DALLA VOLTA, Riccardo
Denis Giva
Nacque a Mantova il 28 ott. 1862 da Giuseppe e Benvenuta Cantoni. Laureato in scienze economiche, iniziò ventiduenne la sua carriera di insegnante quale professore di [...] colloca anche la successiva adesione del D. al programma fascista di trasformazione corporativa della società e delle istituzioni, che, già negli articoli sulla Nazione del 1927, gli sembrava appunto prefigurare quella soluzione del conflitto sociale ...
Leggi Tutto
DELLA SILVA Y RIDO, Paolo
Sonia Pellizzer
Nacque nel castello di Crevola, nei pressi di Domodossola, l'8 ag. 1691 da Marco Antonio e da Elena Denti.
Il casato era illustre: i Della Silva erano feudatari [...] , attribuendogli un congruo stipendio. Ciò non impedì tuttavia al D. di impegnarsi per ottenere - contro il parere della giunta istituita fin dal 1718 dal Carlo VI - l'immunità per la Val d'Ossola dal censimento catastale. Ancora nel 1743, quando ...
Leggi Tutto
BIANCHINI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Venezia nel 1738; ordinato sacerdote, prestò la sua opera nella parrocchia di S. Apollinare a Venezia; insegnò anche, in giovane età, teologia dommatica [...] e giuste le alienazioni, a meno che tali beni siano usati realmente per gli scopi benefici per cui sono stati istituiti. Profondamente preoccupato per le sorti del cattolicesimo e sollecito del bene della società civile, egli chiarisce meglio il suo ...
Leggi Tutto
BOSSI, Simone
Valerio Castronovo
Figlio di Fabrizio, se ne ignora la data di nascita. Fu avviato dal padre al normale corso degli studi giuridici e ammesso nel 1564 al collegio dei dottori di Milano. [...] di Malta nell'Arch. di Stato di Milano, in Arch. stor. lombardo, n.s., IV (1939), 1-2, pp. 200 s.; G. Vismara, Le istituzioni del patriziato, in Storia di Milano, XI, Milano 1958, p. 280; P. Litta, Le famiglie celebri italiane, s. v. Bossi, tav. II. ...
Leggi Tutto
D'ANNIBALE, Giuseppe
Lilia Massaro
Nacque il 22 sett. 1815 a Borbona (od. prov. di Rieti), da modesta famiglia, dalla quale discese anche un altro cardinale, Federico Tedeschini, figlio della sua unica [...] il D. aveva progettato di sostituire il modesto compendio di morale in uso nel seminario con un corso di istituzioni di teologia morale, destinato ai suoi allievi. Lavorò a quest'opera per circa venti anni, apportandovi continue modifiche, proponendo ...
Leggi Tutto
CAPONE, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Otranto il 16 marzo 1612, ma visse in seguito a Napoli, dove compì gli studi di teologia e di diritto. Nel febbraio 1635 conseguì il dottorato utriusque iuris, [...] del viceregno.
Il C. era appunto tra quei maestri che trasgredivano più clamorosamente ai divieti con i suoi corsi di Istituzioni, che riscuotevano un tale successo, da imporre addirittura il suo arresto nel 1655, assieme ad un centinaio di studenti ...
Leggi Tutto
GALANTE, Andrea
Paolo Camponeschi
Nacque a Casale Monferrato il 30 luglio 1871 da Ernesto, avvocato, e da Ilda Cotta Ramusino. Studiò diritto nell'Università di Pavia, dove fu allievo di F. Ruffini [...] nazionale alla gerarchia cattolica dei vari paesi belligeranti tale da comporre i contrasti tra i governi e le istituzioni ecclesiastiche dei singoli paesi. In questo quadro egli individuò "una delle posizioni più difficili e più delicate per ...
Leggi Tutto
FERRAROTTO, Vincenzo
Rosario Contarino
Nacque a Messina nel 1559 da Antonino, originario di Lentini, città nella quale la famiglia Ferrarotto fu ascritta nel 1458 "nella mastra della dignità senatoria" [...] da Messina, senza abbandonarsi ad alcuna manifestazione ostile. Ma l'episodio offrì al F. il pretesto per celebrare le istituzioni cittadine, pur non dimenticando di rendere omaggio all'autorità spagnola, e dedicando il suo scritto al "generale del ...
Leggi Tutto
CAPECE GALEOTA, Giacomo
Aurelio Musi
Nacque a Napoli il 7 dic. 1617. Di famiglia nobile iscritta al sedile di Capua, era figlio secondogenito del ministro e giuspubblicista Fabio duca della Regina. [...] giurisdizionale, con le lotte di interessi tra diversi ceti sociali, con la formazione e lo sviluppo di nuove istituzioni. È dunque quella del C. una cultura eminentemente empirica la quale più che essere analizzata nei suoi intrinseci contenuti ...
Leggi Tutto
BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] , pp. 305-316). In modo più concreto si adoperò per questo scopo progettando la Cassa de' censi, prestiti ed annualità,istituita dal Consiglio generale della città di Torino nell'aprile 1795, per attivare nell'ambiente piemontese forme di più moderna ...
Leggi Tutto
istituendo
istitüèndo (o institüèndo) agg. [dal lat. instituendus, gerundivo di instituĕre «istituire»]. – Che dev’essere istituito, che sta per essere istituito: raccogliere fondi per l’i. biblioteca.
istituire
istitüire (letter. institüire) v. tr. [dal lat. instituĕre, comp. di in-1 e statuĕre «collocare»] (io istitüisco, tu istitüisci, ecc.). – 1. In genere, stabilire nell’uso, fondare, dare inizio a cose di pubblica utilità, o comunque...