Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] della biochimica, con le scoperte sugli ormoni, sulle vitamine e sugli enzimi e col ricorso all’impiego degli isotopiradioattivi, ha permesso di affrontare con nuovi criteri problemi di biologia, fisiologia, patologia e terapia. La lotta contro le ...
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Sostanza di natura proteica (una volta detta fermento) che ha proprietà di accelerare una reazione chimica specifica senza esser consumata e senza entrare nei prodotti finali della reazione. Le sostanze [...] per selezionare il clone desiderato si basa sull’impiego, in funzione di sonda, di acidi nucleici marcati con isotopiradioattivi complementari al DNA clonato. Mediante questo metodo si è resa possibile la localizzazione ( mappatura) di un gran ...
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Trasformazione naturale o artificiale di un nucleo atomico in un altro. Gli esempi più importanti di reazione nucleare sono la fissione e la fusione (fig. 1, fig. 2). Quando la particella incidente è trattenuta [...] del silicio 3014Si. Pochi mesi dopo la scoperta dei coniugi Curie-Joliot, E. Fermi annunciò di essere riuscito a produrre isotopiradioattivi artificiali, bombardando l’alluminio e il fluoro con neutroni (➔ neutrone). Successivamente, nuclei ...
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Astronomia
La sequenza principale è la fascia o regione in cui, nel diagramma di Hertzsprung-Russell, che lega il tipo spettrale alla luminosità di un astro, viene a essere compresa la maggior parte delle [...] produzione di gruppi di frammenti a filamento singolo di dimensioni crescenti. I frammenti, marcati con isotopiradioattivi, vengono separati, in base alla lunghezza, per mezzo della elettroforesi e successivamente osservati mediante autoradiografia ...
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Sigla di positron emission tomography, metodica della medicina nucleare che permette di ottenere immagini di distribuzione tridimensionale della radioattività all’interno di una sezione corporea, recuperando [...] precoce di molte importanti affezioni, come la demenza di Alzheimer o il morbo di Parkinson.
Funzionamento
La PET impiega isotopiradioattivi emittenti positroni (β+, cioè particelle aventi la stessa massa e carica di un elettrone, ma segno opposto ...
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Ramo della scienza medica che ha per oggetto lo studio di tutti i fenomeni attinenti all’immunità. L’i. ha perciò stretti legami con molte altre discipline biologiche e mediche. Può essere suddivisa in: [...] studia gli antigeni tessutali utilizzando anticorpi o sistemi antigene-anticorpo coniugati con composti fluorescenti, enzimi, isotopiradioattivi, ferritina ecc.
L’immunodermatologia è la branca specialistica della dermatologia che utilizza metodi di ...
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Chimico statunitense (Ishpeming, Michigan, 1912 - Lafayette, California, 1999), prof. di chimica nell'univ. di California (1945, Berkeley); dal 1946 al 1950 e dal 1961 al 1971 fu presidente della commissione [...] elementi transuranici, insieme con MacMillan, il premio Nobel per la chimica. Importanti furono anche i suoi studî sugli isotopiradioattivi, sui prodotti di fissione dell'uranio, sulle reazioni nucleari ottenute con acceleratori. Tra le sue opere si ...
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Elemento chimico, di simbolo U, peso atomico 238,03, numero atomico 92; fa parte della serie degli attinidi e venne scoperto nel 1789 da M.H. Klaproth nella pechblenda. Rappresenta il più importante combustibile [...] reattore).
Caratteri generali
L’elemento, così come si trova in natura nei suoi minerali, è costituito da un miscuglio dei tre isotopiradioattivi, di cui i più importanti sono 235U (0,7%), fissile, e 238U (99,3%), non fissile, ma fertile in quanto ...
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Elemento radioattivo, transuranico, di simbolo Pu, di numero atomico 94, di cui si conoscono gli isotopi con numeri di massa da 232 a 246; quelli con tempo di dimezzamento più lungo hanno numero di massa [...] dal reattore si lascia ‘raffreddare’ per un periodo sufficientemente lungo (alcuni mesi), per consentire il decadimento degli isotopiradioattivi a vita media relativamente breve; successivamente il p. si separa con processi in soluzione acquosa o ...
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Chimico inglese (Todmorden, West Yorkshire, 1921 - Londra 1996). Dopo aver studiato all'Imperial College di Londra si trasferì (1943) in Canada dove, presso enti governativi, si occupò di varî problemi [...] ; alla fine della guerra passò all'univ. di California (Berkeley), dove lavorò con G. T. Seaborg sugli isotopiradioattivi carenti di neutroni, al Massachusetts institute of technology e poi alla Harvard University; nel 1955 ritornò a Londra all ...
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isotopo
iṡòtopo s. m. [dall’ingl. isotope (comp. di iso- e gr. τόπος «luogo»), termine coniato nel 1913 dal chimico e fisico ingl. F. Soddy]. – In chimica fisica, nome con cui vengono indicati atomi appartenenti allo stesso elemento, con uguale...
radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...