Per hapax (legomenon) (lett. «detto una sola volta», gr. hápax legómenon) s’intende generalmente una parola che occorre una sola volta nell’intero corpus scritto di una lingua, nel lavoro di un singolo [...] quindi hapax, ad esempio, Atzei Gopher e Lilith nell’ebreo biblico (si troverebbero rispettivamente soltanto in Genesi 6: 14 e Isaia 34: 14), autóguos e panaṓrios nel greco classico (rispettivamente, nelle Opere e i giorni di Esiodo e nell’Iliade ...
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distorcere
Vincenzo Valente
Il verbo non s'incontra in D. fuori dell'uso poetico. Indica l'atto del mutarsi di qualcosa dalla sua consueta forma o positura, e in alcuni esempi comporta un senso di deformazione [...] ora, labra distorquere; distorta crura. A riscontro del primo esempio il Tommaseo, seguito dal Moore, dà un passo di Isaia: " Super quem lusistis? super quem dilatastis os et eiecistis linguam? " (57, 4); altri interpreti citano alcuni versi, assai ...
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PROCACCINI
Carlo Gamba
. Famiglia bolognese di pittori. Ercole il Vecchio, suo capostipite, nato a Bologna nel 1515, morto a Milano il 5 gennaio 1595, fu scolaro di Prospero Fontana, risentì del Correggio; [...] dal Parmigianino, dai Veneziani, dal Baroccio: dipinse a Bologna affreschi nei palazzi già Guastavillani e Montpensier e quadri in S. Isaia e altrove (a Pavia, a Parma, a Ravenna, a Genova, a Sondrio); affreschi a Reggio (Giudizio Universale in S ...
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DE ROSSI, Giovanni Maria (De Rubeis)
Maria Pedroli Bertoni
Poche ed episodiche sono le notizie che si possono riferire allo scultore "Ioannes Maria De Rubeis, seu De Rossi, filius Michaelis Bononiensis". [...] riporta la notizia di un pagamento di centocinquanta lire effettuato in favore dello scultore nel 1662 per le due statue dei profeti Isaia e David "poste sopra il muro che divide il coro"; cui fa seguito, sempre nel 1662, un altro pagamento per sette ...
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giardino
Antonio Lanci
È usato soltanto nella Commedia e nel Fiore. In Pd XXVI 110 l'eccelso giardino designa l'Eden, eccelso perché collocato in vetta al Purgatorio. Sempre in senso proprio, ma con [...] Benvenuto): " La definizione ricorda affini espressioni bibliche... ‛ sicut paradisus Domini ' (Gen. XIII, 10): ‛ quasi hortus Domini ' (Isaia, LI, 3) ", Mattalia; ma meglio si può allacciare, come ha provato M. Sordi, all'espressione latina pomerium ...
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Ciacco
André Pézard
Eugenio Ragni
. Questo nome, per i lettori dell'Inferno, è proprio del personaggio centrale del canto VI, il solo che fra i golosi del terzo cerchio si faccia vivo con Dante. Senza [...] di esser ripugnante; e proprio schifosa è la pittura dei vv. 7-12, dove D. volge in crudo contrapasso il versetto d'Isaia 28, 8 " Omnes enim mensae repletae sunt vomitu sordiumque, ita ut non esset ultra locus ".
Che C. sia stato, in Firenze, famoso ...
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RAJNA, Pio
Sergio Lubello
RAJNA, Pio. – Nacque a Sondrio l’8 luglio 1847, da Eugenio Paolo e da Costanza Simonetta; il fratello minore, Michele (v. la voce in questo Dizionario) fu un importante astronomo.
Dopo [...] - Salvioni, a cura di C.M. Sanfilippo, Pisa 1979; S. Timpanaro, Il carteggio Rajna - Salvioni e gli epigoni di Graziadio Isaia Ascoli, in Belfagor, XXXV (1980), pp. 45-67; P. R. e le letterature neolatine, Atti del Convegno internazionale di studi ...
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BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] (Samuele, i, 10); in Numeri (xxi, 50) si ricordano e si distinguono i due tipi e un terzo è citato in Isaia (iii, 9) accanto ad altri ornamenti femminili. I Persiani sono chiamati da Erodoto (viii, v, 113) "portatori di braccialetti" (ψελιοϕόροι ...
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Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] di articolazione areale (o spaziale o geolinguistica) del dominio italo-romanzo, dopo le prime sistemazioni di ➔ Graziadio Isaia Ascoli (1882-1885) e di Merlo (1924), hanno fatto riferimento al più importante confine linguistico della Romània ...
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diavolo
Cecilia Gatto Trocchi
Figura che incarna il male
In tutte le religioni è presente una figura che incarna il male, il disordine, la superbia smodata. In greco diàbolos è colui che si mette di [...] che indusse al peccato i progenitori, il devastatore, colui che per invidia introdusse la morte nel mondo.
Il profeta Isaia parla di Satana identificandolo con Lucifero, la stella del mattino, ma anche con un re babilonese superbo e spergiuro. Dice ...
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mestruato
mestrüato (ant. menstrüato) agg. [dal lat. tardo, della Vulgata, menstruatus, usato solo al femm. (anche sostantivato)], letter. – 1. Di donna che ha i mestrui, che è nel periodo della mestruazione. La parola è nota per la frequenza...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...