In forma più completa, Muḥyī ad-dīn ‛Abd al-Qādir ibn Abī Ṣāliḥ Genkī Dōst al-Gīlānī (\arabo\ od \arabo\), famoso santo dell'islamismo, nato in un villaggio della provincia persiana del Gīlān (lungo le [...] tutte le nostre colonie e particolarmente nella Somalia) ha reso ‛Abd al-Qādir al-Gīlānī forse il santo più popolare dell'islamismo; in Egitto egli è considerato uno dei quattro sommi santi (quṭb) che siano mai esistiti (gli altri tre sono Aḥmad ar ...
Leggi Tutto
Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] dello spirito danzano in stato di trance.
Nel Sudan questo culto è saldamente integrato nel contesto locale islamico: gli spiriti osservano le festività islamiche e seguono il calendario musulmano. Le donne a capo del culto - per lo più ex schiave ...
Leggi Tutto
Arabista (n. forse nel Kent 1697 circa - m. Londra 1736). La sua fama è dovuta alla versione inglese del Corano (1734), la prima in lingua moderna europea, con ampia introduzione sull'islamismo e note. [...] Sia per la versione, sia per l'introduzione S. si giovò molto della versione latina e del Prodromus ad refutationem Alcorani del lucchese L. Marraci ...
Leggi Tutto
(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] settentrionale e meridionale. Quest’ultimo fu scritto e parlato nello Yemen da almeno il 1° millennio a.C. sino all’epoca islamica ed è ora estinto, salvo qualche traccia nei dialetti sudarabici di Mahra e Socotra. L’arabo settentrionale, la cui più ...
Leggi Tutto
MIḤRĀB
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che nell'età preislamica indicava, fra l'altro, anche una nicchia cristiana con la statua o l'immagine d'un santo, e che nell'islamismo passò a designare [...] rivolto, si pone l'imām quando dirige la preghiera rituale in comune.
Bibl.: J. Pedersen, s.v. Masdjid, in Encyclopédie de l'Islām, ed. franc. III (1931), p. 386-387; per la parte architettonica E. Diez, s. v. Miḥrāb nella stessa, III (1932), 551-557 ...
Leggi Tutto
Vescovo melchita di Ḥarrān in Mesopotamia (n. Edessa 740 circa - m. 820 d. C.). Discepolo di S. Giovanni Damasceno, polemizzò con numerosi opuscoli in greco e in arabo contro i dogmi dell'islamismo, difese [...] il culto delle immagini e in genere le dottrine cattoliche. Fu forse il primo scrittore cristiano a usare l'arabo in materia religiosa ...
Leggi Tutto
(o Heggiàz; arabo al-Ḥigiāz) Regione dell’Arabia Saudita (400-500.000 km2). Comprende la regione nord-occidentale dell’Arabia che gravita sul Mar Rosso, dove sorgono i centri sacri dell’islamismo: la [...] Mecca e Medina. Il nome significa ‘barriera’. Il divieto ai non musulmani di penetrare nei centri sacri ne ha impedito a lungo la dettagliata esplorazione. Lo H. forma l’estremità occidentale del tavolato ...
Leggi Tutto
Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] nel giudaismo è l'interprete delle visioni divine e nel cristianesimo il nunzio del mistero dell'Incarnazione così nell'islamismo porta a Maometto la rivelazione di Dio.
Bibl.: H. Zimmern, in Schrader, Die Keilinschriften und das Alte Testament, 3 ...
Leggi Tutto
Esplorazioni e studî. - Un'opera d'insieme in lingua italiana sul continente africano è quella di E. Migliorini (L'Africa, 1955); essa fa parte della collezione Geografia Universale; precede uno sguardo [...] , il Madagascar, la Federazione del Mali (costituita dal Senegal e dal Sudan, ma poi solo da quest'ultimo), la repubblica islamica di Mauritania, il Niger, il Volta. Alcuni di essi cercano però di svincolarsi sempre più dalla Francia e tendono ad ...
Leggi Tutto
Giurista di scuola shāfi‛ita, ma soprattutto mistico famoso, considerato in Egitto come uno dei quattro quṭb (poli) o massimi santi dell'islamismo. Nacque ad Umm ‛Abīdah, nella zona paludosa dell'‛Irāq [...] seguaci, soprattutto del popolino, e così sorse la confraternita dei Rifā‛iyyah, la seconda in ordine di tempo nell'islamismo, i cui adepti già nella generazione successiva a quella del fondatore si davano anche a pratiche stravaganti, quali il ...
Leggi Tutto
islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...
islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...