GRECA, Arte (v. vol. III, p. 1005)
G. Gullini
L. Beschi
P. Moreno
O. Drager
vol. III, p. 1005). Architettura. - Forse nessun altro aspetto dell'antica civiltà ellenica ci obbliga a rivedere profondamente [...] del tipo. Il contributo essenziale diNasso, favorita da un periodo di potenza politica, si realizza anche nella redazione primitiva del tipo della kore (Nikandre) ed è confermato da alcune esportazioni dall'isola, come nelle lampade marmoree ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] tratta di un tempio prostilo tetrastilo realizzato parte in granito e parte in marmo diNasso; all di un dorico con caratteri propri, testimoniato da edifici come i templi di Aliki a Taso, di Koressia e di Apollo a Karthaia, nell'isoladi Ceo, o di ...
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Colonie d'oltremare
Benjamin Arbel
Espansione e contrazione
Nei due secoli qui presi in esame lo Stato da mar veneziano era costituito da circa cento centri coloniali distinti, quelli che in una forma [...] ad altre famiglie, veneziane e non. Meno importanti, i principati di Sifno - retto, insieme con altre isole, dai bolognesi Gozzadini - e di Andro, formalmente parte del ducato diNasso e appartenuto tra la metà del Quattrocento e la metà del ...
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I Veneziani delle colonie
Silvano Borsari
La storia della presenza veneziana nel Mediterraneo orientale nel secolo XIV riflette i continui mutamenti della situazione politica che si manifestarono [...] determinava così una notevole modifica sul piano istituzionale: le prime tre isole erano infatti sottratte alla signoria eminente dei Ghisi (Ceo e Serifo) e dei duchi diNasso (Santorino), e quindi alla sovranità angioina, e Venezia ne diveniva ...
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Vedi CAPITELLO dell'anno: 1959 - 1994
CAPITELLO (v. vol. Il, p. 321)
B. Wesenberg; P. Pensabene; C. Barsanti
Egitto. – È verosimile che il c. egiziano derivi da un effettivo impiego di decorazioni con [...] per il Tempio di Iria a Nasso, per il tempio inferiore di Myus, per l’Artemìsion arcaico di Efeso (tra il fa soprattutto collegata agli opifici attivi sull'isoladi Thasos. Si tratta di esemplari estremamente semplificati che, a differenza ...
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Vedi GLITTICA dell'anno: 1960 - 1994
GLITTICA (v. vol. III, p. 956; vol. VII, p. 88, s.v. scarabeo e p. 285, s.v. sigillo)
M. Cima
I. Pini
P. Zazoff
M.-L. Vollenweider
F. Silvano
G. Pisano
D. Collon
P. [...] in poi usando un mezzo abrasivo (il corindone diNasso?) fu possibile incidere motivi straordinariamente fini anche sulle tarda Età del Bronzo sono eminentemente di tipo figurativo. Prevalgono quelli di animali isolati, per lo più leoni, caproni ...
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CERAMICA
D. Lollini
M. T. Lucidi
M. T. Lucidi
D. Lollini
S. Bosticco
P. Mingazzini
V. Bianco
A. Stenico
La c., nata dalla scoperta che l'argilla umida mediante il calore perde il suo carattere [...] ; Nasso sembra avere per sé le migliori probabilità; subito dopo viene Paro con una fioritura assai bella, ma di corta durata. La c. rodia di fase orientalizzante (che il centro produttore della c. rodia sia una delle tre città dell'isoladi Rodi ...
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La dimensione demografica e sociale
David Jacoby
A partire dal tardo secolo XI la presenza veneziana nel Mediterraneo orientale crebbe in modo costante, esprimendosi soprattutto in un aumento della [...] Zaccaria Staniario. Nel 1214 Matteo risiedeva a Venezia, da dove commerciava con Creta e con l'isola egea di Melo, appartenente al ducato diNasso retto dal 1207 da un ramo della famiglia Sanudo. Ad un certo punto, prima del 1219, la sua attività ...
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Vedi MILETO dell'anno: 1963 - 1963 - 1995
MILETO (Μίλητος, Milētus)
G. Colonna
La più importante città d'Asia Minore, capoluogo della Ionia. Si affacciava con un ottimo porto sul golfo, ora interrato, [...] il tiranno Aristagora che, dopo il fallimento di una spedizione contro Nasso, fu l'animatore della rivolta generale degli arcaici. Tutte le parti in vista sono in marmo dell'isoladi Korassiai (oggi Phourni), le altre nel calcare giallastro delle cave ...
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CAVE DI MARMO (λατομεία, lapicidinae, anche metalla)
M. Waelkens
Dal momento che le tecniche di estrazione del marmo non differiscono molto da quelle di altri materiali lapidei, lo studio delle c. di [...] di Efeso, di Eraclea, di Mileto, della c. presso Uşak (Temenothyrai) e di Dorylaio; come, per la Grecia, di quelle diNasso, di Paro, di Thasos, di secondo (p.es. a Simitthu, a Vai nell'isoladi Creta, a Caristo, ad Assuan) prevedeva l'arrotondamento ...
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nassio
nàssio (ant. nàxio) agg. e s. m. [dal lat. Naxius, gr. Νάξιος]. – Dell’isola greca di Nasso, la più grande delle Cicladi, nota già nell’antichità, oltre che per la coltura della vite e la produzione di vino bianco, per le sue cave di...
smeriglio1
smerìglio1 s. m. [dal gr. biz. σμερίλιον, dim. di σμερί, gr. class. σμύρις -ιδος]. – Minerale, varietà granulare di corindone proveniente nell’antichità principalmente dall’isola di Nasso, dall’Asia Minore, e successivamente dal...