Religione
Il volgersi, nella preghiera o in altri riti, in una direzione prescritta o il disporre le costruzioni sacre (templi) o comunque religiosamente importanti (tombe, ma anche abitazioni, città) [...] bensì quella del tempio di Gerusalemme. Questo tipo di o., che si ritrova anche nel primo cristianesimo, è tuttora in vigore nell’islam: in ogni moschea c’è una nicchia (miḥrāb) che mostra la direzione della Mecca. Nel cristianesimo prevale l’o. a E ...
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Invocazione rivolta a Dio, alla divinità, con la parola o col pensiero, per chiedere aiuto, protezione, salute, favori.
Tipologie
La p. è un fenomeno religioso di larghissima diffusione: benché finora [...] si riduce a una sola formula considerata come espressione dell’ultima essenza della religione (così la prima sūra del Corano nell’islam); la salmodia, che è una p. ritmica; e l’inno, che è un libero componimento poetico mirante all’esaltazione della ...
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Nell’accezione più generale del termine, qualsiasi atteggiamento orientato all’applicazione rigida e coerente, in ogni ambito di vita, dei principi derivati da una dottrina religiosa o ideologica.
In senso [...] , ha assunto una connotazione spiccatamente politica, non sempre corrispondente ai significati propri che riveste l’Islam dal suo interno. Per Islam infatti si intende sia il denominatore storico comune dei popoli di una vasta regione geografica, sia ...
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Dove va la storia delle religioni
Giovanni Filoramo
La situazione attuale
Gli studi di storia delle religioni conoscono oggi una duplice crisi. L’una, positiva, è una crisi di crescita. Per la prima [...] riconoscimenti e legittimazioni. Lo stesso discorso può essere esteso alle altre grandi tradizioni religiose, dal buddhismo all’islam.
Il caso dell’islam digitale è forse il più sorprendente e quello più ricco di insegnamenti; e, all’interno, il caso ...
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Nelle varie concezioni religiose, l’aldilà, il mondo ultraterreno, soprattutto come luogo in cui continuerebbe la vita dopo la morte.
Nelle religioni più legate a sistemi dottrinari e filosofici, che negano [...] concretizzati in grandi religioni soteriologiche quali le religioni di mistero, il giudaismo, il mazdeismo zoroastriano, il cristianesimo, l’Islam ecc., nelle quali si configura anche l’idea di sanzione etica, esercitata sugli uomini in base al loro ...
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castità Astinenza dal contatto sessuale.
Nella fenomenologia religiosa, è uno dei modi con cui si acquista la purità necessaria per entrare in rapporto con il mondo divino o, comunque, con la sfera del [...] Nell’ebraismo, la morale limita l’attività sessuale al matrimonio, considerandola indispensabile per l’equilibrio della coppia.
Nell’Islam, il Corano, pur non consigliando il celibato, raccomanda la c. durante il ciclo mestruale, nel tempo diurno del ...
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Religioni
Massimo Introvigne
Nuove religioni
Problemi di terminologia
Le problematiche relative alle nuove r. sono nate in ambiente cristiano occidentale e soltanto in seguito si sono estese anche a [...] ma dalle r. del Medio o dell'Estremo Oriente. Per la verità il Medio Oriente e l'Islam sono stati meno fecondi di nuove r.; tuttavia, separandosi dall'Islam, il movimento Bahā'ḳ si è imposto, per storia e dimensioni, come una delle più grandi nuove ...
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Riformatore sociale e religioso persiano, vissuto tra la seconda metà del sec. 5º e la prima del 6º d. C. La sua dottrina, che alcuni ritengono una riforma dell'ortodossia mazdea o del manicheismo, mirava [...] dei suoi seguaci furono invitati a una solennità a corte, e quindi massacrati (528 o 529 d. C.). Echi di idee mazdachite appaiono in molti movimenti a sfondo comunistico ed eretico, sorti in territorio iranico durante i primi secoli dell'Islam. ...
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CASTIGLIA
A. Franco Mata
(spagnolo Castilla)
Fra le comunità autonome in cui è suddivisa l'od. Spagna si trovano Castilla-León e Castilla-La Mancha, con le prov., rispettivamente, di León, Salamanca, [...] tentativi di erosione del suo regno messi in opera dai sovrani di León e dall'altro riprendere l'offensiva contro l'Islam (conquista di Cuenca nel 1177). Ma gli Almohadi non avevano affatto esaurito il loro slancio e sconfissero il re nella battaglia ...
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Orientalista (Budapest 1908 - Parigi 1981). Dopo aver frequentato il Seminario rabbinico di Budapest, si trasferì a Parigi (1928), dove si laureò e conseguì il diploma dell'École pratique des hautes études. [...] et la kabbale dans la pensée juive du Moyen Age (1962); Catalogue des manuscrits arabes (1970). Un'ampia raccolta dei numerosi articoli di V. è stata pubblicata in La transmission du savoir en Islam (VIIe-XVIIIe siècles), a cura di N. Cottart (1983). ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...