MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] dei varî popoli: Primitivi (p. 880); Egitto (p. 883); Babilonesi e Assiri (p. 883); Ebrei e popoli affini (p. 883); Arabi e islamismo (p. 884); Persia (p. 884); India (p. 884); Cina (p. 884); Giappone (p. 885); Grecia e Roma (p. 885); Odierni popoli ...
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Aggettivo relativo arabo (con l'accento sulla prima sillaba), al plurale maschile ‛alawiyyūn, derivato dal nome proprio di persona ‛Alī, e quindi significante ‛alide, cioè discendente o partigiano del [...] ai seguaci di varie sette di musulmani sciiti esagerati, che talora sono da considerarsi addirittura fuori dell'islamismo ed hanno quale caratteristica comune una straordinaria ed eterodossa glorificazione di ‛Alī. Meritano rilievo questi due casi ...
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Angelo Turco
Il Sahara appare oggi come una gigantesca bolla geopolitica, alimentata da spinte molteplici: politiche, economiche, umanitarie, terroristiche, emergenziali. Fortemente disomogenee per origine, [...] cui si è imposto l’impero etiopico spostando via via verso sud la capitale (da Axum a Addis Abeba), cristianesimo e islam si sono fronteggiati spartendosi le aree di insediamento e di influenza. Fra i fattori della grande tradizione su cui si fonda ...
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SALE, George
Francesco GABRIELI
Arabista inglese, nato forse nel Kent attorno al 1697, morto a Londra il 13 novembre 1736. Con l'aiuto di Levantini venuti in Inghilterra, e pur senza visitar mai personalmente [...] , a cui egli collaborò attivamente. Ma la sua fama è dovuta alla sua versione in inglese, con ampia introduzione sull'islamismo e note, del Corano, pubblicata a Londra nel 1734 (e molte volte ristampata, in seguito). Tanto per la versione vera ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] l’11 settembre 2001 con i gravissimi attentati di New York e Washington. Nuovo e potente attore del f. islamico è l'IS (Stato islamico), attivo dal 2006, che ha dichiarato ufficialmente l'istituzione del Califfato nel 2014 e che ha come obiettivi di ...
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Djenné Cittadina del Mali (22.382 ab. nel 2006), situata nella regione amministrativa di Mopti, presso il Bani, uno dei rami del delta interno dell’alto Niger, in una zona ricca di coltivazioni e bestiame. [...] ° sec. d.C., fu di volta in volta sotto il dominio degli Stati di Mali e di Songhai, ma conservò capi propri. L’islamismo vi fu introdotto nel 13° secolo. Perse il carattere di grande emporio e di centro del commercio dell’oro nella prima metà del 19 ...
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Vescovo di Torino dall'817-18 (n. in Spagna nella seconda metà del sec. 8º - m. nell'827 circa); è noto soprattutto per l'aspra polemica contro il culto delle immagini e dei santi, che gli ha meritato [...] spagnolo" inteso come sforzo di rinnovare l'apologetica cristiana in considerazione delle polemiche e dei rapporti con l'islamismo. In C. questa polemica può essersi sostanziata anche della tendenziale avversione per il culto della croce e delle ...
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KHARĀǴ
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che, per trafila aramaica, risale probabilmente al greco χορηψία e che nel diritto musulmano indica l'imposta fondiaria annua sui terreni conquistati dai [...] proprietario o possessore di terre kharāǵ paghi contemporaneamente per queste il kharāǵ e la zakāh ossia decima canonica (v. islamismo, § 16); ma viceversa non esclude il cumulo dei due tipi di kharāǵ, come infatti avveniva prima del sec. XVIII ...
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GHEBRI
Giuseppe Messina
. Con questo nome (probabilmente dall'arabo Kāfir "infedele"), variamente trascritto nelle lingue europee (fr. Guèbres; ingl. Gabars) vengono designati dagli Arabi quei Persiani, [...] con mitezza; con l'andare del tempo però la loro sorte diventò più dura e la maggior parte passò all'islamismo. Nelle provincie Fārs e Kirmān, centro dell'antico impero, alcune centinaia di famiglie rimasero fedeli alle loro tradizioni religiose e ...
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(o psicostasi) In varie religioni antiche la «pesatura delle anime» (gr. ψυχοστασία), forma del giudizio divino, in cui l’anima del morto viene pesata sopra una bilancia, per il controllo dei suoi meriti. [...] , la p. è presente, anche nello zoroastrismo, per il quale si svolge in presenza di Mitra, e nell’islamismo. Nell’ebraismo antico-testamentario se ne trovano espressioni allusive che si riferiscono però a personaggi viventi. Solo dalla letteratura ...
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islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...
islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...