piazza /'pjats:a/ s. f. [lat. platĕa "via larga, piazza", gr. platêia, propr. femm. di platýs "largo"]. - 1. [area libera, che si apre in un tessuto urbano all'incrocio di più vie, limitata da costruzioni] [...] . 2. (estens.) [gente adunata in una piazza e, anche, la gente comune in genere, rispetto ai governanti o alle istituzioni: eccitare la p.] ≈ folla, massa, popolo. 3. (comm.) [un certo luogo, inteso nelle sue possibilità commerciali: è il meglio ...
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cariatide /ka'rjatide/ s. f. [dal lat. caryatis -ĭdis, gr. Karyâtis -idos "donna di Carie", poi anche "sostegno"]. - 1. (archit.) [figura femminile scolpita, usata in luogo di colonna o pilastro] ≈ ‖ atlante, [...] telamone. 2. (fig.) a. [persona che se ne sta ritta o impettita senza smuoversi] ≈ mummia, statua. b. (estens.) [sostenitore di idee e istituzioni antiquate: una c. del vecchio regime] ≈ cimelio, fossile, relitto, rottame. ...
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unionista [der. di unione]. - ■ s. m. e f. (polit.) [sostenitore dell'unione di stati, partiti, religioni e altri organismi o istituzioni] ↔ secessionista, separatista. ■ agg. (polit., stor.) [con riferimento [...] agli schieramenti politici del Regno Unito, conforme o relativo alle istanze di unione amministrativa con l'Irlanda: partito u.; ala u.] ↔ separatista ...
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screditare [der. di credito, col pref. s- (nel sign. 4)] (io scrédito, ecc.). - ■ v. tr. [fare perdere o diminuire il credito, la reputazione e sim.: s. una persona; s. le istituzioni] ≈ delegittimare, [...] denigrare, diffamare, discreditare, disonorare, gettare discredito (o fango) (su), infamare, infangare, (volg.) sputtanare, svergognare. ↑ (volg.) smerdare. ↔ elogiare, encomiare, lodare. ↑ celebrare, ...
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censore /tʃen'sore/ s. m. [dal lat. censor -oris]. - 1. (educ.) [chi, per incarico delle istituzioni esamina scritti, film e sim., per giudicarne la possibilità di divulgazione] ≈ (non com.) censuratore. [...] ⇑ esaminatore, giudice, revisore. 2. (eccles.) [superiore che controlla la disciplina nei convitti e sim.] ≈ educatore, istitutore, mèntore, precettore, sorvegliante. 3. (raro il f. -a) (fig.) [persona ...
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centrifugo /tʃen'trifugo/ agg. [comp. di centro e -fugo] (pl. m. -ghi). - 1. (fis.) [diretto radialmente all'esterno] ↔ centripeto. 2. (fig.) [che tende ad allontanarsi da istituzioni, principi e sim. [...] per assumere atteggiamenti individualistici] ≈ ‖ autonomista. ↔ centripeto ...
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figliolanza /fiʎo'lantsa/ s. f. [der. di figliolo]. - 1. [l'insieme dei figli] ≈ prole. 2. (fig.) [nascita di istituzioni, idee, ecc. che procedono l'una dall'altra] ≈ [→ FILIAZIONE (2)]. ...
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filiazione /filja'tsjone/ s. f. [dal lat. crist. filiatio-onis]. - 1. (non com.) [insieme dei figli, o generalm. dei discendenti, di qualcuno] ≈ discendenza, figliolanza, prole, (lett.) schiatta. 2. (fig.) [...] [nascita di istituzioni, idee, ecc., che procedono l'una dall'altra: discendere, derivare per f. diretta] ≈ derivazione, discendenza, emanazione, figliolanza, gemmazione. ...
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vetusto agg. [dal lat. vetustus, der. di vetus "vecchio, antico"], lett. - 1. [appartenente a tempi lontani: le v. e gloriose memorie degli avi] ≈ antico, (poet.) prisco, remoto, vecchio. ↔ moderno, nuovo, [...] , (lett.) recenziore. 2. (estens., non com.) [assai avanzato negli anni: Indi partissi povero e v. (Dante)] ≈ (lett.) annoso, anziano, (lett.) canuto, vecchio. 3. [di istituzioni e sim., non più adatto ai tempi: una scuola v.] ≈ e ↔ [→ VIETO (1)]. ...
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sfacelo /sfa'tʃɛlo/ s. m. [dal gr. sphákelos "cancrena"]. - 1. [il decadere fisico o psichico: progressivo s. della memoria] ≈ decadimento, disfacimento. ↓ deterioramento. 2. (fig.) [il decadere definitivo [...] di qualcosa: lo s. delle istituzioni] ≈ collasso, crisi, crollo, decadenza, disfacimento, dissoluzione, distruzione, rovina, sfascio, (fam.) svacco. ...
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Istituzioni
Mariuccia Salvati
Loredana Sciolla
La parola chiave di questo volume è Istituzioni, vale a dire che in queste pagine il lemma regione è declinato a partire dal suo significato di attore istituzionale, che agisce in uno spazio...
istituzioni
Giuseppe Smargiassi
In senso ampio, valori, norme e consuetudini che definiscono e regolano stabilmente i rapporti, i comportamenti e le azioni degli individui di una determinata collettività al fine di renderli coerenti con l’organizzazione...