Grigòlo, Vittorio. – Tenore italiano (n. Arezzo 1977). Scoperta la sua passione per la musica in tenera età, è stato uno dei solisti del Coro della Cappella Sistina, ha debuttato a soli tredici anni nella [...] importanti palcoscenici del mondo sotto la direzione di molti rinomati direttori di orchestra. Dotato di talento vocale, di istintivo senso del teatro nonché di bella presenza, il tenore riesce ad affrontare sia ruoli operistici che concerti dal vivo ...
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Chevalier, Maurice
Morando Morandini
Cantante e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 12 settembre 1888 e morto ivi il 1° gennaio 1972. Il sorriso assassino, l'atteggiamento sornione, l'allegria [...] suoi compatrioti che hanno fatto del cinema, C. non fu il più bravo né il più originale, ma sicuramente il più istintivo e popolare, l'emblema stesso della joie de vivre francese e della sua retorica. Crebbe nel quartiere periferico di Ménilmontant ...
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Novella (1845) dello scrittore francese P. Mérimée (1803-1870), che narra le tragiche vicende dell'amore di Don José, brigadiere dei dragoni, per la bella gitana Carmen, in una Spagna festosa e funebre [...] Camées (1852) - appare in veste non di zingara ma di sigaraia, e la sua molteplicità in amore come un fatto istintivo, una forza di natura.
Del 1983 è stato, infine, l’adattamento cinematografico del regista spagnolo C. Saura, con la collaborazione ...
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KLEIBER, Carlos
Lorenzo Tozzi
Direttore d'orchestra argentino di origine tedesca, nato a Berlino il 3 luglio 1930. Formatosi musicalmente a Buenos Aires, dove il padre Erich, anch'egli direttore d'orchestra, [...] interprete rigoroso e meticoloso soprattutto del repertorio sinfonico tedesco, direttore appassionato e trascinatore, raffinato ma istintivo, K. è tuttavia capace di autodominio grazie a una straordinaria lucidità intellettuale. Questo equilibrio tra ...
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REINHARDT, Jean-Baptiste, detto Django
Antonio Lanza
Chitarrista belga di jazz, nato a Liverchies il 23 dicembre 1910, morto a Fontainebleau il 16 maggio 1953. Zingaro di lingua francese, seguì la propria [...] da quella ufficiale. Straordinario virtuoso pur nell'eterodossia della sua tecnica, musicista geniale e totalmente originale, profondamente istintivo, è senza dubbio la personalità più rilevante del jazz europeo e, con C. Christian, il massimo ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] delle Villi ed il Franchetti di Germania, oltre a certo Zandonai, subiranno questo fascino), intesa come rifugio istintivo, simbolizzato in una vita arcaica, semplice e nativa. Inedita apertura (o evasione) culturale che vagheggia, sulla scorta ...
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FURNO, Giovanni
Antonio Sardi De Letto
Nacque a Capua il 1° genn. 1748. Rimasto orfano di entrambi i genitori nella prima infanzia, o forse trovatello, riuscì a entrare nel locale conservatorio per [...] in relazione a una soddisfazione dell'orecchio. Il F., che il Florimo ricorda didatta paziente e affettuoso, fu quindi un istintivo di genio che sempre antepose la supremazia del risultato alla teoria. "A che investigare ragioni, quando in musica la ...
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Velvet Underground
Ernesto Assante
La forza dirompente del rock estremo
La rock band statunitense dei Velvet Undergound è stata attiva tra il 1965 e il 1970 con una formazione costituita da Lou Reed, [...] da parte del gruppo influenzò fortemente la stesura del secondo album White light/ White heat (1968), che risultò ancora più istintivo, aggressivo e minimale. Aperto dalla traccia che dà il titolo, sorta di anticipazione punk, l’album è chiuso dalla ...
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BAUCARDÈ (Beaucardé, Bocardé, Boccardé, Boucardé, Bouccardé), Carlo
Leila Galleni Luisi
Nacque a Firenze il 22 apr. 1826 da padre francese, forse di nome Stefano il quale si trovava in quella città [...] si diede all'insegnamento del canto. A Firenze il B. morì il 22 genn. 1883.
Il B. fu soprattutto un artista istintivo, un ricercatore di effetti, ma anche un sincero e innamorato cultore della melodia, tenore di grazia e non di forza, come già ...
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PAVAROTTI, Luciano
Marco Beghelli
PAVAROTTI, Luciano. – Nacque a Modena il 12 ottobre 1935, primogenito di Fernando (1912-2002), fornaio, e di Adele Venturi (1915-2002), operaia alla manifattura tabacchi; [...] e sentimenti primari (sulla scia di Beniamino Gigli), accanto ai personaggi operistici più vicini alla sua indole: l’istintivo Rodolfo (La bohème), lo spensierato Riccardo (Un ballo in maschera), il sempliciotto Nemorino (L’elisir d’amore), cui ...
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istintivo
agg. e s. m. (f. -a) [der. di istinto]. – 1. agg. Che procede dall’istinto, o, in genere, che si esegue, almeno apparentemente, senza l’intervento della ragione e della riflessione: il neonato che succhia compie un atto i.; movimento...
istinto
s. m. [dal lat. instinctus -us, der. di instinguĕre «eccitare»]. – 1. In senso stretto, impulso, tendenza innata che provoca negli animali e nell’uomo comportamenti che consistono in risposte o reazioni caratteristiche, sostanzialmente...