ZEYER, Julius
Scrittore cèco, nato a Praga il 26 aprile 1841, morto ivi il 29 giugno 1901. Appartiene a una generazione maturata in un tempo in cui i "risvegliatori" nazionali avevano già in gran parte [...] privato e soggiornò assai a lungo tanto a Pietroburgo, quanto nella Russia meridionale. Dopo il "periodo russo" visse a Praga, recandosi però assai frequentemente in Italia e in Francia, sempre desideroso di terre lontane e di orizzonti più ...
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LEVI, Carlo
Italo FALDI
Arnaldo BOCELLI
Pittore e scrittore, nato a Torino il 29 novembre 1902. Laureato in medicina, dal 1923 espone nelle principali mostre nazionali e all'estero. Nel 1935-36 venne [...] , Paura della libertà (Torino 1948). Rientrato in Italia, a Firenze, ebbe parte importante nel movimento della carattere di testimonianza obiettiva (parecchi aspetti della "questione meridionale" ne escono singolarmente illuminati), ciò che più conta ...
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Scrittore politico, nato ad Avellino il 30 maggio 1892, morto ivi il 5 gennaio 1947. Avvocato militante, cominciò a occuparsi di politica nel Corriere dell'Irpinia di Avellino con una serie di articoli [...] la struttura accentrata dello stato e la vecchia classe dirigente meridionale dalle inesauribili risorse trasformistiche, creando un Mezzogiorno consapevole di sé, autonomo, in una Italia libera e decentrata. Strumento per tale rivoluzione avrebbero ...
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Scrittrice, nata l'8 dicembre 1908 a L'Aquila, dove insegna nelle scuole elementari.
Ha pubblicato parecchi libri per ragazzi; ma come narratrice si è fatta conoscere con i racconti di Il fosso (Milano [...] degli ambienti, riallacciantesi alla tradizione narrativa meridionale, tende, non senza squilibrî, a mostra notevolmente affinate le sue qualità.
Bibl.: G. Bellonci, in Il Giornale d'Italia, i° novembre 1949; A. Bocelli, in Il Mondo, i° aprile 1950; ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] foltissima schiera degli illustri esuli politici ivi rifugiatisi (tra i meridionali, sono da ricordare: B. Spaventa, R. Bonghi, P Rosa, L'idea e la cosa: D. e l'hegelismo, in Storia d'Italia (Einaudi), IV, 2, Torino 1975, pp. 850-78 e Il "diagramma ...
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IACOPO da Benevento (Iacobus iudex)
Ferruccio Bertini
Alla fine della commedia intitolata De uxore cerdonis si legge il distico "Iacobus istud opus metrice conscripsit ut omnis / qui leget hic, discat [...] elegiaca De Paulino et Polla, che un altro giudice meridionale, Riccardo da Venosa, aveva dedicato tra il 1228 (1939), pp. 62-78; Th. Kaeppeli, I. da B. O.P., in Arch. italiano per la storia della pietà, I (1951), pp. 463-479; F. Babudri, J. da B ...
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Verga, Giovanni
Silvia Zoppi Garampi
Il maestro del verismo
Un’amara visione del mondo ispira le opere di Giovanni Verga, il maggiore esponente del verismo, un movimento letterario nato nella seconda [...] scapigliatura, movimento letterario d’avanguardia che si era diffuso nell’Italia settentrionale nella seconda metà del 19° secolo. Tra il sulla scena anche il panorama storico di una società meridionale che alla fine del 19° secolo, avverte gli echi ...
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Brancati, Vitaliano
Raffaele Manica
Scrittore e sceneggiatore, nato a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907 e morto a Torino il 25 settembre 1954. La causticità e persino il timbro allucinato e sferzante [...] dell'Italia centro-meridionale: il mondo meridionale è infatti per B. il palcoscenico del più ottuso conformismo italiano. L di B. va ricordato il capolavoro di Rossellini, Viaggio in Italia, uscito nel 1954, anno della morte dello scrittore. Dalle ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] culto umanistico della bella forma, e quella meridionale, dalla fine del Seicento impegnata nella ricerca 1906;G. Fatini, G. C. fra i colerosi di Pian Castagnaio (1855), in Rivista d'Italia, XI (1908), 2, pp. 69-83;O. Bacci, G. C. e gli "Amici ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] presentava un insegnante ogni 570 abitanti, la forbice si allargava via via passando all’Italia centrale (1/950), meridionale (1/1.230), insulare (1/più di 1.500). In queste condizioni, l’effettivo profitto non poteva che essere precario ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...