Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] della lingua» sta «all’inizio di una linea di sviluppo che ebbe poi in Carlo Cattaneo e più tardi in Graziadio Isaia Ascoli i suoi rappresentanti più insigni, e che dev’essere considerata più avanzata, più rispondente alle esigenze culturali di una ...
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MAIER, Bruno
Franco Pignatti
Nacque a Capodistria il 1 dic. 1922 da Giovanni e Onorina Ritossa. Conclusi gli studi presso il locale liceo classico, nel 1941 si iscrisse alla facoltà di lettere dell'Università [...] realtà giuliana non solo nei suoi valori letterari o nelle polemiche dottrinarie sulla lingua che videro il glottologo goriziano Graziadio Isaia Ascoli su posizioni opposte a quelle di Manzoni, ma pure in quelli popolari di un'etica e di una identità ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] osservare una continuità nella linea di pensiero, dal classicismo illuministico alla linguistica scientifica di ➔ Graziadio Isaia Ascoli.
Nel frattempo, il prevalere delle posizioni romantiche e lo spostamento dell’attenzione sui problemi connessi ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] ; infatti egli tenne anche discorsi pubblici, i cui testi purtroppo non sono stati tramandati. Nel marzo 1236 parlò a Piacenza ispirandosi a Isaia IX, 2, nel marzo e nell'aprile del 1239 a Padova. Il secondo di-scorso prendeva le mosse da versi di ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] una nuova retorica che imperversò nella produzione narrativa della seconda parte del secolo (il «manzonismo» di cui parla ➔ Graziadio Isaia Ascoli).
Negli anni in cui Manzoni scrive, ben diversa è invece la situazione in Francia. Dobbiamo a un autore ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] del 'mago' J. Péladan (che per rendere misteriosofico il suo nome si ricordò di Mérodack Baladan re di Babilonia [in Isaia XXXIX], e si autodenominò Sâr Mérodack J. Péladan), autore di un'epopea, anzi etopea romanzesca, La décadence latine, éthopée ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] 6-7.
114 Cfr. Lact., mort. pers. 2,7, ove è presentata l’analogia tra Nerone e il re di Babilonia/Lucifero di Isaia 14; del principe di Tiro/cherubino scacciato dal monte di Dio di Ezechiele 28; dello stesso deformato Simone, in Atti degli apostoli 8 ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] dei valori, il prodigio della metamorfosi dell'uomo, non già in verme, secondo Kafka, che si ricordò di Cristo e d'Isaia;[18] ma, senza tante perifrasi, in angelo. Dante lo aveva detto, parlando di vermi e di angelica farfalla,[19] e non ...
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mestruato
mestrüato (ant. menstrüato) agg. [dal lat. tardo, della Vulgata, menstruatus, usato solo al femm. (anche sostantivato)], letter. – 1. Di donna che ha i mestrui, che è nel periodo della mestruazione. La parola è nota per la frequenza...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...