La fine del mondo antico
Andrea Giardina
Nel 476 d.C. l’imperatore romano d’Occidente Romolo, detto già dai contemporanei, per la sua giovane età, Augustolo, il «piccolo Augusto», fu deposto e relegato [...] compreso tra la crisi dell’impero romano e l’avvento dell’islam veniva inteso come un’epoca di decadenza, segnata da un progressivo soppiantato dalla carità cristiana; la centralità del ruolo politico dei vescovi. Aspetti quali l’estensione e la ...
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Ifriqiyya
DDavid Abulafia
Il termine 'Ifriqiyya', derivato dalla denominazione di due province romane dell'odierna Tunisia e Algeria orientale, fu utilizzato all'epoca di Federico II dagli arabi per [...] periodi sotto l'autorità dei signori dell'Ifriqiyya. Il centro politico dell'Ifriqiyya nel XII sec., al-Maḥdiyya o Mahdia, e Ifriqiyya ha una lunghissima storia che risale alla conquista islamica della Sicilia nel IX sec. e al dominio aglabide in ...
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MERCATELLI, Luigi
Lucia Ceci
– Nacque il 21 ott. 1853 ad Alfonsine (presso Ravenna), da Lorenzo, notaio, e da Augusta Osti.
Negli anni giovanili si avvicinò al movimento anarchico, prendendo parte, [...] 1906), Bologna 1935, pp. 239-245; M.L. La Malfa, Orientamenti politici della «Tribuna», I, in Nord e Sud, 1962, n. 9, ; L. Ceci, Il vessillo e la croce. Colonialismo, missioni cattoliche e islam in Somalia (1903-1924), Roma 2006, ad indicem.
L. Ceci ...
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INGOLI, Francesco
Giovanni Pizzorusso
Nacque a Ravenna il 21 nov. 1578 nella parrocchia di S. Agnese da una famiglia benestante. Pratico fin da adolescente di varie lingue, tra le quali l'arabo, ottenne [...] I., auspicando una maggiore indipendenza delle missioni dalla politica delle potenze coloniali, si adoperò per imporre Chiesa ortodossa e alle comunità cristiane nei territori dell'Islam. Pur restando un sostenitore di una evangelizzazione basata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Astronomia e religione: sul controllo del tempo
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Occidente latino il dibattito tra [...] quale si ritiene che gli astri influiscano sul decorso delle malattie. La differente organizzazione sociale dell’islam, che vedeva ai propri vertici singoli capi politici e militari con un forte prestigio personale e un potere di vita o di morte sui ...
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DA LEZZE, Donato
Giuseppe Gullino
Patrizio veneziano di agiata condizione, nacque con ogni probabilità nel 1459, primogenito di Priamo di Benedetto e di Onesta Priuli di Marino. Da Mirabella Foscolo, [...] cercare in lui una qualche disponibilità, un'apertura mentale verso l'Islam, per il D. i Turchi rimasero sempre, tutt'al più Davide, che da Cipro gli inviava notizie e giudizi sulla politica persiana di Selim e sulle mosse del Sofì, veniva ...
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ROTTA, Angelo
Daiana Menti
– Nacque a Milano il 9 agosto 1872 da famiglia benestante, figlio di Giovanni e di Luigia Ferrario.
Il fratello Paolo, noto grecista, fu tra i primi docenti di lettere all’Università [...] minoranza religiosa fra le numerose presenti sul territorio nazionale, minacciate da una forzata politica di laicizzazione del governo, che continuò però a riconoscere nell’islam la vera anima del popolo turco.
Un misto di ambiguità e disponibilità ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: al-Andalus
Francesco Noci
Al-andalus
Denominazione geografica impiegata dagli autori arabi fino alla fine del Medioevo [...] secoli e mezzo e, nonostante il precario equilibrio politico mantenuto stipulando accordi con i Merinidi del Marocco e y decoración, Granada 1985.
P. Cuneo, Storia dell’urbanistica. Il mondo islamico, Roma - Bari 1986, pp. 144-53, 210-13, 216-20. ...
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GATTILUSIO, Niccolò
Enrico Basso
Secondo di questo nome, figlio terzogenito di Dorino (I) signore di Focea Vecchia e di Lesbo (che i genovesi Gattilusio avevano ricevuto in feudo nel 1355), e di Orietta [...] , aveva messo in campo tutto il proprio peso politico per ottenere il rispetto dei diritti della figlia, 'ira di Maometto, il G. e Luchino accettarono di convertirsi all'Islam e vennero per questo rimessi in libertà, ma la sua precedente condotta ...
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(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] del sovrano supremo dopo quello del califfo abbaside di Baghdad, fonte teorica dell'autorità. Il riferimento politico e religioso della dinastia era l'Islam sunnita, di cui gli Ayyubidi assicurarono il trionfo in Egitto e in Siria, senza tuttavia ...
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islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...
islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...