Nipote (n. 1299 - m. 1358) di Enrico II, cui successe (1324); sotto il suo lungo regno l'isola godette un periodo di pace e prosperità. Contro i Turchi si alleò col pontefice Clemente V, con Venezia e [...] con i Cavalieri di S. Giovanni, partecipando all'impresa che portò alla conquista di Smirne (1344). ...
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Entità statale sorta nel Mezzogiorno continentale alla fine del 13° sec., dopo la rivolta dei Vespri siciliani e il conseguente distacco della Sicilia.
Angioini, aragonesi e asburgo
Parte integrante del [...] di N. diventò entità a sé (1282) con Carlo I d'Angiò, quando, dopo la ribellione della Sicilia agli Angioini (rivolta dei Vespri, 1282), l'isola , cui si aggiunse la minaccia espansionistica del redi Francia, Carlo VIII, che conquistò Napoli nel ...
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Istituto sorto storicamente dal privilegio, basato su una bolla di Urbano II del 1098, per cui i redi Sicilia si ritennero legati nati del pontefice e pretesero con ciò che tutta la materia ecclesiastica [...] dell’isola fosse di loro competenza esclusiva. I re aragonesi e gli Spagnoli giunsero a sostenere che nessun atto della Santa del giudice della monarchia sicula, abolì ogni diritto di appellarsi a Roma contro le decisioni dei tribunali ecclesiastici ...
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Uomo politico greco (Murnies, Canea, 1864 - Parigi 1936). Avvocato e giornalista liberale, fu a capo della rivolta cretese contro la Turchia (1897). Primo ministro (1910), guidò la Grecia nelle guerre [...] in diritto ad Atene, fu implicato nella rivolta della sua isola natale (1888) e costretto a riparare in Grecia; rientrò in presto in forte dissenso con re Costantino, desideroso di mantenere la neutralità. Dopo aver tentato di forzare la volontà del ...
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- Famiglia nobile che vanta origine nel 6° sec. dai re goti di Spagna e da Guarnero principe de Las Ampurias, fondatore della Casa Valguarnera. La famiglia fece parte della nobiltà catalana sin dalla fine [...] 1282 un suo ramo passò in Sicilia con Simone e il nipote Francesco che giunsero nell'isola al seguito di Pietro d'Aragona. Investiti della baronia di Vicari e di Godrano, i V. furono al servizio militare e civile dei sovrani aragonesi. Alla fine del ...
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Uomo politico e umanista inglese (Londra 1477 o 1478 - ivi 1535). Compiuti gli studî letterarî e giuridici a Oxford, fu membro del parlamento (1504); ricoprì poi varie cariche politiche e (1529) divenne [...] delle leggi e delle consuetudini degli abitanti di un'isola immaginaria (Utopia): qui i cittadini vivono come in una grande famiglia in comunanza di beni, sotto il governo di un senato di saggi che può ricorrere anche alla diretta consultazione ...
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Stato sorto (1816) dall'unificazione dei regni di Napoli e di Sicilia (che restaurava l'autorità borbonica su tutta l'Italia merid.) e durato fino al 1860.
I moti antiborbonici
Nel 1820 il Regno si sollevò [...] borboniche, occuparono Palermo, poi, liberata l'isola, passarono sul continente e raggiunsero Napoli. Dopo la congiunzione delle truppe piemontesi con quelle di Garibaldi, questi consegnò a Vittorio Emanuele II, redi Sardegna, il Regno, annesso, con ...
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(gr. ἄρχων)
Religione
Nel linguaggio religioso del mondo ellenistico, essere di natura inferiore alla divina, ma superiore all’umana. Possono essere angeli che attorniano Dio o esseri ostili all’uomo [...] re), l’a. polemarco (comandante militare), l’a. eponimo (che dà il nome all’anno) e i sei tesmoteti (custodi delle leggi). In origine potevano rivestire l’arcontato solo gli eupatridi, con la riforma di comandante militare dell’isola.
Ebbero questo ...
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Nobile famiglia irlandese, che la tradizione fa risalire a Niall, re d'Irlanda (sec. 5º), i cui discendenti, divisi nei rami del nord e del sud, hanno dato quasi tutti gli ard-righ (re supremi) all'isola [...] (v.), capitanò l'insurrezione del 1642; il pronipote Hugh Mac Art (m. 1660 circa) difese le sue terre durante la conquista di Cromwell, e poi, sconfitto, riparò in Spagna. Con il sec. 18º, scomparso il regime dei clan in Irlanda, l'importanza della ...
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Poeta e storiografo islandese (Hvammur, Islanda Occid., circa 1178 - Reykjaholt, Islanda Occid., 1241). Appartenente a una famiglia autorevole, alla passione per le lettere unì l'ambizione politica (fu [...] in questa fase fu causa della sua brutale uccisione ad opera di sicarî del re norvegese. Poeta e critico nell'opera sua principale, la cosiddetta Snorra Edda o Edda di Snorri, scrisse anche l'importante Heimskringla ("Orbe terracqueo", circa 1220-30 ...
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cretese
cretése agg. e s. m. e f. – Di Creta, isola del Mediterraneo orientale a sud-est del Peloponneso; abitante, originario o nativo dell’isola di Creta. Con riferimento all’antichità preclassica: civiltà c., quella fiorita a Creta (fra...
mirmidone
mirmìdone (poet. ant. mirmidóne) s. m. e f. – Appartenente ai Mirmidoni (gr. Μυρμιδόνες, lat. Myrmidŏnes), antica popolazione della Tessaglia che avrebbe partecipato alla guerra di Troia al seguito di Achille; secondo una leggenda...