Figlio di un colono, Jacomo di Pace, prese il cognome da Lorenzo B. padrone della terra su cui lavorava Jacomo, che lo fece studiare. Nacque, fra il 1482 e il 1486, presso Montaperti. Intorno al 1510 è [...] (Accad. di Siena; circa 1536). Fra il 1518 e il 1546, lavori per il pavimento del Duomo di Siena. Dopo il 1548, si provò anche , giudicò che il B. "dovrìa quasi dirsi il Correggio dell'Italia inferiore". Già il Della Valle e il Lanzi notarono che il ...
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Pittore, nato a Montefiore dell'Aso il 6 gennaio 1874, morto a Roma il 7 febbraio 1928. Studiò all'Istituto di belle arti di Bologna, si stabilì a Roma, aderì al movimento umanistico del gruppo In arte [...] poi di Roma, il De C. si dava a un lavoro prodigioso per quantità e qualità, nonostante la grave malattia che xilografie anche a più colori (e fu il primo a ritentarle in Italia), illustrazioni per riviste (Leonardo, Hermes, L'Eroica) e per le ...
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SILVANI, Gherardo
Vincenzo Golzio
Architetto, nato a Firenze nel 1579, ivi morto nel 1675. Fu anche scultore, e, allievo di G. Caccini, lavorò con lui al ciborio per la chiesa di Santo Spirito. Tra [...] l'altro, la villa "L' Ugolino" nei dintorni della città, lavori a Vallombrosa, a Prato, a Pistoia.
Pier Francesco, suo figlio, 1932, p. 342; A. Ricci, Storia dell'architettura in Italia..., Modena 1857-59, passim; W. Limburger, Die Gebäude von ...
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SQUARCIONE, Francesco
Giuseppe Fiocco
Pittore padovano, vissuto dal 1397 al 1468. "Sartus et recamator" fino a trentadue anni; poi raccoglitore di anticaglie e soprattutto appaltatore di lavori pittorici, [...] il Mantegna, che l'accusò apertamente di sfruttarne il lavoro. Per la sua bottega passarono, oltre al Mantegna, lasciare assai poco tempo per l'arte.
Bibl.: A. Venturi, Storia dell'arte ital., VIII, iii, Milano 1914, p. 9 segg.; G. Fiocco, L'arte ...
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GAMBA, Enrico
Anna Maria Brizio
Pittore, nato a Torino il 3 gennaio 1831, morto ivi il 19 ottobre 1883. Dopo avere studiato all'Accademia Albertina col Cura e l'Arienti, entrò nel 1850 allo Städelsche [...] la Germania, il Belgio e l'Olanda e, di ritorno in Italia, soggiornò a Venezia e Roma, studiando dappertutto le scuole locali e 'Assassinio di Fra Paolo Sarpi, al Museo civico di Torino); lavorò inoltre per il re di Portogallo e il Palazzo Reale di ...
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Filosofo, nato a Groppello Cairoli (Lomellina) nel 1840, morto a Pavia l'11 settembre 1906. Si laureò nell'università di Torino, studiò poi in Germania presso il Lotze, di Cui fu ammiratore fervente. Fu [...] periodo di maggiore attività scient;fica: già aveva pubblicato un pregevole lavoro: G.B. Vico, studi critici e comparativi (Torino 1867), e Bibl.: G. Gentile, in Le origini della filosofia contemporanea in Italia, I, Messina 1917, pp. 289-331; e la ...
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VITELLESCHI, Muzio
Pietro Tacchi Venturi
Sesto generale della Compagnia di Gesù, nacque in Roma di nobile famiglia il 2 dicembre 1563 e vi morì il 9 febbraio 1645. Vinta col favore di Gregorio XIII [...] teologia nel Collegio Romano. Ma non reggendogli le forze al lavoro della scuola e neppure a quello della predicazione, in che finché, dopo otto anni trascorsi in ufficio di assistente d'Italia, il 15 novembre 1615 fu eletto generale.
Nella sua storia ...
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Storico della matematica, nato a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi principe di Piombino e della principessa Maria Maddalena Odescalchi, morto a Roma il 13 aprile 1894. Fu allievo di Barnaba [...] della matematica e della fisica, cominciò con la memoria Intorno ad alcuni avanzamenti della fisica in Italia nei secoli XVI e XVII (1846). Il suo più importante lavoro è l'illustrazione della vita e delle opere di Leonardo Pisano (v.), le opere del ...
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Pittore veronese, nato nel 1524, morto nel 1606. Fu attivo per oltre mezzo secolo, con una produzione abbondantissima, in massima parte conservata a Verona e nel Veronese, di cui ci è dato seguire le varie [...] , motivi compositivi e disegnativi tratti dalle scuole dell'Italia centrale, contrassegnano i suoi dipinti fin verso il , con cui il F. aveva avuto rapporti di amicizia e di lavoro fin dal 1552, quando insieme con Brusasorci e il Moro erano stati ...
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RUINI, Bartolomeo (Meuccio)
Uomo politico, nato a Reggio Emilia il 14 dicembre 1877. Entrato nell'amministrazione dei Lavori pubblici, fu nominato consigliere di stato nel 1913. Nello stesso anno, candidato [...] 1924, mentre tentava dare una base dottrinale concreta al radicalismo (Il Consiglio nazionale del lavoro, Bologna 1920; Possibilità economiche dell'Italia, Roma 1922; La democrazia e l'unione nazionale, Milano 1925). Affermatosi il regime fascista ...
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lavoro a termine
loc. s.le m. Rapporto di lavoro la cui durata è prestabilita nel contratto che lo regola. ◆ «Il lavoro interinale non sostituisce quello a tempo pieno. Ci sono sovrapposizioni ma sono marginali. Il lavoro a termine non ruba...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...