Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] di capitali, si riducevano al livello di salariati. Ma non va sottovalutata, per l’Inghilterra, la disponibilità di mano d’opera irlandese a basso prezzo, e più tardi, per gli USA, il flusso migratorio dall’Europa.
Le condizioni di vita della classe ...
Leggi Tutto
Nelle scienze storico-sociali il termine «r.», di origine astronomica, si presenta con una molteplicità di significati. Due però sono quelli fondamentali. Da un lato esso indica un processo di sovvertimento – di ampie proporzioni ma compreso in un periodo di tempo definito e in genere accompagnato dall’uso ... ...
Leggi Tutto
Massimo L. Salvadori
Un cambiamento profondo o un brusco rovesciamento
Il termine rivoluzione per un verso sta a indicare una trasformazione sostanziale di lungo periodo (di carattere intellettuale, sociale o economico, come la rivoluzione industriale); per l’altro designa l’abbattimento, con mezzi ... ...
Leggi Tutto
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di classe
Per quasi due secoli, dalla Rivoluzione francese sino agli anni settanta, numerosi studiosi cercarono di spiegare ... ...
Leggi Tutto
Luciano Gallino
(XXIX, p. 498)
Nel senso politico-sociale il termine r. indica una trasformazione radicale dei rapporti sociali che formano la base di una determinata società o di uno dei suoi maggiori sottosistemi (la politica, l'economia, il sistema comunitario, la cultura), molto accelerata rispetto ... ...
Leggi Tutto
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) la rivoluzione non si definisce per la rapidità del mutamento storico; c) la rivoluzione non scaturisce né da un ... ...
Leggi Tutto
Emilio Crosa
. Nel suo senso più largo e nella sua accezione politica la parola "rivoluzione" significa una trasformazione essenziale nell'ordine sociale e politico prodotta legalmente o con mezzi violenti: trasformazione essenziale, per cui il novus ordo che s'instaura, non risulta come lo sviluppo ... ...
Leggi Tutto
CLEMENTE III, papa
Jurgen Petersohn
Poco si sa della vita, dell'attività e della carriera ecclesiastica di Paolo Scolari prima della sua elevazione al pontificato col nome di Clemente III. Apparteneva [...] legato, il cardinale prete Giovanni di S. Marco, di pubblicarla e di procedere alla traslazione. La canonizzazione dell'arcivescovo irlandese Malachia O'Morgair nel 1190 fu invece interamente effettuata da C. III a Roma, È merito suo di aver definito ...
Leggi Tutto
Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] fautori della 'violenza fisica' (in alternativa alla sola 'violenza morale') come James Bronterre O'Brien, Julian Harney e l'irlandese Feargus O'Connor. Dopo il rigetto delle petizioni del 1842 e del 1848 i gruppi cartisti residui assunsero connotati ...
Leggi Tutto
FERRETTI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ancona il 15 luglio 1790 dal conte Oliverotto e da Flavia Mancinforte Sperelli. Penultimo di sette fratelli, malgrado appartenesse ad una famiglia di antica [...] della sua missione italiana di fine 1847, sperava in un suo intervento per sdrammatizzare da un lato la questione irlandese, dall'altro per acquisire definitivamente il Papato allo schieramento liberale. Più in generale si può dire che l'obiettivo ...
Leggi Tutto
CROTTI DI COSTIGLIOLE, Edoardo Giovanni
Vincenzo Clemente
Nacque il 21 ott. 1799 a Saluzzo (Cuneo), di famiglia tra le più antiche della città, secondogenito del conte Alessandro intendente generale [...] le ragioni del potere temporale da posizioni di isolamento, destando scalpore in tutto il mondo cattolico che lo paragonava all'irlandese O'Connell.
Il 24 nov. 1867 si oppose alla proposta che lo Stato italiano assumesse l'assistenza delle famiglie i ...
Leggi Tutto
Inghilterra, regno di
DDavid Abulafia
La storia del Regno d'Inghilterra durante l'epoca normanna e angioina condivide con quella del Regno di Sicilia molto più che l'origine dinastica (anche se, effettivamente, [...] un legame con le Isole Britanniche fu la presenza alla sua corte dell'astrologo Michele Scoto (v.), di origine irlandese o scozzese. La presenza di cortigiani inglesi divenne comunque più rara dopo la caduta della dinastia normanna.
Sebbene remota ...
Leggi Tutto
Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] (oltre un milione) e gli asiatici in generale, tra quelli più integrati gli abitanti di origine britannica e francese, irlandese, tedesca, e gli europei in generale, ma anche gli appartenenti ai popoli amerindi.
La dinamica migratoria ha fortemente ...
Leggi Tutto
WASHINGTON, George
Henry Furst
Nacque il 22 febbraio 1732 (1731) a Bridges Creek, nella contea di Westmoreland (Virginia) primogenito di Agostino Washington (1694-1743) e della sua seconda moglie Mary [...] vittorioso generale H. Gates intrigò con diversi altri generali, compresi J. Wilkinson, Th. Mifflin e un certo Thomas Conway, irlandese (onde fu detta la "Cabala Conway") per togliere il comando a W., ostacolando la sua attività e disprezzando i suoi ...
Leggi Tutto
CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] anni, tramite probabile la Milesi (Scr. lett.,II, 456), l'incontro con una giovine quasi coetanea anglo-irlandese, Anna Woodcock, di educazione e di vita un po' cosmopolitica, con parentado aristocratico internazionale in Inghilterra, in Irlanda ...
Leggi Tutto
Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] piuttosto il valore dell’esperienza storica immediata di quest’ultima maturata dal credente, provocò l’espulsione del gesuita irlandese dalla Compagnia. Ad aprile venne la messa all’Indice – per volontà diretta del pontefice34 – de Il Santo (1905 ...
Leggi Tutto
irlandese
irlandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Irlanda, grande isola dell’arcipelago britannico, la quale, ad eccezione della regione settentrionale (Irlanda del Nord), costituisce dal punto di vista politico la Repubblica d’Irlanda:...
irlandesita
irlandesità s. f. inv. L’insieme delle caratteristiche culturali proprie di chi è irlandese. ◆ I duri dell’Ira di oggi non solo sono disposti a far saltare ogni accordo di pace pur di non consegnare neanche una pistola del loro...