Sostanza di natura protidica che entra nella costituzione delle cartilagini; chimicamente è un protide semplice del gruppo degli scleroprotidi.
In istologia, è nota come condrificazione la formazione [...] della cartilagine da parte di tessuto connettivo indifferenziato ...
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In biologia, si dice di organismo che vive in ambiente acido; le piante a. (per es. sfagni, eriche, castagno ecc.) crescono su terreni con pH 6,5-3,8.
In istologia e citologia, sono dette a. sostanze che [...] si colorano con acidi: la sostanza fondamentale della cartilagine ( zona a.), alcune cellule cromofile dell’ipofisi, i leucociti eosinofili ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] tumori dell'infanzia e dell'adolescenza osservati a Perugia in soggetti da 0 a 16 anni e catalogati secondo il tipo istologico e l'età (v. Squartini e Bolis, 1966; v. Severi e Squartini, 1969). Nella distribuzione secondo il sesso (non riportata) c ...
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Colorante di tipo azinico (dal fr. safran «zafferano»), di formula
Con lo stesso nome è nota un’importante classe di coloranti derivabili dalla s. per sostituzione di atomi di idrogeno amminici o del nucleo [...] e per sostituzione del radicale fenilico con altri aggruppamenti aromatici. Per tale motivo, la s., utilizzata in istologia perché colora elettivamente i nuclei delle cellule e i cloroplasti, è chiamata più propriamente fenosafranina per distinguerla ...
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BIGNARDI, Carlo
Mario Crespi
Nato a Cremona il 28 nov. 1911, si laureò in scienze naturali presso l'università di Modena nel 1934. Fu assistente volontario nell'Istituto di zoologia di quella università [...] , attratto da tali studi, nel 1944 era divenuto assistente ordinario presso l'Istituto di anatomia degli animali domestici con istologia ed embriologia dell'università di Milano, diretto da A. C. Bruni. Primo ternato nel concorso del 1949 per la ...
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Arnese di forma conica, terminante a cannello, usato per travasare liquidi in bottiglie o altri recipienti a bocca stretta, o anche per filtrare.
Chimica
Nei laboratori chimici gli i. vengono impiegati [...] in genere i. di porcellana, come l’i. Buchner, o di vetro muniti di un diaframma forato.
Biologia
In istologia, i. di Golgi-Rezzonico, interruzioni della guaina mielinica delle fibre nervose, evidenziate con la reazione cromoargentica o con il ...
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Le metodiche chimiche, biofisiche, fisiologiche e morfologiche hanno particolarmente sviluppato la c. dinamica conducendo ad un profondo mutamento nel quadro della disciplina. Tuttavia i dati costruttivi [...] (1953); E. De Robertis, W. Nowinski e F. Saez, General cytology, Filadelfia 1954; G. Levi, Trattato di istologia, Torino 1954; A. Frey-Wyssling, Die submikroskopische Struktur des Cytoplasmas. Protoplasmatologia, vol. II, Vienna 1955; M. Chèvremont ...
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Biofisica
Mario Ageno
di Mario Ageno
Biofisica
sommario: 1. Oggetto e limiti della biofisica. 2. Fisica e biologia. 3. Strumenti teoretici disponibili. 4. Il problema centrale della biofisica. 5. Prospettive [...] studio delle strutture dei tessuti sia normali sia patologici: perché mai dovremmo chiamare ‛biofisica' i più recenti sviluppi dell'istologia? In generale, possiamo dire che al riconoscimento di una verità scientifica, alla scoperta di un fatto, alla ...
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istologia
istologìa s. f. [comp. di isto- e -logia]. – Ramo delle discipline biologiche che studia la struttura microscopica e ultramicroscopica dei tessuti e degli organi animali e vegetali, dal punto di vista morfologico, istochimico e delle...
istologico
istològico agg. [der. di istologia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo all’istologia, ai metodi e alle tecniche proprie dell’istologia: ricerche i.; tecnica i.; esame i.; preparati istologici. 2. Che si riferisce ai tessuti organici o...