Alleanza degli Stati del Sahel Accordo difensivo (AES, Alliance des Etats du Sahel) sottoscritto nel settembre 2023 a Bamako da Mali, Niger e Burkina Faso con la firma della Carta Liptako-Gourma, allo [...] G5 Sahel, alleanza fondata nel 2014 come missione regionale di coordinamento per le politiche di sviluppo e la sicurezza dell’Africa sahelo-occidentale, collaborando con le forze francesi dell'operazione Barkhane contro i gruppi islamisti dell’area. ...
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Uomo politico algerino (Oujda 1937 - Zeralda, Algeri, 2021). Di famiglia originaria dell'ovest dell'Algeria, partecipò alla guerra di liberazione algerina combattendo nelle file del Front de libération [...] . Sostenitore della necessità del dialogo con tutte le parti in causa nel conflitto che dal 1992 insanguinava l'Algeria, islamisti compresi, nel luglio 1999 B. promulgò una legge sulla "concordia civile", concedendo l'amnistia a tutti quei terroristi ...
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GABRIELI, Francesco
Roberto Rubinacci
(App. III, I, p. 695)
Arabista e islamista italiano. Professore ordinario di Lingua e letteratura araba nell'università di Roma ''La Sapienza'' (1938-79), di cui [...] arabo, 1988); Firdusi. Il Libro dei Re (1969); Studi su al-Mutanabbi (1972); La poésie religieuse de l'ancien Islam (in Revue des Etudes Islamiques, 41, 1973); Omar Khayyàm, Quartine, le Rubaiyyàt (1973); Viaggi e viaggiatori arabi (1975); Abu ...
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di Lorenzo Vidino
Sin dai giorni di Narodnaja Volja, l’organizzazione russa di fine Ottocento da molti considerata come il primo gruppo terrorista dell’era moderna, in Europa hanno operato formazioni terroristiche
di [...] Novecento, quando veterani della guerra in Afghanistan contro l’Unione Sovietica ed esponenti di vari gruppi militanti islamisti nordafricani e mediorientali si trasferirono in Europa per sfuggire alle persecuzioni dei regimi dei loro paesi d’origine ...
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Bhl
(BHL), s. m. inv. Sigla di Bernard-Henri Lévy, imprenditore, filosofo e giornalista francese.
• Il pensatore più glamour di Francia, «nouveau philosophe» un po’ incanutito, dopo essersi scaraventato [...] democrazia tunisina sulla base di voci infondate». Il complottismo si è scatenato e «Bhl» è diventato negli insulti degli islamisti «agente sionista» fino a «vampiro che si nutre di sangue arabo». (Stefano Montefiori, Corriere della sera, 3 novembre ...
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Augusto Valeriani
Il lancio di Al Jazeera nel 1996 rappresenta un punto di svolta nella relazione tra mass media e equilibri geopolitici nel mondo arabo. Per comprendere la portata di questo evento bisogna [...] giornalistica del mondo arabo, includendo nelle proprie storie anche le voci dei movimenti d’opposizione, compresi i gruppi islamisti armati. Questo ha significato entrare a gamba tesa negli affari interni della maggior parte dei regimi al potere in ...
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russo-afghana, guerra
Conflitto che oppose i mujahidin afghani all’Unione Sovietica tra il dicembre 1979 e l’aprile 1989. Nell’aprile 1978, dopo l’arresto e l’omicidio di alcuni leader comunisti afghani, [...] invio di missili Stinger consentiva di contrastare efficacemente l’aviazione sovietica, mentre anche il Pakistan continuava a sostenere gli islamisti. A sua volta il governo afghano, ora nelle mani di Zia-ul-Haq, attenuava la lotta contro i mujahidin ...
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Guido Olimpio
Al-Qaida si tinge di nero
Nella regione sahariana si annidano qaedisti, trafficanti di droga e di armi. Nonostante l’intervento militare francese in Mali, la stabilizzazione della regione [...] di riferimento operativo e ideologico. Ambizioni che si spingono fino in Nigeria, dove sono cresciuti i vincoli con gruppi islamisti feroci, quali Boko Haram e Ansaru.
I suoi metodi sono copiati dagli estremisti che hanno agito in modo devastante ...
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I partiti palestinesi tra gli anni Venti e gli anni Quaranta si sono costituiti non solo su opzioni politiche (che riguardavano principalmente i rapporti con il movimento sionista e con l’autorità coloniale [...] musulmana, creata nel 1935, rimase a lungo attiva soltanto nel campo sociale e religioso, il primo partito palestinese a ispirazione islamica fu Hizb ut-Tahrir, fondato a Gerusalemme nel 1952 da Taqi al-Din al-Nabhani. Questo partito ha però avuto ...
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Islamista spagnolo, nato a Saragozza nel 1871, professore nell'università di Madrid e membro dell'Accademia spagnola, dell'Accademia di storia, dell'Accademia di scienze morali e politiche. Nei suoi lavori, [...] , e ad esse si sia ispirato non solo in modo generico, ma anche in molti particolari, fu combattuta da molti dantisti e anche da arabisti e islamisti. L'A. tentò di confutare le critiche nello scritto, Historia y crítica de una polémica (1924). ...
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islam
islàm (non corretto ìslam) s. m. [dall’arabo Islām, propr. «abbandono, consegna (di sé alla volontà divina)»]. – La grande religione monoteistica fondata da Maometto e, collettivamente, il mondo musulmano (più spesso con iniziale maiuscola):...
islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...