(o Tartari; russo Tatary) Gruppo etnico di origine turca stanziato nella Russia meridionale, nel Caucaso, in Ucraina, Uzbekistan, Kazakistan, Bielorussia e Iran. Prendono il nome da Tātar, designazione [...] slava: sono passati a vita sedentaria, dedicandosi all’agricoltura e ai commerci e hanno in maggioranza adottato l’islam. In Georgia, nell’Armenia e nell’Azerbaigian si sono caucasizzati più o meno integralmente. Nuclei t. abbastanza importanti ...
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Docente, giornalista e storica italiana (n. 1967). Di padre iraniano e madre italiana, dopo una laurea in Economia all’Università Bocconi (1991) e una in Storia orientale all’Università di Bologna (1995), [...] l’ha portata a insegnare alla Bocconi e negli atenei di Torino, Roma, Siena e Ginevra. Esperta di culture e politiche dell’islam, è una nota saggista; tra i lavori più riconosciuti si ricordano The literacy corps in Pahlavi Iran 1963-1979 (2002), Un ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Ingegneria
Ahmad Y. al-Hassan
Donald R. Hill
Ingegneria
Nel mondo islamico la storia dell'ingegneria civile e meccanica [...] genere una manovella, di cui però non si hanno notizie prima del XII secolo. La coclea era diffusa in tutto il mondo islamico fino a tempi recenti, ma oggi sembra caduta largamente in disuso.
La sāqiya era una macchina formata da una ruota a dotata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La medicina araba non è riconducibile a un unico modello ma è ricca di varianti date le [...] o convinzioni religiose, ma è propria dei territori, delle popolazioni e delle culture che hanno fatto parte della sfera dell’islam. Non è possibile ridurre la medicina araba a un unico modello: vanno tenute nel debito conto le varianti regionali e ...
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Vedi I cerchi concentrici della politica estera saudita dell'anno: 2012 - 2013
Rodolfo Ragionieri
La politica estera dell’Arabia Saudita si può schematizzare, come spesso accade, come una serie di insiemi [...] la funzione del re saudita come Khadim al-Haramayn ash-Sharifayn, ovvero custode (letteralmente: servitore) dei due luoghi santi dell’Islam, la Mecca e Medina; sul piano della potenza, l’elemento centrale è la produzione di gas e petrolio, con la ...
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Vedi I cerchi concentrici della politica estera saudita dell'anno: 2012 - 2013
Rodolfo Ragionieri
La politica estera dell’Arabia Saudita si può schematizzare, come spesso accade, come una serie di insiemi [...] la funzione del re saudita come Khadim al-Haramayn ash-Sharifayn, ovvero custode (letteralmente: servitore) dei due luoghi santi dell’Islam, la Mecca e Medina; sul piano della potenza, l’elemento centrale è la produzione di gas e petrolio, con la ...
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malikismo
La scuola legale che ascrive la sua interpretazione all’insegnamento di Malik ibn Anas, espresso nell’opera Il cammino spianato e nei suoi numerosi commentari. Il m. sostiene la condanna rigorosa [...] comune come guide nell’interpretazione legale. Adottato dal califfo abbaside al-Mansur (8° sec.) in Iraq, il m. si diffuse in Egitto, in Nord Africa e in al-Andalus, dove divenne il madhhab dominante. Oggi è soprattutto seguito dall’islam africano. ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] che vi trasferì la sua capitale fondando Il Cairo.
Sotto i Fatimidi, sciiti, l’E. divenne il paese più importante dell’Islam; essi furono però spodestati dal governo dai loro generali turchi o curdi. Nel 1171 Ṣalāḥ ad-dīn (Saladino) si proclamò re ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, il cui territorio confina a N con l’Egitto, a E con l’Eritrea e l’Etiopia, a S con il Sud Sudan, a O con la Repubblica Centrafricana e il Ciad, a NO con la Libia; per [...] particolare nei regni di Nobazia, Makuria (Dongola) e Alodia. Dal 14° sec. si fece preponderante il dominio arabo e l’Islam, già presente da prima del crollo dei regni cristiani, dilagò. Dall’alleanza fra una tribù araba e un popolo nero islamizzato ...
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Orientalista francese (Parigi 1903 - ivi 1978); direttore di studî all'École Pratique des Hautes Études per la cattedra di islamismo e religioni dell'Arabia (1954-74), diede vivo impulso al dipartimento [...] (fra cui Les Oeuvres philosophiques et mystiques di S. Y. Sohrawardī) e studî sul sufismo e sulla storia della filosofia islamica, accentuando l'importanza dei motivi mistici e religiosi di origine iranica: Avicenne et le récit visionnaire (1954); L ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...