Dönme Nome di una setta giudeo-musulmana (in turco «i convertiti») che considera messia Shabbĕtay Ṣĕbī (Smirne 1626 - Dulcigno 1676), agitatore religioso ebreo che nel 1648 fu scomunicato dai rabbini [...] come re. Le autorità turche lo arrestarono e lo condannarono a morte, concedendogli tuttavia la salvezza in cambio della conversione all’islamismo, che egli accettò (1666).
Gli aderenti del D., seguendo i dettami del maestro, si sono convertiti all ...
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GIORGIO Monaco (detto anche Amartolo, ἁμαρτωλός, "peccatore")
Silvio Giuseppe Mercati
Scrittore bizantino, autore di una cronaca universale, da Adamo al primo anno del regno di Michele III (842-843).
L'opera [...] contemporaneo, che pur dallo stretto punto di vista monastico c'informa sulle questioni allora agitate (iconoclasmo, islamismo, ecc.). Ebbe grande popolarità ed esercitò grande influenza non solo sulla cronografia bizantina, ma anche su quella ...
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SERER (fr. Sérères)
Renato Biasutti
Popolazione negra dell'Africa Occidentale Francese stanziata fra il corso inferiore del Gambia e il Salum: sono molto alti e molto scuri, con fattezze grossolane, [...] Uolof e la loro lingua ha molta affinità con quella degli altri due popoli. Hanno adottato, superficialmente, l'islamismo, ma conservano la cultura tipica dei Negri delle savane sudanesi: agricoltura alla zappa e allevamento, capanna cilindro-conica ...
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Marco Lombardi
Affrontare il tema del terrorismo di matrice islamista nel 2015 significa necessariamente (pre)occuparsi dello Stato islamico (Is) e della sua penetrazione in Africa, Asia ed Europa attraverso [...] ) e precede, segnale non colto, la strage di Parigi del 13 novembre successivo.
Ancora il 26 di giugno, nel venerdì giorno sacro dell’islam, nel mese del Ramadan, a pochi giorni dall’invito da parte di Is a trasformare il mese santo in un tempo di ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] Sikh e dei Maratti (Marāṭha) nell'India stessa, quelle della Persia e dell'Afghānistān fuori della penisola. I Maratti ritolsero all'islamismo la maggior parte del Deccan; i Persiani di Nādir Shāh nel 1738, gli Afghāni di Aḥmed Durrānī nel 1748 e nel ...
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Modernista musulmano indiano, nato a Delhi o Dihlī il 17 ottobre 1817 e morto nel 1898. Di lontana origine araba, anzi di presunta discendenza da Maometto attraverso la costui figlia Fāṭimah (cosicché [...] anni fu zelante seguace della scuola degli Ahl al-ḥadīth o Wahhābiti indiani. Ma poi il desiderio di rendere l'islamismo immune dagli attacchi europei in nome della civiltà moderna e accettabile dai giovani musulmani indiani educati all'inglese, lo ...
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wahhabita Movimento rigorista musulmano sorto nel Neged (Arabia centrale) alla metà del 18° sec. e dal 1925 esteso anche al Hegiaz. Fondatore fu Muḥammad ibn ‛Abd al-Wahhāb (n. 1703 - m. 1792), le cui [...] Arabia Saudita. I w. ripudiano ogni credenza o usanza giudicata contrastante o introdotta posteriormente ai primi insegnamenti dell’islamismo, e tra queste il culto dei santi e delle loro tombe (compresa quella del Profeta stesso); rifiutano inoltre ...
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Mahfuz, Naghib
Scrittore egiziano (Il Cairo 1911-ivi 2006). Di educazione laica, influenzato in gioventù dal socialismo fabiano, trasse ispirazione per i suoi romanzi dalla vita sociale e politica dell’Egitto [...] fino a ora unico scrittore in lingua araba a ricevere il premio Nobel per la letteratura. Attaccato per le sue idee dall’islamismo radicale egiziano, nel 1994 fu vittima di un attentato da cui si salvò per miracolo e per il quale vennero arrestati e ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] al giorno d'oggi le sue tracce e si sente la profonda azione esercitata dalla civiltà materiale e dal pensiero dei Greci: l'Islām stesso ne risentì l'azione e assorbì anche buona parte del pensiero greco, col quale venne in contatto nei paesi di sua ...
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PANISLAMISMO
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo coniato per la prima volta, a quanto pare, nel 1881 dal pubblicista francese Gabriel Charmes, sul modello di pangermanismo e panslavismo, per designare [...] ‛Abd ul-Ḥamīd II (1876-1909).
In realtà l'idea dell'unità politica musulmana è l'essenza stessa del diritto pubblico islamico e la logica conseguenza dell'opera di Maometto nell'ultimo decennio della sua vita; durante qualche secolo il califfato fu ...
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islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...
islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...