Goracci, Lucia. – Giornalista italiana (n. Orbetello 1969). Laureata in Scienze politiche, giornalista professionista, ha iniziato la sua carriera giornalistica nella redazione del TGR Sicilia, per poi [...] Tg2 come inviata in Medio Oriente e alla conduzione del Tg3. Inviata di Esteri di Rai News, soprattutto su territorio siriano e iracheno, e inviata Rai a Kabul, dal 2022 è corrispondente estera Rai dagli Stati Uniti nella sede di New York e dal 2024 ...
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Andrea Beccaro
Lo Stato islamico (Is) si è ormai imposto come attore cruciale della violenza sia in Iraq, dove è nato, sia nell’intera regione mediorientale e mediterranea. La fondazione del califfato [...] la strategia di contrasto portata avanti fin dal 2007 perse l’elemento più forte lasciando da sole le forze di sicurezza irachene che non erano ancora pronte per un tale compito, ma tornarono inoltre a pesare le fratture profonde tra sciiti e sunniti ...
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Le tensioni tra l’Iraq di Saddam Hussein e il Kuwait risalivano alla fine del conflitto tra l’Iran e l’Iraq del 1980-88. Sommerso dai debiti e con un’economia fortemente provata dai quasi dieci anni di [...] la propria situazione debitoria con l’Arabia Saudita e lo stesso Kuwait, che avevano finanziato in parte lo sforzo bellico iracheno in funzione anti-iraniana. Di fronte al rifiuto dei due paesi e in una congiuntura economica che vedeva il prezzo ...
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῾Irāq
Anna Bordoni
Guido Valabrega
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(XIX, p. 528; App. I, p. 737; II, ii, p. 63; III, i, p. 892; IV, ii, p. 226; V, ii, p. 766)
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Popolazione
La guerra con [...] l'alto Tigri e Kirkūk, l'area intorno alla capitale, la zona lungo lo Šaṭṭ al-῾Arab. Il 75% degli Iracheni risiede nelle città, ma solo Baghdād, Bassora, Mōṣul, Kirkūk e al-Sulaymāniyya svolgono funzioni propriamente urbane.
Condizioni economiche
All ...
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Barzani, Mustafa
Barzani, Mustafà
Capo nazionalista curdo (Barzan 1903-Washington 1979). Negli anni Trenta guidò la lotta per l’indipendenza dei curdi iracheni contro la monarchia hashemita. Nel 1946 [...] la lotta armata in Iraq dopo il colpo di Stato del generale Qasim (1958), finché, nel 1970, il governo iracheno riconobbe l’autonomia della provincia curda. L’attuazione soltanto parziale dell’accordo indusse tuttavia B. a promuovere una nuova ...
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Nazionalista curdo (Sulaimāniyya, circa 1902 - Washington 1979). Partecipò attivamente alle lotte del popolo curdo contro il governo di Baghdād fin dagli anni Trenta e nel 1945 fondò il Partito democratico [...] governo di Baghdād che riconoscevano l'autonomia curda. L'attuazione soltanto parziale di questi ultimi da parte del governo iracheno lo indusse a promuovere una nuova ribellione (1974), ma il venir meno del sostegno iraniano in seguito agli accordi ...
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(arabo-persiano Kurd) Popolazione iranica la cui regione storica (➔ Kurdistan) è attualmente suddivisa fra Turchia, Iran, Iraq, Siria e Repubblica di Armenia. La consistenza numerica dei C., di difficile [...] i risultati del referendum in cambio di un allentamento delle tensioni ai confini tra i domini curdi e quelli iracheni, Bārzānī ha rassegnato le dimissioni dalla carica presidenziale; il Partito democratico del Kurdistan (PDK) dell'uomo politico si è ...
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Golfo, guèrre del Conflitti che hanno opposto coalizioni occid. guidate dagli USA all'Iraq di S. Husain. La prima guerra del G. (genn.-febbr. 1991) scaturì dall'occupazione irachena del Kuwait. Pesantemente [...] avallato dall'ONU, da parte di una coalizione anglo-americana, in seguito all'accusa (non provata) - rivolta al governo iracheno - di alimentare il terrorismo e di possedere armi di distruzione di massa. Conclusasi con l'abbattimento del regime di S ...
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La guerra in ῾Irāq
Maurizio Melani
La guerra e le sue lezioni
La guerra in ῾Irāq fu voluta dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush e dal gruppo di neoconservatori giunti con lui al potere nel [...] di lungo periodo della guerra in ῾Irāq. Si tratterà in particolare di vedere se malgrado il suo enorme costo umano per gli iracheni e politico per gli Stati Uniti e l’Occidente nel suo insieme, essa avrà alla fine contribuito a innescare un ciclo ...
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surge
<së'ëǧ> s. ingl., usato in it. al masch. – Con questo termine è stata definita dalla stampa statunitense e internazionale la tattica di incremento delle truppe militari in Iraq annunciata [...] politica verso gli insorti sunniti, vero segnale di un cambiamento di rotta nella strategia di pacificazione del territorio iracheno, coincisero con la nomina del generale David H. Petreus a Comandante in capo delle forze armate statunitensi in ...
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iracheno
irachèno (meno com. irakèno) agg. e s. m. (f. -a). – Della Repubblica d’Iràq (arabo al-῾Irāq 〈al-῾iràak〉; in ital. anche, disus., Iràk), stato dell’Asia occid., a nord del Golfo Persico; come sost., abitante, nativo, cittadino dell’Iraq.
antiracheno
(anti-iracheno), agg. Contrario all’Iraq, al suo popolo e alle sue scelte politiche. ◆ La Russia, che nel ’91 appoggiava di fatto dall’esterno l’iniziativa bellica statunitense, oggi per bocca di [Boris] Eltsin si distanzia con...