Pasqua
Raffaele Savigni
La più importante festa ebraica e poi cristiana
Il termine Pasqua, dall’ebraico Pesah, significa «passaggio». Nel mondo ebraico la festa della Pasqua ricorda, infatti, mediante [...] che io dò è la mia carne per la vita del mondo». In questo Vangelo Giovanni Battista, ricollegandosi all’interpretazione di Isaia, identifica chiaramente Gesù con l’agnello di Dio, dicendo ai suoi discepoli: «Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che ...
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Ritorno in vita dopo la morte.
R. della carne
Nella storia delle religioni l’idea secondo cui il defunto risuscita a una nuova esistenza – sia che si ritenga che con la morte egli scompaia totalmente, [...] e propria r. finale dei giusti, forniti di un corpo perfetto.
La Bibbia contiene diversi accenni alla r. della carne (I Samuele 2,6; Isaia 26,19; Ezechiele 37,1-14), in Daniele 12, 2 e 13, connessa a quella di un destino distinto per giusti e malvagi ...
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(gr. ᾿Αποκάλυψις) Titolo di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo. Il più noto è il libro accolto nel canone del Nuovo Testamento. Nelle [...] passi dei profeti (per es., capitoli 24-27, 33-35, 60-62 di Isaia; 37-39, 40-48 di Ezechiele; 12-14 di Zaccaria; tutto, o quasi antichissimo e celebre (Adamo, Abramo, altri patriarchi, Mosè, Isaia), non solo per dare loro credito, ma anche per l ...
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Antropologia
Il concetto di d. riveste una grande importanza nelle scienze sociali, in particolare in antropologia culturale. Nella sua opera Essai sur le don (1923-24), M. Mauss osservò che in molte società [...] lui stesso è conosciuto e amato da Dio.
Per la dottrina cattolica, fondata dai Padri e dagli antichi scrittori cristiani su Isaia, 11, 1-2, i sette d. dello Spirito Santo sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio ...
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ANTICRISTO
G. Schüssler
Con il nome di a. si indica in genere nell'escatologia cristiana un individuo nella cui persona e azione le potenze del male - prima del secundus adventus Christi - raggiungono [...] Esra in siriaco, l'Apocalisse di Baruch, l'Oracolo sibillino, la Didachè, la Rivelazione di Pietro, l'Ascensione di Isaia, l'Apocalisse di Elia, l'Apocalisse apocrifa di Giovanni, il Testamento del Signore). Esercitarono inoltre un influsso: Girolamo ...
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BARTOLOMEO da Ferrara
Antonio Alecci
Nacque nel 1368 a Ferrara (e non a Modena: cfr. Creytens, Barthélemy..., passim). Nel 1387 era già domenicano: in data 26 giugno figura infatti nel registro di Raimondo [...] dei SS. Sacramento; trae il titolo - come dichiara lo stesso autore - da un versetto di Isaia: "Vere tu es Deus absconditus, Deus Salvator Israel" (Isaia, XLV, 15). L'opera fu stampata a Venezia nel 1555 a cura del francescano Francesco Visdomini e ...
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PALLADINO, Giacomo
Francesco Mastroberti
PALLADINO, Giacomo. – Nacque a Teramo nel 1349. L’anno di nascita si ricava dalla sua opera più famosa, il Liber Belial o Consolatio peccatorum, dove si legge [...] al patriarca Giuseppe e, infine, all’esame dell’intera controversia da parte di un collegio arbitrale composto da Isaia, Geremia, Ottaviano e Aristotele.
Attraverso la discesa dei protagonisti nell’agone giudiziario, essa individua i complicati e ...
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giubileo
Raffaele Savigni
L'anno santo dei cattolici
La Bibbia aveva fissato una ricorrenza speciale, ogni cinquant'anni, per ricordare che la Terra è di Dio e che gli uomini la possiedono solo in modo [...] applicate. Esse evocavano comunque l'ideale messianico, poi richiamato dai profeti e da Gesù, che ‒ con le parole del profeta Isaia contenute nel libro omonimo (61,1-3) ‒ disse di essere venuto a ridare la libertà agli schiavi e ai prigionieri e ...
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Ecclesiastico salvadoregno, nato a Ciudad Barrios (San Miguel) il 15 agosto 1917, morto assassinato a San Salvador il 24 marzo 1980. Nato da un matrimonio misto, dopo aver iniziato all'età di dodici anni [...] la radio dell'arcidiocesi, il giornale Orientación, le parrocchie e le scuole, dava testimonianza delle parole di Isaia: "La pace può essere solo il prodotto della giustizia". Acquistò sempre maggiore fama internazionale e gli furono attribuiti ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] va imputato al ricordato Sal. 104 [103], 2, che recita: "Egli distende i cieli come una tenda", secondo un'idea ampiamente accettata da Isaia (Is. 40, 22; 42, 5; 44, 24; 45, 12; 51, 13) ma che si trova ribadita anche in altri passi biblici (Gb. 9 ...
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mestruato
mestrüato (ant. menstrüato) agg. [dal lat. tardo, della Vulgata, menstruatus, usato solo al femm. (anche sostantivato)], letter. – 1. Di donna che ha i mestrui, che è nel periodo della mestruazione. La parola è nota per la frequenza...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...