UGOLINO da Orvieto
Renato De Filippis
UGOLINO da Orvieto (Hugolinus de Urbe Veteri). – Nacque nel primo decennio del Trecento a Orvieto, probabilmente da famiglia agiata; entrò in gioventù nell’Ordine [...] IX. Le fonti citate sono quasi tutte tardoantiche e altomedievali: Agostino, IsidorodiSiviglia, Rabano Mauro.
Morì prima del 28 dicembre 1373 e venne sepolto nella chiesa degli agostiniani di Orvieto, oggi sconsacrata; la sua lastra tombale è stata ...
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GEREMIA da Montagnone
Gabriella Milan
Nacque a Padova da Michele, probabilmente di professione giudice. Secondo Weiss, al quale dobbiamo la più completa ricostruzione biografica su G., la sua data di [...] declino. Secondo G. tale cesura si situerebbe dopo IsidorodiSiviglia: il primo autore a ricevere nel catalogo il titolo di "versilogus" è infatti Aviano, collocato immediatamente dopo Isidoro. Ma è dall'esame delle citazioni che emerge un insieme ...
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LUCHINI (Lucchini), Paolo
Paolo Peretti
Nacque quasi certamente a Pesaro intorno al 1535, ma nulla di preciso è noto sulle sue origini.
Egli stesso dice di aver ideato per sé una simbolica "arma", poi [...] , altresì indicate a margine nel corso della trattazione. Accanto agli autori più antichi (Aristotele, s. Agostino, Boezio, IsidorodiSiviglia), figurano soprattutto teorici del sec. XVI: F. Gaffurio, P. Aaron, L. Foiano, G. Spataro, G.M. Lanfranco ...
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MARZIANO CAPELLA, Minneo Felice
N. Gozzano
Scrittore africano vissuto a cavallo tra i secc. 4° e 5°, autore del romanzo allegorico De nuptiis Mercurii et Philologiae, una sorta di enciclopedia delle [...] , al De artibus ac disciplinis liberalium litterarum di Cassiodoro e alle Etymologiae diIsidorodiSiviglia si aggiunsero: il Carmen de septem artibus liberalibus, scritto al tempo di Carlo Magno da Teodulfo di Orléans; nel sec. 11° la Rhetorimachia ...
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GREGORIO di Montesacro
Paolo Chiesa
Di lui sappiamo quasi esclusivamente ciò che egli stesso ci dice nell'epistola di dedica della sua opera più importante, il Peri ton anthropon theopysis, destinata [...] , Virgilio, Lucano, Servio, Macrobio, Fulgenzio Planciades, Agostino, Giovanni Cassiano, Boezio, Gregorio Magno, IsidorodiSiviglia, Giovanni Damasceno, Remigio di Auxerre e Goffredo da Viterbo. Il poema è evidentemente destinato alla scuola, come ...
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escatologia
Dal gr. ἔσχατος «ultimo» e λόγος «discorso». Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche) che riguarda i destini ultimi [...] dell’imminente fine dei tempi, dei temi escatologici nella letteratura ascetica, nella predicazione, nella stessa storiografia di un IsidorodiSiviglia o di un Beda. Certo occorre distinguere tra la meditazione pessimistica, in larga misura permeata ...
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LUXEUIL, Abbazia di
F. Cecchini
(Luxovium, Lussovium nei docc. medievali)
Abbazia situata nella cittadina di Luxeuil-les-Bains (dip. Haute-Saône), ai piedi dei Vosgi, nella diocesi di Besançon, L. fu [...] secolo. Tra essi figurano importanti palinsesti e alcuni tra i più antichi esempi di liturgia gallicana, come il Missale Gothicum, della fine del sec. 7°-inizi 8° il manoscritto dei Synonyma diIsidorodiSiviglia noto come Codex Ragyndrudis (Fulda ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La ricezione dell'alchimia araba in Occidente
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Verso la metà del XII secolo iniziano [...] XII secolo la conoscenza del mondo naturale dipende essenzialmente da opere come la Naturalis Historia di Plinio, il De natura rerum diIsidorodiSiviglia e dagli erbari e i lapidari importati dall’area bizantina. Il carattere ibrido dell’alchimia ...
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PORFIDO
M. L. Lucci
Il p. rosso antico (v. marmo) compare nelle fonti antiche spesso col nome di porphyrites (Plin., Nat. hist., xxxvi, 7, 57), o anche leptosephos, dal greco λεπτόψηϕος; leucostictos; [...] deserto orientale d'Egitto, sul Monte Porfirite, oggi Gebel Duchan, in prossimità di Klysma, attuale istmo di Suez (Plin., Nat. hist., xxxvi, 7, 57, da cui IsidorodiSiviglia, Orig., 16, 50; Steph. Biz., rec. Meineke, Berlino 1849, p. 533; Aristides ...
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romanzi cortesi
Antonio Viscardi
. Nel De vulg. Eloq. (I IX 2 ss.) D., mentre dichiara che esita ad assegnare il primato a uno dei tre volgari in cui si è risolto il vulgare tripharium usato dai popoli [...] tradizione retorica classica, che si continua nella scuola medievale, per il tramite, ad esempio, d'IsidorodiSiviglia, il quale come forme particolari di un unico ‛ genere ' - il genere narrativo, appunto - pone la historia, l'argumentum, la fabula ...
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patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...
oleandro
s. m. [lat. mediev. lorandrum, attestato da Isidoro di Siviglia come alteraz. volg. di rhododendron (v. rododendro)]. – Arbusto o alberello sempreverde della famiglia apocinacee (Nerium oleander), detto anche leandro, lauro rosa,...