Pseudonimo del pittore, fotografo e regista statunitense Emmanuel Radinski (Filadelfia 1890 - Parigi 1976). Tra i protagonisti del dadaismo a New York, si trasferì a Parigi nel 1921, dove si unì agli artisti [...] (Les voies lactées, 1973), che testimoniano la sua inesauribile e gioiosa inventiva nell'uso del paradosso, dell'irrazionale, della semplice illusione, e l'utilizzazione spregiudicata delle tecniche. Le sue opere sono conservate per lo più in ...
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Poeta francese (Parigi 1821 - ivi 1867). Pur fra interpretazioni diverse o opposte, è ritenuto l'iniziatore di un nuovo corso poetico, e la sua opera viene collocata fra le più alte espressioni della poesia [...] sezioni (Spleen et Idéal, Tableaux parisiens, Le Vin, Fleurs du Mal, Révolte, La Mort).
Concependo la poesia come fenomeno irrazionale, individuale e perciò unico e inimitabile, B. aderì all'esigenza di attualità e di realtà della scuola romantica, e ...
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FONTCUBERTA, Joan
Laura Cusano
Fotografo e artista catalano, nato a Barcellona il 24 febbraio 1955. Figura esemplare del movimento postmoderno in fotografia, dalla metà degli anni Ottanta del 20° sec., [...] ironico e disilluso su temi come il ruolo della religione nella società e nella politica, la critica della superstizione e dell’irrazionale, i limiti connessi con l’idea di autore, stile, firma e autenticità dell’opera d’arte, il concetto di realismo ...
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Croce e la Spagna
Stefania Pastore
Il viaggio in Spagna e la nascita dell’ispanismo italiano
Del suo primo incontro con la Spagna il giovane Benedetto Croce lasciò un taccuino di viaggio, in cui annotò [...] esposta sugli altari spagnoli straboccanti di statue e Cristi sanguinanti, quasi feticci di una religiosità superstiziosa, eccessiva, vuota e irrazionale allo stesso tempo.
Si è spesso detto che quello di Croce con la Spagna – o meglio con la storia ...
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Ragionevolezza delle norme penali
Vittorio Manes
In epoca di politiche criminali segnate da spinte complesse e contrastanti, il paradigma costituzionale viene spesso invocato quale elemento razionalizzatore, [...] fin quando tale scelta non appaia in contrasto con l’id quod plerumque accidit, e non risulti fondata su una opzione «irrazionale o arbitraria»6.
2.3 Il crescente ostracismo nei confronti delle tipologie punitive (o aggravatrici) «d’autore»
In questa ...
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ragione
Dal lat. ratio («calcolo», «rapporto»). Termine con cui Cicerone tradusse il greco λόγος e che conserva di quest’ultimo diversi significati, indicando la disposizione intrinseca e ideale di una [...] e la r. sperimentale, tipica della modernità, si sostituisce quella fra la r. e il suo ‘Altro’, ossia il caos, l’irrazionale. Inoltre, poiché la prima contrapposizione, fra r. matematica ed esperienza, ha in quest’ultima un principio di casualità e ...
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algoritmo, convergenza di un
algoritmo, convergenza di un espressione che, in un algoritmo iterativo, indica la possibilità di giungere a un risultato in un numero finito di passi, o attraverso l’individuazione [...] l’algoritmo è iterativo e convergente.
Si calcoli, per esempio, con un particolare metodo iterativo convergente il valore del numero irrazionale √(2), a partire dal fatto che il numero x {{{1}}}√(2) − 1 è una delle soluzioni dell’equazione di secondo ...
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machiavellismo
Termine entrato nel lessico filosofico-politico, ma anche nel linguaggio comune, sul finire del 16° sec., con lo scopo di indicare teorie e prassi politiche che si ritenevano ispirate [...] di tutte le tesi dell’antimachiavellismo, a cominciare da quella che ne fa un breviario della politica immorale: «è sommamente irrazionale – scrive nella Costituzione della Germania (post., 1893) – il trattare l’esecuzione di un’idea che è sorta ...
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stregoneria
Domenico Russo
L’irresistibile potere di essere immaginari
Nei tempi più antichi gli uomini hanno utilizzato la stregoneria per difendersi da tutto ciò che non capivano o che poteva rappresentare [...] malefica del diavolo. Purtroppo questa credenza fu presente per molto tempo, dal 12° fino al 18° secolo. In base a questa irrazionale convinzione molti tribunali di tutti i paesi mandarono a morte un gran numero di donne e di uomini. Con l’avvento ...
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Marcuse, Herbert
Filosofo e sociologo tedesco (Berlino 1898 - Starnberg, Baviera, 1979). Insieme a Horkheimer e Adorno è stato uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta teoria critica della società [...] . Si tratta di una critica della società industriale avanzata, fondata sull’idea che la razionalità, fittizia e irrazionale, della società contemporanea ha la tendenza a negare e riassorbire, al proprio interno, qualsiasi opposizione. In questa ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede o non è dettato da ragione, irragionevole:...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...