◆ Nelle sue prime incarnazioni come Isis, il gruppo voleva mettere in discussione i confini “colonialisti” usando un vecchio nome geografico...