Considerando un orizzonte temporale di medio e lungo periodo, intorno al 2050 è ragionevole ritenere che la popolazione mondiale e i consumi pro capite di energia saranno maggiori di quelli attuali. Non [...] . Le sue fasi più importanti sono: a) l’arricchimento dell’isotopo fissile, l’uranio-235, che è contenuto soltanto per lo 0 e propria, ma non così agevole, perché i materiali radioattivi sono ben custoditi e, soprattutto, ben catalogati. Inoltre, ...
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Fissione nucleare: applicazioni
Maurizio Cumo
A partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso si sono succedute tre diverse generazioni di reattori nucleari, impiegati fondamentalmente nella produzione [...] avuto l’incidente di perdita del refrigerante) e dei prodotti radioattivi sospesi. Un altro settore di ricerca riguarda il controllo e flusso, come appunto il GFR, trasformandoli in parte in isotopi con radioattività nulla o a vita breve.
Un primo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La struttura atomica
John L. Heilbron
La struttura atomica
La struttura degli atomi non era considerata un argomento di studio alla moda, né particolarmente [...] atomici dettagliati. L'utilità del modello di Rutherford nel rappresentare contemporaneamente l'identità chimica e la diversità radioattiva rese l'isotopia e il modello nucleare inscindibili come il radio e il torio X.
La quantizzazione dell'atomo ...
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Luna
Luna [Lat. luna, affine a lux "luce"] [ASF] Unico satellite naturale della Terra, di cui costituisce anche l'oggetto celeste più vicino: è un corpo opaco che risplende per luce riflessa del Sole. [...] alla produzione di energia per decadimento di sostanze radioattive contenute nel globo lunare, con formazione di chimica delle rocce lunari ha rivelato che la proporzione fra l'isotopo più leggero dell'ossigeno (16O) e quelli più pesanti (17O ...
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americio
amerìcio [Lat. scient. Americium, der. del nome dell'America] [CHF] Elemento chimico transuranico artificiale, attinide, appartenente al 3° periodo (piccolo), di simb. Am, numero atomico 95 [...] beta del plutonio 241 (v. transuranici, elementi: VI 295 b); se ne conoscono vari isotopi, tutti radioattivi, con numero di massa tra 232 e 247 (il più usato è l'isotopo 243, radioattivo alfa con tempo di dimezzamento di 7.4 103 anni): v. App. I: VI ...
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Elemento chimico, radioattivo, simbolo Po, numero atomico 84, peso atomico 210,0, di cui sono noti 27 isotopi, con numero di massa tra 192 e 218, tutti radioattivi; di questi, solo sette si ritrovano [...] in natura come termini di serie di decadimenti radioattivi; soltanto gli isotopi di massa 208 e 209, che hanno vita media relativamente lunga (ca. 3 e ca. 103 anni rispettivamente), si trovano nei minerali d’uranio, dove l’elemento fu scoperto da P. ...
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Denominazione che, specie nel passato, si dava al prodotto gassoso, radioattivo, derivante dalla disintegrazione di elementi radioattivi. Si tratta di isotopi di numero atomico 86, omologhi superiori dello [...] variabile da qualche secondo a qualche giorno. I tre isotopi di maggiore interesse sono quello derivante dalla disintegrazione del radio danno origine alle acque radioattive. Eman Unità di misura della concentrazione di e. radioattiva in un gas o ...
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Elemento chimico transuranico artificiale di numero atomico 98, simbolo Cf, prodotto nel 1950 da G.T. Seaborg e collaboratori, nei laboratori dell’Università di Berkeley in California, bombardando entro [...] di curio 242 con particelle α. Se ne conoscono vari isotopi, con numero di massa tra 244 e 254, tutti radioattivi con tempi di dimezzamento compresi tra pochi minuti e circa 1000 anni. L’isotopo 252 dà luogo a fissione spontanea con intensa emissione ...
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Fisico (Ostrava, Moravia, 1895 - Klosterneuburg 1976). Professore (1937) all'univ. di Vienna, poi (1940) all'univ. di Berlino. Nel 1943 fu nominato direttore dell'Istituto Max Planck per la chimica; poi [...] sia di velocità sia di direzione. Pubblicò nel 1942 Kernphysikalische Tabellen, in cui sono riportati tutti gli isotopi, stabili e radioattivi, degli elementi, con le reazioni nucleari da cui essi hanno origine e a cui danno luogo in seguito ...
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Chimico tedesco (Hořovice, Boemia, 1878 - Monaco 1945); allievo di G. Goldschmiedt, H. Moissan e T. W. Richards, prof. di chimica al Politecnico di Praga e poi a Monaco. Ha svolto ricerche su questioni [...] di radioattività: è soprattutto noto per la determinazione del peso atomico del piombo presente in minerali di diversa provenienza; dalle differenze riscontrate giunse alla scoperta (1914) degli isotopi non radioattivi. ...
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isotopo
iṡòtopo s. m. [dall’ingl. isotope (comp. di iso- e gr. τόπος «luogo»), termine coniato nel 1913 dal chimico e fisico ingl. F. Soddy]. – In chimica fisica, nome con cui vengono indicati atomi appartenenti allo stesso elemento, con uguale...
radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...