MAIER, Bruno
Franco Pignatti
Nacque a Capodistria il 1 dic. 1922 da Giovanni e Onorina Ritossa. Conclusi gli studi presso il locale liceo classico, nel 1941 si iscrisse alla facoltà di lettere dell'Università [...] realtà giuliana non solo nei suoi valori letterari o nelle polemiche dottrinarie sulla lingua che videro il glottologo goriziano Graziadio Isaia Ascoli su posizioni opposte a quelle di Manzoni, ma pure in quelli popolari di un'etica e di una identità ...
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feltro
Alessandro Niccoli
Ricorre in un solo luogo della Commedia (If I 105), in un'espressione volutamente enigmatica che sembra resistere a tutti gli sforzi dell'ermeneutica dantesca: Questi [il veltro] [...] bene a essere chiamati feltri; poi perché sempre, parlando del Veltro, Dante mostra di aspettarlo dal cielo, non altrimenti di Isaia: Rorate, caeli, desuper et nubes pluant justum (Is. XLV 8) ". Ma che essa contenesse un nucleo di verità, parve anche ...
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GASTALDI, Bartolomeo
Nicoletta Morello
Nacque a Torino il 10 febbr. 1818, da Bartolomeo, avvocato del foro torinese, e Maria Volpato, sorella del celebre incisore. Fin da ragazzo compì ripetute escursioni [...] (1879), 37, pp. 1-10 (A. Sobrero), 303-333 (A. Cavallero); Boll. del Club alpino italiano, XIII (1879), pp. III-XLVII (C. Isaia); Atti della R. Acc. delle scienze di Torino, XIV (1878-79), pp. 339-348 (E. Ricotti); Atti della R. Acc. deiLincei, s. 3 ...
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WECHSELBURG
N.M. Zchomelidse
(Monasterium Cillense, Zschillen nei docc. medievali)
Cittadina della Germania, in Sassonia, a N di Chemnitz.Un documento del vescovo Gerung di Meissen risalente al 12 novembre [...] sinistra, e accanto re Davide dall'aspetto maturo, Salomone a destra accanto al pulpito e all'esterno il profeta Ezechiele o Isaia - decorano il piano superiore. Al di sotto, Abramo a sinistra e Melchisedec a destra sono raffigurati ai lati dell'arco ...
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ossitono
Ghino Ghinassi
Nelle parole o., cioè accentate sull'ultima sillaba di origine latina, l'uso dantesco non presenta divergenze sostanziali dall'uso moderno. Si può osservare, tutt'al più, in [...] Iesù (XXV 33, XXXI 107). Tuttavia la vocale finale -a non ammette accento, né nei femminili né nei maschili: Anna, Lia, Sara, Elia, Isaia, Giuda, Mattia, ecc.; così Tomma (Pd XII 110, in rima), in alternanza con Thomas (X 99), e Tommaso (Pg XX 69, Pd ...
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È l'insieme degli oggetti che servono per vestirsi e adornarsi.
La storia dell'abbigliamento coincide con la storia della civiltà. Rispondendo da un lato alla necessità materiale della difesa dalle intemperie, [...] l'arte tintoria, quanto mai progredita, basti ricordare la porpora estratta dal murice, vanto dei Fenici. E leggiamo in Isaia (III, 18-23) quanti accessorî eleganti potesse già portare addosso una delicata figlia di Sion: splendide calzature, cuffie ...
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NEOLATINE, LINGUE
Carlo Tagliavini
Le lingue neolatine o romanze sono quelle che continuano direttamente il latino, cui la forza di espansione politica e militare di Roma diede la possibilità di estendersi [...] o hanno una letteratura; è un concetto piuttosto filologico che non può meravigliare data l'epoca. Più tardi Graziadio Isaia Ascoli (v.), nel primo volume dell'Archivio glottologico italiano (1873), ha cercato di fissare la posizione di un gruppo ...
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Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani ugualmente venerato come padre nella fede.
Il nome occorre nella Bibbia sotto due forme: 'Abhrām fino a Genesi, [...] 1° A. è il loro "padre" per eccellenza, ed essi si vantano di essere la "stirpe di Abramo" (Giosuè, XXIV, 3; Giuditta, VIII, 22; Isaia, LI, 2; Matteo, iII, 9; Luca, I, 73; XVI, 24; Giov., VIII, 39; Atti, XIII, 26; II Cor., XI, 22; Giac., II, 21, ecc ...
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NECROPOLI (dal gr. νεκρός "morto" e πόλις: "città dei morti")
Goffredo Bendinelli
È il termine generalmente usato per indicare un aggruppamento di sepolture appartenenti ad età antica, precristiana. [...] ferro in Italia. Resti di altre necropoli di tipo villanoviano si rinvennero nel territorio stesso di Bologna, fuori Porta S. Isaia. Numerose sono poi le necropoli di questo medesimo tipo, o di tipo affine, rinvenute sinora sparse per tutta l'Italia ...
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GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] a quo da non potersi superare. Non molti tuttavia si fermano a tale epoca; altri critici scendono ai tempi d'Isaia, di Manasse, di Geremia, dell'esilio babilonese, e perfino di Alessandro Magno.
Argomenti decisivi su tale argomento mancano; i ...
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mestruato
mestrüato (ant. menstrüato) agg. [dal lat. tardo, della Vulgata, menstruatus, usato solo al femm. (anche sostantivato)], letter. – 1. Di donna che ha i mestrui, che è nel periodo della mestruazione. La parola è nota per la frequenza...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...