FEDE (Fedi, Fide), Giuseppe
Giancarlo Rostirolla
Nacque a Pistoia intorno al 1639-1640; insieme con il fratello Francesco Maria appartenne a una nota e numerosa famiglia di musicisti.
La prima documentazione [...] in S. Marcello. Il 25 marzo 1667 cantò tra i musici per il "4º Oratorio"; altre sue presenze sono registrate nella medesima istituzione dal 29 marzo 1666 al 12 marzo 1667.
Il 30 luglio 1667 il F., insieme con F. Verdoni, prese parte a una cantata ...
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BRUMANO, Cesare
Roberto Zapperi
Nacque a Cremona nel 1543 da Raffaello e studiò diritto e umanità a Pavia dove conseguì il dottorato in utroque iure il 27 sett. 1563. Nello stesso anno iniziò l'insegnamento [...] di istituzioni all'università e fu ammesso, nonostante l'età ancora inferiore a quella prescritta di venticinque anni, al collegio cremonese dei giureconsulti. Nel 1564 passò alla cattedra straordinaria di diritto civile che tenne fino al 1566, ...
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Francescano spagnolo (sec. 17º); missionario nel Messico, denunciò i soprusi di cui erano vittime gl'indigeni e mise in guardia (1678) contro l'imminente rivolta dei Pueblos, che scoppiò nel 1680. Pubblicò, [...] tra l'altro, una difesa dell'opera e delle istituzioni dei francescani in America, Crisol de la verdad (1693). ...
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Aiuto materiale dato ai poveri per spirito di carità. Si tratta di un dovere inculcato, con precetti pure concreti, sia dall’Antico sia dal Nuovo Testamento, ed è stato osservato in tutta la tradizione [...] del Cristianesimo, anche con numerose istituzioni o opere di beneficenza e assistenza.
I teologi discutono se si tratti di dovere di carità o di giustizia (sociale o commutativa). L’entità è fatta dipendere dalla condizione di chi deve soccorrere con ...
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Fondatore del cenobitismo cristiano (Tebaide Inferiore, Egitto, 292 circa - Pbōw, Egitto, 346). Autore della famosa regola monastica che S. Girolamo, già nel 404, fece conoscere all'Occidente con la sua [...] traduzione latina, e alla quale si ispirano le principali istituzioni monastiche di Oriente e di Occidente.
Vita
Di famiglia pagana, fu soldato a Isnā, dove si convertì al cristianesimo. Completò la sua istruzione religiosa a Šenesēt e ricevette poi ...
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Teologo russo-ortodosso (gov. di Orël 1815 - Vyšinskaja Pustyn´ 1894), prof. di filosofia e di morale a Olonec, poi rettore dell'Accademia ecclesiastica di Pietroburgo. Nel 1847 si recò per sette anni [...] nell'oriente balcanico, dove imparò il greco e studiò le istituzioni monastiche e la tradizione etica della Chiesa ortodossa. Nel 1859 fu vescovo di Tambov e quindi di Vladimir. Nel 1866 si ritirò a vita monastica e nel 1872 si rinchiuse in una cella ...
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Teologo ed educatore luterano (Lubecca 1663 - Halle 1727). Insegnò all'univ. di Halle; abbracciò le dottrine di Ph. J. Spener e contribuì a diffondere il pietismo al di là della cerchia strettamente teologico-ecclesiastica; [...] svolse instancabile opera di educatore e di fondatore di istituzioni scolastiche (ancor oggi viventi col nome di Franckesche Stiftungen). Fu anche uno dei primi cultori dello studio filologico della Bibbia. ...
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I Seminari
Cristina Sagliocco
Maurizio Sangalli
I seminari italiani postunitari, tra continuità e cesure1
A Firenze, nel 1873, in previsione del primo congresso cattolico, che si sarebbe tenuto l’anno [...] XXIII; non ultimo, in quella stessa data cadde il quarto centenario del concilio di Trento che nella sua sessione XXIII aveva istituito i seminari per la prima volta.
Così, il 4 novembre del 1963, non a caso nella festa di s. Carlo Borromeo83 ...
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FREZZA, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Civita Lavinia, l'odierna Lanuvio, presso Velletri, il 27 maggio 1783 da Giovanni Felice e da Caterina Auconi, in una famiglia agiata.
Nel febbraio del 1798, [...] della Curia, dove lo si considerava vicino al gruppo dei cardinali zelanti per la netta chiusura opposta a tutte le istituzioni politiche moderne e per l'avversione con cui considerava ogni ipotesi di riforma.
Consacrato vescovo il 2 ott. 1826, il ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] . La crisi vissuta dopo il Sacco di Roma del 1527 sollecitò i pontefici ad ampliare le forme di prelievo. Paolo III istituì il sussidio triennale e lo impose alle comunità sia di dominio diretto sia di dominio mediato; inoltre estese ed incrementò la ...
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istituendo
istitüèndo (o institüèndo) agg. [dal lat. instituendus, gerundivo di instituĕre «istituire»]. – Che dev’essere istituito, che sta per essere istituito: raccogliere fondi per l’i. biblioteca.
istituire
istitüire (letter. institüire) v. tr. [dal lat. instituĕre, comp. di in-1 e statuĕre «collocare»] (io istitüisco, tu istitüisci, ecc.). – 1. In genere, stabilire nell’uso, fondare, dare inizio a cose di pubblica utilità, o comunque...