n Epiteto onorifico con cui è noto il fondatore della dinastia ayyubita di Egitto e Siria Yūsuf ibn Ayyūb (Takrīt, Mesopotamia, 1138 - Damasco 1193), conosciuto tra i musulmani anche come al-Malik an-Nāṣir. [...] suo dominio alla Siria, di cui lasciava Aleppo a Ṣāliḥ Ismā῾īl, successore di Nūr ad-Dīn, e Ḥamā a un suo nipote. Da allora la sua vita fu consacrata alla lotta contro i crociati, che culminò nella battaglia di Ḥiṭṭīn sul Lago di Tiberiade (1187) e ...
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Setta sciita, che considera come suo imām nascosto, che riapparirà un giorno per far trionfare la vera fede, il settimo imām, Ismā‛īl, figlio di Gia‛far aṣ-Ṣādiq. Dell’antica setta sono discendenti e continuatori, [...] oltre ai Drusi della Siria e del Libano, gli i. indiani (nizārī), che fanno capo in maggioranza all’Āghā khān e nulla più conservano del carattere antico ed estremista della setta. ...
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Nome di due sovrani di Persia, della dinastia dei Ṣafavidi: Ṭ. I (1514-1576), figlio del fondatore della dinastia Ismā῾īl, cui successe (1524), guerreggiò a lungo contro i Turchi Ottomani in Mesopotamia, [...] e lasciò memorie autobiografiche. Ṭ. II (m. 1739), figlio dello scià Ḥusain, salì al trono durante la crisi finale della dinastia ṣafavide; deposto (1732) da Nādir Shāh, fu ucciso dal figlio di questo ...
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Sovrano d'Egitto (Il Cairo 1853 - ivi 1917), figlio del chedivè Ismā‛īl. Quando (1914) gli Inglesi deposero il chedivè turcofilo ‛Abbās Ḥilmī e proclamarono il protettorato sull'Egitto, vi insediarono [...] sul trono Ḥ. col titolo di sultano. Alla sua morte gli successe il fratello Fu‛ād I. ...
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(arabo an-Nīl) Il maggior fiume dell’Africa, primo del globo per lunghezza (6671 km), uno dei maggiori per ampiezza di bacino (2.867.000 km2).
Nella mitologia greca fu considerato come un dio. Nell’arte [...] Il N. è navigato regolarmente dal mare ad Assuan; il Canale Maḥmūdiyya lo collega ad Alessandria, il Canale Ismā dimostrò che questo ramo, detto N. Bianco, era il ramo principale. Tuttavia i laghi sorgentiferi Vittoria e Mobutu furono scoperti solo da ...
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SALADINO
Francesco Gabrieli
. Forma italianizzata del laqab o soprannome onorifico arabo Ṣalāḥ ad-dīn ("integrità della religione"), sotto la quale (con lievi varianti finali, lat. Saladinus, fr. Saladin) [...] ubbidiente al figlio e successore di Nūr ad-dīn, Ṣāliḥ Ismā‛īl; ben presto la battaglia di Qurūn Ḥamā stroncava le velleità fermezza, che noi possiamo ben dire fanatismo, nella lotta contro i Franchi, nemici dell'Islām. Atti come la strage, da ...
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SCIITI
Carlo Alfonso Nallino
. Dall'arabo shī‛ī, cioè seguace del partito (shī‛ah) di ‛Alī e dei suoi discendenti in linea retta maschile. Sono un complesso di sette musulmane, al quale si contrappongono [...] politicamente, spesso sono considerati da scrittori europei come i soli sciiti o come gli sciiti per eccellenza; 3. ismā‛īliti o batiniti (v.), i più lontani dall'ortodossia. Tratto comune a tutti è il ritenere che ‛Alī fosse stato designato da ...
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TĪMŪRIDI
Francesco Gabrieli
. S'indicano con questo nome i discendenti del mongolo Tīmūr, noto in Occidente sotto la forma Tamerlano (v.), che nella seconda metà del sec. XIV aveva formato un impero [...] valoroso sultano Abū Sa‛īd. L'ultimo decennio del sec. XV segna il crollo dei Tīmūridi di Persia: il loro regno si dissolve col riformarsi dell'unità persiana sotto Ismā‛īlil Ṣafawide e con la conquista della Transoxiana, centro della dinastia, da ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] dei Timuridi, fondò una nuova dinastia uzbeca del Turkestān. Egli fu sconfitto e ucciso nel 1510 nel Khorāsān da Ismā‛īl Scià il ṣafawide; i suoi discendenti regnarono nel Turkestān e nel Khwārizm fino al sec. XVIII. Uno di questi sovrani, Abū'l ...
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SUEZ, Canale di (A. T., 88-89 e 115)
Giuseppe STEFANINI
Angelo SAMMARCO
Antonio MONTI
Canale artificiale collegante l'estremo settentrionale del Golfo di Suez, nel Mar Rosso al Mediterraneo: allo sbocco [...] compagnia la gravosa indennità di 84 milioni di franchi. In base a questa sentenza, Ismā‛īl e la compagnia conclusero il 22 febbraio 1866 un contratto che definiva i loro reciproci diritti e obblighi. Col firmano del 19 marzo 1866 la Porta confermava ...
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