(ebr. Yiṣḥāq) Patriarca ebreo, figlio ed erede di Abramo. Secondo la narrazione biblica, nacque quando quest’ultimo era ormai molto vecchio; il suo nome, che in ebraico significa «egli ride», è posto dal testo biblico in relazione con il riso d’incredulità con cui la madre Sara accolse la notizia della sua prossima nascita o, secondo altri testi, con il riso di gioia del padre Abramo. L’episodio più ...
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Personaggio etiopico del sec. 16º. Investito del titolo di bāḥr nagāš ("signore del mare") e della signoria relativa sui territorî dell'Eritrea verso il mare con centro a Debaroà (Dĕbārwā), dapprima prestò aiuto al sovrano nelle sue campagne, specie in quella contro Grāñ, facilitando tra l'altro la spedizione portoghese di Cristóvão de Gama. Ribellatosi poi al negus Minas, si appoggiò ai Turchi, insediati ...
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LAMPRONTI, Isacco
Umberto Cassuto
Medico e talmudista, nato a Ferrara il 3 febbraio 1679, morto ivi il 16 novembre 1756. Si laureò in medicina all'università di Padova, ed esercitò l'arte medica e l'insegnamento [...] nel 1743.
Compose una vastissima enciclopedia talmudica, monumento di eccezionale erudizione, dal titolo Paḥad Yiṣḥāq (Il timore d'Isacco), e varie opere minori. La stampa del suo opus magnum fu cominciata quando egli aveva settant'anni. Non ne ...
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Diplomatico (Asti 1829 - Roma 1900); volontario nel 1848, fu collaboratore dal 1850 al '57 del Crepuscolo e dell'Opinione. Segretario particolare di Cavour (1858-61), fedele esecutore delle sue direttive, fu inviato nel 1861 a Parigi in missione straordinaria al fine di sondare Napoleone III sul problema del Veneto. Svolse poi altri incarichi diplomatici a Parigi e Copenaghen. Segretario generale al ...
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ISACCO Giudeo (Isacco Israelita senior)
Arturo Castiglioni
In arabo Abū Ya‛qūb Isḥāq ibn Sulaimān al-Isrā'īlī, comunemente noto sotto il nome latino di Isaac Iudaeus, medico di famiglia ebrea d'origine [...] egiziana, nato in Egitto intorno all'850, morto nel 932 o 941 a Tunisi, fu considerato uno dei capiscuola della medicina araba ed ebbe fama di oculista insigne. Visse alla corte del principe aghlabita ...
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ARGIROPULO, Isacco
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Nacque a Costantinopoli probabilmente dopo il 1448, figlio di Giovanni.
Apprese i primi insegnamenti dell'arte di organaro da Antonio del Bessa a Firenze, dove il padre, ritornato [...] il duca di Milano Galeazzo Maria Sforza scriveva al padre, trasferitosi nell'agosto 1471 a Roma, pregandolo di inviare al suo servizio il figlio Isacco con 30 o ducati d'oro all'anno. L'invito fu accettato, ma l'A., che si trovava in quel momento a ...
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Rabbino nato a Qal‛at Ḥammād nell'attuale provincia di Costantina; studiò ad al-Qairawān in Tunisia, poi tenne scuola a Fez (Fās, donde il suo nome arabo al-Fāsī), fino a che nel 1088 fu costretto a emigrare per mene di avversarî. Si trasferì prima a Còrdova e poi di là a Lucena, dove tenne scuola fino a che morì, novantenne circa, il 19 maggio 1103. Fu una delle più alte autorità che l'ebraismo rabbinico ...
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Scrittore ebreo (Ferrara 1679 - ivi 1756); esercitò la professione di medico e dal 1723 fu anche il rabbino capo e il capo dell'accademia rabbinica di Ferrara. La sua opera principale è un'enciclopedia [...] talmudica dal titolo Paḥad Yiṣḥāq ("Il timore di Isacco"), in gran parte postuma. ...
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Medico ebreo (Egitto 850 circa - Tunisi 932 o 941), considerato uno dei capiscuola della medicina araba; ebbe fama di insigne oculista. Visse alla corte degli Aghlabiti di Qairawān, e poi del primo califfo fatimida ῾Ubaidallāh al-Mahdī (909-34). Scrisse in arabo numerose opere di medicina generale, che furono molto diffuse fino alla fine del Rinascimento. Notevoli anche i suoi interessi filosofici ...
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Rabbino (Qal῾at el-Hammād, Fez [donde il suo nome arabo di al-Fāsī], 1013 - Lucena 1103). Insegnò a Fez, donde dovette allontanarsi nel 1088 rifugiandosi in Spagna; stabilitosi a Lucena, vi divenne rabbino. La sua opera maggiore (Hălākōt, "Disposizioni legali") è la prima vasta raccolta sistematica del materiale giuridico del Talmūd. Scrisse inoltre numerosi Responsi (Tĕshūbōt) in ebraico e in arabo ...
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generare
v. tr. [dal lat. generare, der. di genus -nĕris «stirpe, nascita»] (io gènero, ecc.). – 1. Dare vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, di animali, e per estens. anche di piante: Abramo generò Isacco; il destrier ......
patto
s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...