Anatomico, nato a Louville nel 1478, morto nel 1555. Studiò dapprima lettere e matematica, si diede poi alla medicina; s'addottorò a Montpellier, continuò a Parigi gli studî d'anatomia. Alla partenza di [...] dei libri di Galeno (v. anatomia, III, pp. 118-119).
Opere: Oltre a un'opera grammaticale (In linguam gallicam Isagoge una cum eiusdem Grammatica latino-gallica, Parigi 1531) che è uno dei primi tentativi di spiegare il francese risalendo al latino e ...
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BARIGAZZI, Iacopo (Iacopo Berengario, Iacomo da Carpi)
Tiziano Ascari
Mario Crespi
Nacque a Carpi da Faustino e Orsolina Forghieri.
Si ignora l'anno della sua nascita, ma poiché egli afferma che era [...] in qualche modo a lui devoto, come provano la dedica delle Isagoge e gli stemmi dei Pio posti nei frontespizi di quasi tutte altra contribuì a rassodare la sua faina, cioè le Isagoge breves perlucide ac uberrime in anatomiam humani corporis, ...
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specie (spezie; spece, per ragioni di rima)
Alfonso Maierù
Il termine designa ciò che vale a caratterizzare una classe d'individui che partecipa della stessa essenza, e quindi sia gl'individui considerati [...] essere " di una certa cosa.
Il termine conserva prevalentemente l'uso tecnico quale è stato diffuso nel Medioevo dalle traduzioni dell'Isagoge di Porfirio; in essa s. è definita innanzi tutto come quel concetto che è compreso in un genere (v. GENERE ...
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Dal lat. accidens usato dagli scolastici nello stesso senso del greco συμβεβηκός (Aristotele, Porfirio). Ciò che è in una cosa, ma che può mancare o esser diverso, senza che l'idea della cosa scompaia [...] l'essere italiano o francese, bruno o biondo, ecc. Cfr. Aristotele, Met. V, 30, 1025 a 14 segg.; Porfirio, Isagoge, 4 a 25 segg.
Musica (fr. altération; sp. alteraci6n; ted. Versetzungszeichen; ingl. accidental). - Gli accidenti sono segni musicali ...
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JUNG (Jungius), Joachim
Giuseppe Montalenti
Naturalista, matematico e filosofo tedesco, nato a Lubecca il 21 ottobre 1587, morto ad Amburgo il 17 settembre 1657. Studiò matematica a Rostock e nel 1609 [...] cause finali. In questo senso deve essere considerato come uno dei fautori del rinascimento scientifico. La sua Isagoge Phytosophica, postuma (Amburgo 1678), è ritenuta una delle migliori opere botaniche prelinneane: l'analisi degli organi delle ...
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Enrico Berti
. Opera di Aristotele, inclusa dagli editori nella raccolta di scritti logici denominata Organon, di cui costituisce il primo libro. La sua autenticità, già oggetto di controversie, [...] composita ebbe la massima diffusione, specialmente a partire dal sec. XI. Essa costituì, insieme con la traduzione boeziana dell'Isagoge di Porfirio e del De Interpretatione di Aristotele, la cosiddetta Logica vetus, che fu il testo base per lo ...
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specie
Dal latino species («aspetto, forma esteriore»), termine che corrisponde esattamente al greco εἶδος, così come genus a γένος (➔ genere), e che assume particolare rilievo nel pensiero platonico [...] , sul piano della logica, designa questa stessa classe, potendosi predicare di ciascun individuo in essa compreso. Nell’Isagoge, trattando dei cinque predicabili o universali (genere, s., differenza, proprio, accidente), Porfirio propone, senza però ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandro di Afrodisia e il commento come genere filosofico
Maddalena Bonelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alessandro di Afrodisia, [...] di Filopono, forse di Proclo), oggi perduti. Di Ammonio abbiamo anche i commenti agli Analitici primi, nonché un commento all’Isagoge di Porfirio; di Filopono i commenti agli Analitici, primi e secondi. Vi sono poi commenti alla Metafisica (Siriano e ...
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differenza
Il concetto appare già chiaramente tematizzato nel pensiero di Aristotele, a partire dall’analisi del concetto di definizione e del metodo per costruirla attraverso il genere prossimo e la [...] sono uomini da quelli che non lo sono. Un’analisi più profonda del concetto di d. è proposta da Porfirio nella sua opera Isagoge (268 - 270 d.C.). La d. è inserita tra i categorumeni o predicabili e distinta in un senso comune, proprio, e ancora più ...
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Medico, probabilmente arabo (Tunisi 1010-1015 circa - Montecassino 1087). Studiò forse a Baghdād e in Egitto; dopo lunghi anni di viaggi in Arabia, Caldea, Egitto, Etiopia, si stabilì a Salerno. Qui trovò [...] gli Aforismi di Ippocrate, la Θεραπευτικὴ μέϑοδος (Megategni) e la Tέχνη ἰατρική (Microtegni) di Galeno, il Liber de oculis e l'Isagoge di Ḥunain ibn Isḥāq (Ioannitius), il Liber febrium e il De urinis di Isacco giudeo, il Liber regius (Pantegni) di ...
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isagoge
iṡagòge s. f. [dal lat. tardo isagoge, gr. εἰσαγωγή, der. di εἰσάγω «introdurre»], letter. – Scritto o discorso introduttivo a un’opera, a una dottrina, a un insegnamento, e sim. Il termine è soprattutto noto come titolo di un’opera...
isagogico
iṡagògico agg. [dal lat. tardo isagogĭcus, gr. εἰσαγωγικός] (pl. m. -ci), letter. – Che serve di introduzione, introduttivo: scritto isagogico.