glioblastoma
La forma più frequente di neoplasia primitiva cerebrale; rappresenta anche la forma più maligna di neoplasia astrocitaria. L’incidenza in Europa e in America Settentrionale è di ca. 3÷4 [...] una volta iniettate in animali. I due tipi di g., primario e secondario, indistinguibili da un punto di vista istologico, sono ben distinti clinicamente e molecolarmente. Il g. primario è quello più frequente e insorge prevalentemente oltre i 50 ...
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GANFINI, Carlo
Salvatore Vicario
Nacque a Siena il 29 sett. 1873 da Giulio e da Maria Franci, e nella sua città - completati gli studi superiori - conseguì la laurea in medicina e chirurgia. Trasferitosi [...] , che chiamò "intraepiteliali" e che interpretò come espressione della tendenza della mucosa a invaginarsi (Ricerche istologiche sulla struttura della muccosa della cassa del timpano di alcuni mammiferi, in Anatomischer Anzeiger, XXVI [1905 ...
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L’insieme degli organi che, nei Vertebrati, provvedono alla produzione dei linfociti (linfopoiesi) e alla circolazione della linfa (fig. 1).
Anatomia comparata
Secondo alcuni autori il sistema l. è originariamente [...] Hodgkin sono stati distinti da quello di Hodgkin sia per il loro differente comportamento clinico-biologico sia per le caratteristiche istologiche, e a loro volta non rappresentano un singolo tipo di malattia. Da un punto di vista clinico, infatti, è ...
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NERVOSO, SISTEMA
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Giulio CHIARUGI
Michele MITOLO
Silvestro BAGLIONI
Mario CAMIS
Vittorio CHALLIOL
Massimiliano GORTAN
Primo DORELLO
Amedeo HERLITZKA
Onorino [...] dell'equilibrio del corpo. Tra le caratteristiche anatomiche del cervelletto si è già ricordato la grande uniformità della sua struttura istologica che si presenta uguale in tutte le parti dell'organo, per cui si era ingenerata l'opinione che di una ...
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Si chiama così la proprietà che hanno i corpi di aumentare la propria massa, assumendo nuova sostanza dall'ambiente che li circonda. Questa proprietà ha un carattere assai generale in quanto si riferisce [...] più elevato, aggirandosi intorno al 96% del peso somatico); e un terzo stadio, nel quale prevalgono le differenziazioni istologiche, decrescono parallelamente la velocità di crescenza e la percentuale di acqua somatica, che discende circa all'88%. Ne ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo delle tecniche e dei metodi diagnostici
Olga Amsterdamska
Lo sviluppo delle tecniche e dei metodi diagnostici
La storia [...] le modificazioni visibili a occhio nudo iniziarono a poco a poco a dedicarsi allo studio microscopico delle alterazioni istologiche e cellulari. I perfezionamenti tecnici apportati al microscopio, alle tecniche di fissaggio e di colorazione e ai ...
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CASTIGLIONI, Cesare
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Nacque ad Arluno (Milano) il 14 gennaio 1806 da Giuseppe e da Rosa Pogliani. Dopo aver compiuto in Milano gli studi liceali, si laureò in medicina nell'università di Pavia nel [...] giunse, pur se non confermate dalle successive indagini microscopiche rese possibili dalle più progredite tecniche istologiche, rappresentano comunque una valida dimostrazione della sua rigorosa impostazione metodologica e speculativa.
Nel maggio del ...
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leucemia
Massimo Breccia
Claudio Cartoni
Tumore delle cellule del sangue, caratterizzato da una proliferazione anomala della cellula staminale, non ancora differenziata e con molte potenzialità. Ci [...] adulto.
Diagnosi
L’approfondimento delle conoscenze ha consentito di inquadrare le diverse forme di l. utilizzando metodiche istologiche e citologiche, citogenetiche e molecolari. La diagnosi si pone quindi sulla base di analisi cliniche (emocromo e ...
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Organo proprio dei Vertebrati, dotato di due attività essenziali per la vita: la funzione escretoria e quella endocrina.
Anatomia comparata
I r. si originano, nell’embrione dei Vertebrati, dal mesomero [...] del corpo, in situazione retroperitoneale. Nell’Uomo scompare la struttura lobare del r. ancora presente negli altri Mammiferi: tuttavia istologicamente il r. è suddivisibile in lobi e in lobuli.
Anatomia umana
Nell’uomo il r. è un organo pari ...
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Branca della medicina interna che ha per oggetto lo studio e la cura delle malattie reumatiche, cioè un gruppo di affezioni o manifestazioni morbose, acute, subacute e croniche, primitive o secondarie, [...] è più frequente nei mesi freddi e umidi; è assai diffusa, specialmente nelle zone a clima temperato. Lesioni istologiche caratteristiche sono: a) la degenerazione fibrinoide della sostanza fondamentale del connettivo, soprattutto a carico dei tessuti ...
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istologia
istologìa s. f. [comp. di isto- e -logia]. – Ramo delle discipline biologiche che studia la struttura microscopica e ultramicroscopica dei tessuti e degli organi animali e vegetali, dal punto di vista morfologico, istochimico e delle...
istologico
istològico agg. [der. di istologia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo all’istologia, ai metodi e alle tecniche proprie dell’istologia: ricerche i.; tecnica i.; esame i.; preparati istologici. 2. Che si riferisce ai tessuti organici o...