TROISI, Dante
Serena Andreotti Ravaglioli
Scrittore e magistrato, nato a Tufo (Avellino) il 21 aprile 1920, morto a Roma il 2 gennaio 1989. Laureatosi in giurisprudenza a Bari, subito partì volontario [...] un campo di prigionia in Texas fino al 1946. Tornato in Italia, entrò in magistratura e fu prima pretore e poi giudice a romanzi ambientati nel meschino e dolente mondo della provincia meridionale (La strada della perfezione, 1958; Innocente delitto ...
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SEMINARA, Fortunato
Giuliano Manacorda
Scrittore, nato a Maròpati (Reggio Calabria) il 12 agosto 1903, morto a Grosseto il 1° maggio 1984. Di famiglia contadina, compì gli studi dapprima nel seminario [...] breve volontario esilio in Svizzera e in Francia, rientrò in Italia e cominciò a collaborare ad alcune riviste e rotocalchi.
1954; W. Mauro, in Cultura e società nella narrativa meridionale, Roma 1965; O. Lombardi, in La narrativa italiana nelle ...
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PELLEGRINI, Carlo
Critico e storico della letteratura francese, nato a Viareggio l'11 settembre 1889, prof. di lingua e letteratura francese nell'univ. di Firenze (1930-59), condirettore della Rivista [...] e dei rapporti d'essa con quella italiana: E. Quinet e l'Italia (Pisa 1919), E. Fromentin scrittore (Firenze 1920), Il Sismondi e la storia delle letterature dell'Europa meridionale (Ginevra-Firenze 1926), Madame de Staël (Firenze 1938), Tradizione ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] io e costretto a fare esperienza di tutto ciò che in Italia provoca disgusto in un futurista, dopo di che viene gettato periodo, è che I. Severjanin facesse una tournée nella Russia meridionale insieme con Majakovskij, Kamenskij e D. Burljuk (anche se ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] ebbero anch'essi un notevole successo in Italia, in Francia e in Spagna; ma non restarono estranei neppure alle università tedesche protestanti o alle accademie riformate della Svizzera e della Francia meridionale, nelle quali insegnò a lungo Giulio ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] quella Venezia che ai suoi occhi appariva «non solamente teatro della bella Italia, ma piazza e albergo di tutto l'universo, e dove gl'ingegni secolo indietro, fra il conterraneo Sermini e il meridionale Masuccio. Salvando la cronologia, lo Scrivano, ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] del governo, per i quali come fui utile al governo italiano posso esserlo egualmente all'austriaco, di cui conosco il sistema della politica napoleonica verso l'Italia, sulle vere cause, sociali, del brigantaggio meridionale, ciò che si ricollega con ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] cinema è rimasta nell'orecchio più facilmente, ha avuto in Italia molta fortuna. Fortuna non nel senso che se ne sia lo presentava nel catalogo. Non era il trionfo del critico meridionale comunista G. Peirce, che per primo aveva teorizzato il ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] c'è praticamente nulla al di fuori dei suoi rapporti con l'Italia dei comuni, e anche qui la sua azione appare sminuzzata e persa o del sovrano, bensì di tutti i fedeli della Francia meridionale, cui la "mutatio Excelsi dextere", eliminando la "radix ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] che a quella che lo aveva preceduto. E non solo, in Italia, Graf o Gnoli (per meglio dire Giulio Orsini), ma in Francia Uhland, di Tieck, e di Novalis. Ma una squisita musica meridionale accompagna le sue nordiche fantasie»; e a proposito di Psiche ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...