Attrice cinematografica e teatrale inglese (n. Londra 1937). Interprete dal volto scarno, R. ha sempre rifiutato ogni tentazione divistica volendo offrire di sé stessa un'immagine di donna volitiva, sicura [...] A man for all seasons (1966) di Zinnemann inaugurò una lunga serie di ritratti femminili, come quello di IsadoraDuncan offerto in Isadora, in cui R. riuscì a conferire alla figura della grande danzatrice dalla vita stravagante e anticonformista un ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] appare l'occasione 'trasgressiva' del film, tanto da valorizzarla al massimo affidandone l'interpretazione alla celebre ballerina IsadoraDuncan, mentre in The great train robbery (1903; L'assalto al treno) di Edwin S. Porter, prodotto dalla ...
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LUCIANI, Sebastiano Arturo
Anna Ficarella
Nacque ad Acquaviva delle Fonti, presso Bari, il 9 giugno 1884 da Michele e da Giuseppa Gissi. Compì la sua formazione musicale dapprima a Napoli, dove studiò [...] verbale, dando corpo alle "visioni evocate da certe musiche sinfoniche" sulla scia delle grandi intuizioni della danzatrice IsadoraDuncan, la prima a osare danzare sulla "musica pura, scritta senza alcuna preoccupazione dei gesti" (La rinascita del ...
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Sturges, Preston (propr. Biden, Edmund Preston)
Michele Fadda
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 29 agosto 1898, da padre statunitense e madre canadese [...] trascorse tra la Francia e gli Stati Uniti al seguito della madre ‒ donna eccentrica, amica e compagna d'avventure di IsadoraDuncan, sposatasi in seconde nozze con S. Sturges uomo d'affari di Chicago, di cui il futuro regista assunse il cognome ...
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Women in Love
Emanuela Martini
(GB 1969, Donne in amore, colore, 130m); regia: Ken Russell; produzione: Larry Kramer, Martin Rosen per Brandywine Productions; soggetto: dall'omonimo romanzo di D. H. [...] Sessanta con una serie di biografie televisive che frantumavano l'accademismo composto della BBC. Vite d'artista (IsadoraDuncan, Elgar, Debussy, Richard Strauss e molti altri), i film televisivi di Russell erano lontanissimi dalla rispettabilità e ...
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Mankiewicz, Herman J. (propr. Herman Jacob)
Patrick McGilligan
Commediografo e sceneggiatore statunitense, di origine tedesca, nato a New York il 7 novembre 1897 e morto a Hollywood il 5 marzo 1953. [...] per il "Tribune" di Chicago e, per un periodo, come direttore organizzativo della tournée europea della ballerina IsadoraDuncan. Tornato negli Stati Uniti nel 1922, collaborò con George F. Kaufman come responsabile della rubrica teatrale del ...
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Reisz, Karel
Grazia Paganelli
Critico, regista e produttore cinematografico ceco, di famiglia ebrea, nato a Ostrava il 21 luglio 1926 e morto a Londra il 25 novembre 2002. Autore tra i più rappresentativi [...] una ragazza borghese (Vanessa Redgrave) e finisce rinchiuso in manicomio. La trilogia fu completata da Isadora (1968), vivido ritratto di IsadoraDuncan ‒ la celebre danzatrice che aveva cercato di rivoluzionare il balletto classico ‒ costruito sulla ...
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