Vedi Tunisia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Tunisia è un paese dell’area del Maghreb, ovvero la fascia costiera dell’Africa settentrionale che dal Marocco va fino alla Libia. Dal punto [...] il 98% della popolazione professa la religione musulmana sunnita, mentre vi sono piccole minoranze cristiane e afferenti e secolari di tutto il mondo arabo, pur prevedendo l’islam come religione ufficiale dello stato.
Il tasso di crescita della ...
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ISFAHAN
E. Galdieri
Città capoluogo dell'omonima provincia al centro dell'Iran, nell'ampio bacino dello Zayānda Rūd. Di antichissima quanto confusa origine - si identifica forse con la ᾽Ασπάδανα ricordata [...] valutazione della loro reale importanza artistica.Al periodo islamico più antico (seconda metà sec. 8°) appartiene dinastia d'origine turca dei Selgiuqidi, che professavano il credo sunnita. Toghril Beg occupò la città e ne confermò la funzione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’islam è un insieme di credenze e ritualità ma, non secondariamente, anche [...] sciiti e da una parte minima del mondo sunnita (hanbaliti). La canonicità è invece unanimemente prescritta in caso di guerra di difesa.
I dogmi dell’islam
Indiscutibili sono ovviamente i pochi dogmi dell’islam, non accettando i quali non si può dire ...
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Antonio Ferrari
Tramonta il sogno turco
La protesta di Gezi Park che si è propagata in tutto il paese è stato un segnale inequivocabile che il premier Erdoğan non può ignorare. Così come la sconfitta [...] ’ultimo decennio hanno riconosciuto come fonte di ispirazione, era cementata da un atteggiamento ‘ecumenico’ verso tutto l’islam: quello sunnita (con l’Arabia Saudita decisamente favorita) e quello sciita (con un buon rapporto con l’Iran). Scelta ...
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Arturo Varvelli
Maledetta primavera
A parte la Tunisia, che sembra proseguire un percorso di rilegittimazione costituzionale, la Siria è in piena guerra civile, la Libia rivela un governo centrale debole [...] dai rapporti di forza tra queste 2 visioni dell’islam nel quadro interno di questi paesi, dove le concezioni della regione e una contemporanea sorta di nuova vitalità dell’identità sunnita in funzione anti-sciita.
Sul piano globale, la ‘primavera ...
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al-Ashari, Abu 'l-Hasan
al-Ash‛arī, Abū ’l-Ḥasan
Teologo musulmano (Bassora 873-74 - Baghdad 935-36). Fondò la scuola teologica che da lui prese il nome di asharita (o ash’arita). Le sue due opere principali [...] dalla giustizia e dalla pietà manifestate: fuori dall’Islam stanno solo l’infedele e l’apostata. Sviluppato m. 1037), al-Giuwaynī (m. 1085) e al-Ghāzālī (➔), il pensiero asharita è accolto dalla maggioranza sunnita e da questa considerato ortodosso. ...
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califfato (ar. khilafa «successione, vicariato»)
califfato
(ar. khilafa «successione, vicariato») Istituzione che, in base alla discendenza più o meno prossima dalla famiglia di Maometto e con regola [...] dinastica, ha garantito la guida politica della comunità musulmana sunnita dopo la morte di Maometto e fino al 1258. Dopo la serie dei quattro califfi («successori») del profeta dell’islam Maometto, ossia Abu Bakr (632-634), ‛Umar (634-644), ‛Uthman ...
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imam
(ar. «duce, guida») Nell’islam classico, il capo spirituale supremo dopo la morte di Maometto. In tal senso, i. (➔ ) in ambito sunnita ha finito per significare soprattutto la suprema autorità politica, [...] al-bayt) e alla loro progenie, fino a un’epoca storica che differisce per le diverse sette. Nell’uso corrente, per i sunniti, i. è anche il direttore della preghiera e il capo della moschea, mentre gli sciiti riservano tale titolo solo alle più alte ...
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salafismo
s. m. [dall’arabo salaf ṣāliḥ «antenati pii»]. – Movimento riformista islamico (arabo Salafiyya), sorto in Egitto verso la metà dell’Ottocento e ispirato al pensiero di Ǧamāl al-Dīn al-Afġānī (1837-1897), che postulava la rivivificazione...
veteroeuropeo
agg. (iron.) Che si ispira a strategie politiche europee considerate superate. ◆ le parole con cui [Paul] Virilio stigmatizza l’ideologia del «tempo reale» in quanto incarnazione dell’imperialismo della velocità che ha permesso...