Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maometto e la prima espansione dell'islam
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La comparsa dell’islam nel VII secolo a [...] arabica e, con i primi califfi, sulle popolazioni dell’intero Vicino Oriente e della Persia.
Nascita e precetti dell’islam
L’islam muove i suoi primi passi nel secondo decennio del VII secolo nel grosso borgo arabo di Mecca, che Tolomeo chiamava ...
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qibla
(ar. «punto di fuoco dell’attenzione») Nell’islam, la direzione verso cui è obbligo rivolgersi durante la preghiera rituale. La prima q., istituita dopo l’ puntava verso Gerusalemme, ma fu lo [...] stesso Maometto a sostituirla con la direzione della Mecca. Nelle moschee la q. è indicata da una nicchia detta mihrab ...
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SALADINO
Francesco Gabrieli
. Forma italianizzata del laqab o soprannome onorifico arabo Ṣalāḥ ad-dīn ("integrità della religione"), sotto la quale (con lievi varianti finali, lat. Saladinus, fr. Saladin) [...] Ibn Shaddād); S. Lane Poole, Saladin and the fall of the Kingdom of Jerusalem, ivi 1898; M. Sobernheim, in Encyclopédie de l'Islam, IV, 1925, 87-92. - Per la leggenda, v. G. Paris, La légende de Saladin, in Journal des Savants, 1893 (ed estratto a ...
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sciiti
Cristiana Baldazzi
La fazione di ‘Ali
All’interno dell’Islam la maggioranza dei fedeli è rappresentata dai sunniti. Alcune minoranze (10-15%) sono denominate sciiti, dall’arabo shi‘at ‘Ali «la [...] a Maometto c’è – con un ruolo particolare – ‘Ali, l’amico di Allah, cioè l’imam, colui che conosce la segreta essenza dell’Islam (conoscenza che da ‘Ali passa ai suoi discendenti). Solo l’imam ha l’autorità per interpretare il Corano e la sunna (la ...
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L'Asia islamica. Premessa
Maria Vittoria Fontana
Premessa
Il fondatore dell'Islam, il Profeta Muhammad, proveniva dalla Penisola Arabica. I popoli vinti dai primi Arabi musulmani che mossero il loro [...] a Ch.K. Wilkinson e J.M. Upton, intraprende le prime spedizioni nell'Iran del nord-est, a Nishapur (v. in L'Asia islamica. Altopiano iranico), negli anni 1937-38. In Asia centrale sono del 1922 gli scavi di A. Baladois a Zarer e Selitrennoye, e del ...
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zoroastrismo La religione dell’Iran antico, fino all’avvento dell’islam, cioè fino alla conquista araba dell’impero persiano dei Sasanidi alla metà del 7° secolo. Prende il nome dal suo fondatore, Zaratustra, [...] fu un fenomeno di massa, a causa delle scarse radici popolari che lo z. aveva: una certa tendenza egualitaria insita nell’Islam dava una risposta a vecchie e deluse aspirazioni di vaste masse di sudditi legati al lavoro della terra o a professioni ...
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Teologo, asceta e predicatore arabo musulmano (642-728 d. C.), di origine persiana ma vissuto a Bassora. Dedito alla pietà e all'insegnamento, si acquistò gran prestigio per il suo forte carattere, la [...] pietà religiosa, eloquenza e dottrina. Riuscì a tenersi lontano da ogni posizione estrema nelle controversie politico-religiose del suo tempo, onde fu parimenti venerato da ortodossi ed eterodossi. È una delle più eminenti figure dell'antico Islam. ...
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giamā´‛a Termine arabo («riunione, assemblea») che, nel linguaggio dell’Islam, indica frequentemente la comunità islamica (giamā‛a islāmiyya). Nel Medioevo islamico, si chiamava così il consiglio dei [...] notabili di una città ...
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de-islamizzato
p. pass. e agg. Sottratto all’influenza dell’Islam.
• Nell’immaginario religioso arabo e musulmano di tutto il ventesimo secolo la Turchia divenne, a causa delle riforme kemaliste, una [...] Per i detenuti musulmani, in larga parte de-islamizzati prima del loro ingresso nel circuito penitenziario, l’Islam consente di ristrutturare un’identità personale dentro a codici comunque rassicuranti, anche perché noti. Ma quest’identità ritrovata ...
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Sufi indiano (Sirhind, Panjab, 1564 - ivi 1624). Riformatore religioso dell'Islam alla corte dell'imperatore della dinastia indo-musulmana dei Moghul, la sua fama si estese fino all'Asia centrale. Fu ed [...] è tuttora conosciuto nel mondo islamico con l'appellativo di Mujaddid Alf i Thani Cheikh, "Rinnovatore del secondo millennio". ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...