Militare iracheno, nato a Baghdād nel 1914; frequentò (1932-1934) l'Accademia militare. Durante la guerra di Palestina (1948) comandò un reggimento di fanteria, con il quale partecipò alle battaglie di [...] Kaishar e di Kafr Qāsim. Nel maggio 1955 fu promosso colonnello di Stato Maggiore. Il 14 luglio 1958, quale comandante della 19ª brigata, fu a capo del movimento militare che portò alla caduta della monarchia ...
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Ghailani, al-Rashid 'Ali
Ghailani, al-Rashid ‛Ali
Politico iracheno (Bagh;dad 1892-Beirut 1965). Da primo ministro, G. ricercò, nel 1941, l’alleanza con l’Asse in funzione antibritannica, ma il reggente [...] al potere con un colpo di Stato militare e iniziò la guerra contro la Gran Bretagna, conclusa con la sconfitta dell’esercito iracheno. Rifugiatosi in Iran, poi in Germania e in Arabia Saudita, G. rientrò in Iraq nel 1958, dove ordì un nuovo colpo di ...
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'Arif 'Abd al-Salam
‛Arif ‛Abd al-Salam
Politico iracheno (Baghdad 1921-ivi 1966). Ufficiale dell’esercito, partecipò al colpo di Stato militare che pose fine alla monarchia irachena (1958). Fu presidente [...] iracheno dal 1963 al 1966, dopo aver rovesciato il regime di ‛Abd al-Karim Qasim con un nuovo colpo di Stato d’ispirazione ba‛thista. ...
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'Arif 'Abd al-Rahman
‛Arif ‛Abd al-Rahman
Politico iracheno (n. 1916-m. 2007). Militare di carriera, prese parte al colpo di Stato di ‛Abd al-Karim Qasim (1958) e a quello successivo (1963) che portò [...] al potere suo fratello ‛Abd al-Salam. Alla morte di questi, tenne la presidenza della Repubblica fino al 1968, quando fu esautorato dal colpo di Stato di Ahmed Hasan al-Bakr ...
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al-Sadr, Muqtada
al-Ṣadr, Muqtadà. – Politico e religioso iracheno (n. al-Najaf 1974), leader della milizia sciita conosciuta come Esercito al-Mahdi (Ğaysh al-Mahdī), fondata nel 2003 dopo la caduta [...] crescendo di violenze e attentati terroristici, l'Esercito al-Mahdi arrivava allo scontro diretto con le forze regolari irachene (appoggiate dalla coalizione) nella battaglia di Bassora. Dopo il cessate il fuoco e nonostante il parziale successo dell ...
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Al-Kazemi (Al-Kadhimi), Mustafa Abdullatif. – Avvocato e uomo politico iracheno (n. Baghdad 1967). Conseguita la laurea in giurisprudenza, strenuo oppositore del regime di Saddam Hussein, nel 1985 ha [...] attività di pubblicista e di saggista: editor per la testata giornalistica The Weekly, collaboratore per gli affari politici iracheni del sito Al-Monitor, si è attivamente impegnato per la difesa dei diritti umani e della democrazia. Rientrato ...
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Kassem, Abdul el-Karim
(propr. Abd al-Karim Qasim) Militare e politico iracheno (Baghdad 1914-ivi 1963). Nel 1958 guidò, insieme al colonnello Abd al-Salam Aref, il colpo di Stato che portò alla caduta [...] della monarchia irachena. Concentrati su di sé tutti i poteri (con la carica di primo ministro), entrò in urto con Il Cairo rifiutandosi di aderire alla Repubblica araba unita (RAU) e inimicandosi così i filonasseriani locali guidati da Aref. Dal ...
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Lorenzo Cremonesi
Il califfato di Assad
Il presidente siriano e l’ex premier iracheno al-Maliki sono i principali responsabili dell’ascesa dei terroristi dello Stato Islamico. Il primo con la sua politica [...] fa ma oggi ancora saldamente in sella, e l’ex premier iracheno Nuri al-Maliki, a sua volta deciso a conservare un ruolo Conseguenza più importante è stata l’alleanza tra i sunniti iracheni, compresi gli stessi moderati che si erano battuti contro al ...
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Najaf
Città dell’Iraq centrale, uno dei luoghi santi dello sciismo e il principale centro religioso sciita iracheno, sede del sepolcro di ‛Ali ibn Abi Talib e di un importante seminario teologico. Fondata [...] dal califfo abbaside Harun al-Rashid nel 791 per onorare le spoglie dell’imam ‛Ali, custodite nella omonima moschea, N. è meta di pellegrinaggio per gli sciiti di tutto il mondo. Oggetto di ripetuti attacchi ...
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yazidi
Gruppo religioso di origine e lingua curda, diffuso in tutto il Caucaso e soprattutto nel Kurdistan iracheno. La religione fu fondata da un propagandista di origine omayyade; secondo alcuni studiosi [...] il nome stesso degli y. deriverebbe dal califfo Yazid ibn Mu’awiya, considerato una delle incarnazioni dei principi angelici. Essa conta due libri sacri, il Libro nero e il Libro della Rivelazione, e mescola ...
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iracheno
irachèno (meno com. irakèno) agg. e s. m. (f. -a). – Della Repubblica d’Iràq (arabo al-῾Irāq 〈al-῾iràak〉; in ital. anche, disus., Iràk), stato dell’Asia occid., a nord del Golfo Persico; come sost., abitante, nativo, cittadino dell’Iraq.
antiracheno
(anti-iracheno), agg. Contrario all’Iraq, al suo popolo e alle sue scelte politiche. ◆ La Russia, che nel ’91 appoggiava di fatto dall’esterno l’iniziativa bellica statunitense, oggi per bocca di [Boris] Eltsin si distanzia con...