Orientalista (Parigi 1915 - Marsiglia 2004). Professore e direttore di studî nell'École pratique des hautes études a Parigi. Di formazione marxista, pubblicò numerosi studî sull'Oriente contemporaneo; [...] refus arabe (1968; trad. it. 1969); Marxisme et monde musulman (1972); Les Arabes (1979; trad. it. 1980); La fascination de l'Islam (1980; trad. it. 1988); Cult, ghetto and state (1983); Le seigneur bourguignon et l'esclave sarrasin: de Charles VI à ...
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Seguaci della scuola musulmana di rituale e di diritto basata sugli insegnamenti di Abu Hanifa (m. 767 d.C.). È considerata la più liberale tra le quattro scuole ortodosse dell'islam. La scuola degli h., [...] nata in Mesopotamia, fu imposta nel 19° sec. a tutti i tribunali dell'Impero ottomano e attualmente è riconosciuta in Siria, Iraq, Palestina, Afghanistan, India e nei Balcani ...
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L’abbandono della Mecca da parte di Maometto, nel settembre 622 d.C., e del suo trasferimento a Medina. Sotto il califfo ‛Omar tale avvenimento, decisivo per le origini dell’Islam, fu preso a inizio dell’era [...] musulmana, detta perciò ‘dell’e.’: l’anno 1 di tale era fu fatto cominciare però non dalla data esatta dell’evento, ma dall’inizio dell’anno lunare ordinario in cui tale secessione era avvenuta, e cioè ...
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brahmanesimo
L’insieme di valori culturali, credenze religiose e istituzioni sociali e politiche che ha caratterizzato la fase di consolidamento della civiltà in India, fino all’epoca della diffusione [...] dell’islam (ca. 9°-12° sec.); per il periodo successivo si è soliti impiegare il termine . Il trapasso dai sistemi di discendenza a quelli di Stato e la formazione di società complesse si accompagnarono, dalla metà del 1° millennio a.C. in poi, a un ...
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(arabo Makka) Città dell’Arabia Saudita (1.294.168 ab. nel 2004; 1.490.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della provincia omonima. È la città santa dell’islam e luogo [...] più antichi ebbe grande importanza il pellegrinaggio annuale al santuario della Ka‛ba e la fiera relativa. Il trionfo dell’islamismo nel 7° sec., facendo della M. la città santa di una religione mondiale, ne aumentò immensamente il prestigio, ma non ...
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Islamista inglese (Devonport 1864 - Kensington, Londra, 1930), professore in India, dapprima ad Aligarh (1888-1898), poi (1898-1904) a Lahore, quindi (dal 1904) a Londra. I suoi principali lavori sono [...] di carattere storico-religioso e storico-artistico: The preaching of Islam, 1896; The court painters of the Grand Moguls, 1921; The Caliphate, 1924; Painting in Islam, 1928. ...
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Storico e tradizionista musulmano (Mayyāfāriqīn o Damasco 1274 - Damasco 1348). Della sua vasta produzione meritano speciale ricordo le varie raccolte di biografie di tradizionisti (Tadhkirat al-ḥuffāẓ, [...] ecc.) e l'ancor inedita grande storia dell'Islam. ...
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Ramakrishna Paramahamsa
(propr. Gadadhar Chattopadhyay) Maestro spirituale indiano (Kamarpukur, Hugli, 1836-Calcutta 1886). Sacerdote presso il grande tempio di Dakshineswar (presso l’od. Kolkata), la [...] sua ricerca spirituale lo portò a dichiarare che islam, cristianesimo e induismo costituivano sentieri diversi, tutti ugualmente validi, verso la stessa fonte divina. Per i suoi discepoli, la rivalutazione della matrice spirituale dell’induismo servì ...
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ramadan
Nono mese dell’anno lunare musulmano, nel quale la tradizione pone l’inizio della rivelazione coranica. Una prescrizione coranica stabilisce in questo mese la pratica dell’astinenza (sawm), uno [...] dei cdd. pilastri dell’islam: ai musulmani è fatto obbligo di astenersi totalmente, dall’aurora al tramonto, da cibi e bevande e dai rapporti sessuali (in seguito, anche dal fumare). Le notti sono dedicate a pratiche devozionali e a festeggiamenti. ...
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Ramadan, Tariq. - Teologo e accademico svizzero (n. Ginevra 1962). Nipote del fondatore egiziano dei Fratelli Musulmani, è noto per le sue riflessioni su come interpretare i testi islamici nel mondo contemporaneo [...] . Accusato di rappresentare una variante raffinata e subdola del fondamentalismo islamico, sul versante opposto è considerato un traditore occidentalizzato da frange radicali islamiche. Nel 2005 T. Blair lo ha nominato in una commissione governativa ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...