Il mare è una miriade di spade e un profluvio di povertà.La fiammata può tradursi in ira, la sorgente infugacità, e la cisterna in chiara accettazione.Il mare è solitario come un cieco.Il mare è un antico [...] idioma che io non riesco a decifrare.Jorge Luis Borges I Greci, per indicare il mare usavano thálassa, in senso generale, pélagos ‘alto mare’, pontos ‘via, strada del mare’; accanto ad essi si ricordano ...
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Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] i propri figli di primo letto Frisso ed Elle, Pavese si soffermerà nel dialogo I fuochi. Ino sarà poi vittima dell’ira di Hera, essendosi presa cura di Dioniso, figlio di Zeus e di Semele, sorella della stessa Ino. Sulle vicende dell’eroina ...
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Incantevoli pericoli del mare: l’episodio omerico delle sirene e la sua ricezione nel retelling mitologico contemporaneoL’odissea dell’eroe tra terra e mareL’odissea di Odisseo, divenuta paradigma [...] e ritornare in patria su di una sola, ricevuta dai Feaci che lo raccolgono naufrago. Sebbene in un viaggio funestato dall’ira di Poseidone il mare sia deputato a essere il luogo del pericolo per eccellenza, molte delle insidie peggiori sono nate per ...
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Chi bestemmiava nel Medioevo? È lecito supporre che anche allora lo facessero, più o meno occasionalmente, persone di ogni categoria e classe sociale, vip e gente qualsiasi. Sorge un’altra domanda: quali [...] Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio bolognese: «Gli inquisiti sono, per la maggior parte, rei di aver bestemmiato in un momento d’ira o di disappunto, a causa di piccoli motivi come, ad esempio, l’aver ricevuto la cartella delle tasse o l’esser ...
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Il vizio capitale dell’ira, oltre a rappresentare il coefficiente massimo de Il trovatore, opera seconda della trilogia popolare di Giuseppe Verdi, è uno stigma che pare abbia contrassegnato la stessa [...] genesi del dramma lirico. Lo si evince da alcune ...
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L’ordinamento del Purgatorio dantesco segue la classificazione tomistica dei vizi: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia e prodigalità, gola, lussuria. San Tommaso, infatti, aveva affermato, nella [...] Summa Teologica, che «ogni essere che agisce, qu ...
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Con la proverbiale modestia, il giornalista e scrittore Filippo Ceccarelli ha fornito con quattro pennellate un’efficace rappresentazione del grillese, la lingua (e le linguacce) di Beppe Grillo, attore, politico e grande performer: «a orecchio, ci ...
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ira
s. f. [lat. īra]. – 1. Sentimento per lo più improvviso e violento, che, provocato dal comportamento di persone o da fatti, circostanze, avvenimenti, tende a sfogarsi con parole concitate, talvolta con offese, con atti di rabbia e di risentimento,...
ca ira
ça ira ‹sa irà› locuz. fr. («andrà, riuscirà»). – Parole con le quali B. Franklin usava rispondere, durante il suo soggiorno a Parigi (1776-85), a chi gli chiedeva notizie della rivoluzione americana; divenute nel 1790 ritornello di...
Sigla di Irish Republican Army. Organizzazione militare clandestina sorta, con il nome di Irish Volunteers, nel primo decennio del Novecento per liberare l’Irlanda dal dominio inglese.
Dopo la divisione dell’Irlanda (1921), l’IRA costituì il...
Improvviso e violento moto dell'animo, di carattere passionale e non temperato dalla ragione, che tende a sfogarsi con parole veementi, talvolta con offese, con una punizione eccessiva o con la vendetta, contro la persona che, volontariamente...