Nato a Bibbiena il 4 agosto 1470, fin da giovinetto fu al servizio dei Medici, dei quali seguì la fortuna anche nell'esilio. Fu specialmente amico del cardinale Giovanni, con cui viaggiò per l'Europa e [...] Urbino il 6 febbraio 1513 alla presenza di Elisabetta Gonzaga, duchessa, con prologo di B. Castiglione; mentre , fu in seguito rappresentata con plauso a Roma, presente il papa e Isabella d'Este, marchesa di Mantova, e nel 1548, da comici italiani, ...
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Poeta spagnolo, nato a Siviglia poco prima del 1520, e morto nel 1557. Abbandonò giovanissimo la Spagna per militare con Carlo V in Italia e in Germania. Verso il 1542 era a Trento, ove godé la protezione [...] 1545, da Vigevano, scriveva un'epistola in versi sciolti a Isabella di Capua, principessa di Molfetta, che onorò il poeta della il suo amore per una Laura, molto probabilmente Laura Gonzaga, figlia di Sigismondo. Altre furono le donne nostre cantate ...
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Orefice, scultore e medaglista mantovano, nato un po' prima del 1460. La sua attività ha inizio intorno al 1480. Lavorò per il marchese Federico Gonzaga e per il fratello suo Gianfrancesco signore di Bozzolo: [...] 'antico. Tornato a Bozzolo, vi rimase a lungo, lavorando per il vescovo Lodovico Gonzaga e per Antonia del Balzo vedova di Gianfrancesco, e poi anche per Isabella d'Este, che gli andò delle sculture antiche da restaurare. Trascorse gli ultimi anni ...
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Non sono molto noti gli avvenimenti della sua vita, tanto che riesce talora difficile distinguerlo da un altro Francesco Ariosto, vissuto, come lui, nel sec. XV presso la corte estense. Ebbe ingegno versatile [...] agli stati estensi.
L'opera sua di letterato fu multiforme; cantò d'amore per Isabella d'Este, di cui anche descrisse in un'operetta le nozze con Francesco Gonzaga; compose un lungo discorso in volgare sopra la Purificazione; nel 1462 un trattatello ...
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Nome di una famiglia di conti ungheresi. I primi membri della progenie, Cosmo e Macsa (pron. mácia), si trovano menzionati in documenti intorno al 1200 come possidenti ragguardevoli. Ma la genealogia ininterrotta [...] C., giudice supremo del regno, sposò la sua figlia Barbara nel 1653 a don Annibale Gonzaga, principe di Mantova. Il conte Sigismondo C. (1665-1738) sposò la contessa Isabella Orsini. La vedova di un conte C., la contessa Eulalia Vay, passò a seconde ...
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Dei marchesi di Savona, gentiluomo e poeta, visse tra la seconda metà del sec. XV e i primi decennî del XVI (m. 1530), alle corti di Monferrato, di Milano e di Mantova. In cordiali relazioni con Isabella [...] d'Este-Gonzaga, le indirizzò sonetti, capitoli, frottole, musicate dal Tromboncino e da Marchetto Cara. Nel 1497 le mandò la sua Comedia de Timon greco, riduzione, quasi tutta in ottave, del dialogo lucianeo, e nel 1502 le dedicò la Sofonisba, ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] assoluzione. Nel frattempo G., anche in seguito alle pressioni di Isabella d'Este, si era adoperato per ottenere la liberazione del marchese di Mantova Francesco II Gonzaga, fatto prigioniero dei Veneziani durante la guerra, facendosi però consegnare ...
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GREGORIO XV, papa
Alexander Koller
Alessandro Ludovisi nacque il 9 genn. 1554 a Bologna, terzogenito del conte Pompeo e di Camilla Bianchini. La famiglia, di origine fiorentina, si era stabilita dal [...] riaccesosi in seguito alla morte del duca di Mantova Francesco Gonzaga (22 dic. 1612), genero del duca Carlo Emanuele di il contratto è del 24 apr. 1622). Dopo la morte di Isabella, nel 1629, Niccolò sposò Polisena Mendoza (morta nel 1643), ...
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Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] 1808), altrettanto noto come primo marito della bella Isabella Teotochi di Corfù, la quale, dopo aver O.T. Domzalski, Politische Karrieren.
36. Non sono stati considerati i Gonzaga alle Romite, i Lambertini, i Pallavicino e gli Spatafora che non ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] , per il ricevimento dell’ambasciatore straordinario Valente Gonzaga, gli Ebrei «apparorono la stanza» (177 in Luca Carlevarijs e la pittura veneta del Settecento, a cura di Isabella Reale - Dario Succi, Catalogo della mostra di Padova, 25 settembre- ...
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mecenatismo
s. m. [der. di mecenate]. – Tendenza a favorire le arti e le lettere, accordando munifica protezione a chi le coltiva: generoso, illuminato m.; il m. di Isabella Gonzaga; anche, e soprattutto, come fenomeno storico: il m. dei principi...