Donna politica italiana (n. Roma 1921). Antifascista, ha incentrato la sua attività politica, fuori e dentro le istituzioni, sulla emancipazione e l’autodeterminazione delle donne. Figlia di madre ebrea, [...] ha partecipato alla Resistenza a Roma nelle fila del Movimento dei Cattolici Comunisti e nell’attività dei Gruppi di difesa della donna, e per questo è stata arrestata nel 1943 e detenuta per qualche tempo ...
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MARANINI, Giuseppe
Luca Mannori
Nacque a Genova il 16 apr. 1902 da Paolo, giornalista e sindacalista socialista, e Rina Melli, di famiglia ebraica, ambedue originari di Ferrara. Il padre, dopo un periodo [...] e l'Europa. Riflessi e dibattito tra '800 e '900, a cura di E. Capozzi, Soveria Mannelli 2002, pp. 159-192; Istituzioni e poteri nell'Italia contemporanea. Atti del Convegno di studi in memoria di G. M. a cento anni dalla nascita… 2002, a cura ...
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Giurista (n. Bruges 1510 - m. 1567), avvocato a Bruges. La sua elegante traduzione latina della parafrasi greca delle Istituzioni attribuita a Teofilo ebbe trentacinque edizioni tra il 1536 e il 1761. ...
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Musicista (Brunnen 1886 - Zurigo 1957). Studiò con F. Niggli, R. Freund, M. Reger. Insegnante e direttore presso importanti istituzioni musicali di Zurigo e di San Gallo, compose molta musica teatrale, [...] orchestrale e da camera, oltre a numerosissimi Lieder ...
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Filosofo del diritto (Roma 1879 - ivi 1957), prof. di filosofia del diritto nell'univ. di Padova e di istituzioni di diritto privato a Roma; socio nazionale dei Lincei (1953). Giurista di vasta cultura, [...] seguì, nei suoi studî filosofici, la neokantiana "filosofia dei valori"; tra le opere: I diritti sulla propria persona nella scienza e nella filosofia del diritto (1901); Il valore della storia (1909); ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Silvio Spaventa
Bernardo Sordi
Protagonista della vicenda risorgimentale, esponente di spicco della Destra storica, membro delle più alte istituzioni in momenti nevralgici della storia dello Stato unitario, [...] la coscienza direttiva, per cui una nazione sa di essere guidata nelle sue vie, la società si sente sicura nelle sue istituzioni, i cittadini si veggono tutelati negli averi e nelle persone. […] Lo Stato il quale dirige un popolo verso la civiltà. Lo ...
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Giurista (n. Bologna 1246 - m. forse Roma prima del 1314), terzo dei figli d'Accursio. Scrisse dei casus sulle Istituzioni, disputationes e quaestiones. ...
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Letterato italiano (Molfetta 1821 - Napoli 1900). Sacerdote dal 1843, collaborò con B. Puoti, di cui portò a termine le Istituzioni di eloquenza. Accusato di simpatie liberali, visse fino al 1860 tra Molfetta [...] e Napoli, sempre controllato. Dal 1860 fu prefetto della Biblioteca Nazionale di Napoli. Fu soprattutto un letterato, anche nelle sue opere filosofiche e religiose. Nell'Armonia universale (1850) espose ...
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Prelato (Szécsény 1816 - Kalocsa 1891). Sacerdote (1839), successo al vescovo N. Kovács in Transilvania si dedicò alla riorganizzazione delle istituzioni cattoliche; per essersi opposto al diploma imperiale [...] che rescindeva la Transilvania dall'Ungheria (1860) fu costretto a dimettersi. Arcivescovo di Cartagine in partibus (1864), poi di Kalocsa e Básc che resse fino alla morte. Al concilio Vaticano I fu uno ...
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, Giuseppe Giurista (Cosenza 1913 - Catania 2000). Insegnò diritto commerciale in varie univ., in particolare a Catania. Tra le sue opere: Istituzioni di diritto privato (1946); Scritti giuridici (8 volumi, [...] 2001) ...
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istituendo
istitüèndo (o institüèndo) agg. [dal lat. instituendus, gerundivo di instituĕre «istituire»]. – Che dev’essere istituito, che sta per essere istituito: raccogliere fondi per l’i. biblioteca.
istituire
istitüire (letter. institüire) v. tr. [dal lat. instituĕre, comp. di in-1 e statuĕre «collocare»] (io istitüisco, tu istitüisci, ecc.). – 1. In genere, stabilire nell’uso, fondare, dare inizio a cose di pubblica utilità, o comunque...