radioisotopo
radioisòtopo [Comp. di radio- nel signif. a e isotopo] [CHF] [FNC] Lo stesso che isotoporadioattivo e radionuclide, cioè nuclide che presenta radioattività, sia naturale che indotta artificialmente: [...] v. radioattività: IV 697 c sgg. La radioattività dei r. non modifica le loro proprietà chimiche e, pertanto, mescolati all'elemento normale, che funziona da supporto, vengono usati come indicatori o traccianti ...
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Particella elettricamente neutra, di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa di poco superiore a quella del protone (∿10–27 kg), appartenente alla famiglia degli adroni (➔ particelle elementari); insieme [...] o d’iridio o di disprosio, molto sottile, in cui i n. lenti producono, attraverso un processo (n, λ), isotopiradioattivi. La radioattività indotta in ogni punto del convertitore è proporzionale all’intensità trasmessa del fascio neutronico, cosicché ...
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In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] h) eventuali processi di trasformazione (detta anche trasmutazione) di alcuni isotopiradioattivi a lunga vita in isotopi stabili o a vita più breve; i) sistemazione dei residui radioattivi a lunga vita in depositi che offrano le massime garanzie di ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] -Joliot, E. Fermi annunciò di essere riuscito a produrre isotopiradioattivi artificiali, bombardando l’alluminio e il fluoro con neutroni. Successivamente, nuclei radioattivi artificiali furono ottenuti usando anche altri proiettili, come protoni ...
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Fisico (Budapest 1898 - La Jolla, California, 1964), naturalizzato statunitense (dal 1943). Prof. di fisica, alla sua attività di ricerca in collaborazione con T. A. Chalmers si deve la scoperta (1934) [...] di neutroni si libera dai legami molecolari, e del connesso il metodo di S.-Chalmers, metodo di separazione di isotopiradioattivi. Nel 1937 si trasferì negli USA, alla Columbia University, dove nel 1939 verificò con W. Zinn la possibilità di ...
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Biologia e medicina
Spostamento di una cellula o di un organo dalla sede abituale.
Le cellule migranti (o migratorie o macrofagi), di natura reticolo-endoteliale, hanno notevole importanza nei fenomeni [...] macchie di diversa forma e colore sulle ali, le elitre, il torace ecc. Diffusa per vari animali, sia terrestri sia acquatici, la marcatura con isotopiradioattivi o con piccoli radiotrasmettitori che permettono il posizionamento preciso dell’animale. ...
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Trasformazione naturale o artificiale di un nucleo atomico in un altro. Gli esempi più importanti di reazione nucleare sono la fissione e la fusione (fig. 1, fig. 2). Quando la particella incidente è trattenuta [...] del silicio 3014Si. Pochi mesi dopo la scoperta dei coniugi Curie-Joliot, E. Fermi annunciò di essere riuscito a produrre isotopiradioattivi artificiali, bombardando l’alluminio e il fluoro con neutroni (➔ neutrone). Successivamente, nuclei ...
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Astronomia
La sequenza principale è la fascia o regione in cui, nel diagramma di Hertzsprung-Russell, che lega il tipo spettrale alla luminosità di un astro, viene a essere compresa la maggior parte delle [...] produzione di gruppi di frammenti a filamento singolo di dimensioni crescenti. I frammenti, marcati con isotopiradioattivi, vengono separati, in base alla lunghezza, per mezzo della elettroforesi e successivamente osservati mediante autoradiografia ...
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Fisico russo (Poltava 1904 - Mosca 1994), prof. di fisica teorica dal 1930 in varie università (Char´kov, Tomsk, Kiev), e dal 1943 in quella di Mosca. Nel 1932, contemporaneamente a W. Heisenberg, formulò [...] atomico fosse costituito da protoni e neutroni. Svolse ricerche sull'elettrodinamica quantistica, sull'uso di isotopiradioattivi nelle ricerche biofisiche, sull'eventuale diminuzione secolare del campo gravitazionale terrestre e su problemi di ...
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NUCLEARE, ENERGIA
Carlo SALVETTI
. Nel suo significato più generale: ogni forma di energia connessa con processi nucleari (v. nucleo, in questa App.). Negli ultimi tempi è invalso l'uso di designare [...] : si ha inoltre la possibilità di effettuare controlli a grande distanza dai serbatoi.
I campi di applicazioni degli isotopiradioattivi nell'industria divengono di giorno in giorno più numerosi: ciò è dovuto, principalmente al bassissimo costo degli ...
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isotopo
iṡòtopo s. m. [dall’ingl. isotope (comp. di iso- e gr. τόπος «luogo»), termine coniato nel 1913 dal chimico e fisico ingl. F. Soddy]. – In chimica fisica, nome con cui vengono indicati atomi appartenenti allo stesso elemento, con uguale...
radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...