Storico (n. Tbilisi 1925). Laureatosi in filosofia all'univ. di Mosca, ha lavorato dal 1960 al 1970 presso l'Accademia delle scienze pedagogiche. Figlio di un bolscevico scomparso nelle purghe staliniane, [...] Congresso dei deputati delpopolo e al Soviet supremo dell'URSS. Membro del Comitato centrale del PCUS dal del lavoro. Tutti i suoi principali lavori sono stati pubblicati all'estero in russo e tradotti nelle varie lingue. Tra quelli usciti in Italia ...
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Giacobino (Vercelli 1741 - Torino 1801). Sacerdote e prof. di lettere, convinto sostenitore dei principî rivoluzionarî, ispirò una sollevazione a Vercelli (1790-91). Costretto, però, a esulare a Lugano, [...] moto repubblicano ad Alba. Dopo l'armistizio di Cherasco riparò a Milano, dove diresse L'amico delpopoloitaliano. Propose la formazione in Italia di una federazione, come preparazione a uno stato unitario che comprendesse anche il Canton Ticino, la ...
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Uomo politico (Londra 1845 - Roma 1921). Figlio di un tedesco naturalizzato inglese e della pesarese Sara N. Levi, in Italia dal 1859, nel 1871 su invito di Mazzini si trasferì a Roma come amministratore [...] di La Roma delpopolo; ottenuta la cittadinanza italiana nel 1888, N. partecipò attivamente alla vita culturale e politica della capitale, di cui divenne sindaco (1907-13), distinguendosi per efficaci iniziative nel campo dell'edilizia, della ...
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Giornalista e uomo politico italiano (n. Roma 1875 - m. nel campo di concentramento alleato di Padula 1945); prof. di filosofia nei licei, nel 1903 entrò nella redazione dell'Avanti!, ma nel 1906 si distaccò [...] nella facoltà di scienze politiche di Perugia; dal 1924 al 1925 diresse l'edizione romana delPopolo d'Italia; senatore del regno dal 1939. Fra le sue numerose pubblicazioni: Cristo e Quirino, 1901; I moderni, serie di "medaglioni" critico ...
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Forma di governo cittadino autonomo, apparsa nell’Europa occidentale dopo l’anno 1000, come risultato di un’associazione volontaria, temporanea e confermata da giuramento, fra cittadini o gruppi di essi.
Nell’ordinamento [...] tributi di fatto mai corrisposti. Contemporaneamente il c. italiano, il cui ceto dirigente era espressione di piccoli delpopolo. Le continue lotte fra popolani e magnati (che dominavano il commune maius) da una parte, e popolo grasso e popolo ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] Elisabetta I (1558-1603), terza figlia di Enrico VIII.
In Italia, la R. si affermò solo in ambienti circoscritti e, pur il principe riformatore. Ma pur proclamandosi supremo magistrato delpopolo e intento solo alla felicità dei suoi sudditi, ...
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senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che [...] la camera alta in taluni Stati a Parlamento bicamerale (per l’Italia ➔ parlamento).
Il S. romano
Un consiglio di anziani è delpopolo romano. Spesso in contrasto con la potestà sovrana del pontefice, il s. romano andò decadendo verso la fine del ...
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signoria Nell’uso storiografico, sia l’insieme dei poteri (prima solo personali, poi anche territoriali) esercitati durante tutto il Medioevo (e oltre) dall’aristocrazia fondiaria laica ed ecclesiastica [...] .
La s. cittadina
La forma di governo che pressoché ovunque, in Italia, successe al comune, dal tardo 13° sec. in poi, per forestiera del podestà o il capitanato delpopolo che si trasformò in titolo vitalizio; ora fu la magistratura eccezionale del ...
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Tocci, Terenzio. – Uomo politico (San Cosmo Albanese, Cosenza, 1880 - Tirana 1945). Di osservanza mazziniana e acceso filoalbanese, emerse nei primi anni del Novecento come agitatore e propagandista del [...] a Urbino nel 1906 si stabilì a Roma, dove svolse propaganda politica nel partito mazziniano italiano dando alla luce ‹‹La Sentinella delPopolo››. Nello stesso periodo fondò i periodici ‹‹Gazzetta Abanese››, ‹‹Courrier des Balkans››, ‹‹Speranze dell ...
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Entità statale sorta nel Mezzogiorno continentale alla fine del 13° sec., dopo la rivolta dei Vespri siciliani e il conseguente distacco della Sicilia.
Angioini, aragonesi e asburgo
Parte integrante del [...] isola passò agli Aragonesi spezzando l'unità tra la Sicilia e l'Italia meridionale. Nel 1443, dopo lunghe guerre, Alfonso V d'Aragona Repubblica napoletana. L'ostilità delpopolo, sobillato dagli agenti della monarchia e del clero, e l'azione ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo delle partite Iva
loc. s.le m. I titolari di partita Iva. ◆ Come è sbocciato all’improvviso, nel «popolo delle partite Iva», il furore religioso, più che cattolico, crociato? (Manifesto, 14 ottobre 2000, p. 8, Società) • «c’è il disegno...