Patriota e scrittore lituano (n. Zapiskis 1837 - m. in America Meridionale 1912); emigrato giovanissimo, combatté, in Italia, fra i volontarî garibaldini (1867) e fu fatto prigioniero dai pontifici. Si [...] in lituano il poema Witolrauda (1881) di J. J. Kraszewski; dall'estero collaborò a giornali lituani con articoli e poesie che rappresentano uno dei contributi più notevoli alla riscossa nazionale lituana. Nel 1885 emigrò nell'America Meridionale. ...
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(gr. ᾿Ιταλός) Mitico eroe eponimo dell’Italia, figlio di Telegono e di Penelope; secondo una versione della leggenda avrebbe fondato Tuscolo e Preneste.
Aristotele, seguendo Antioco di Siracusa, faceva [...] derivare il nome dell’Italia da I., principe di stirpe enotrica, che avrebbe dominato l’estremità meridionale della penisola. ...
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Indiane, letterature
Giuliano Boccali
Le prospettive di studio e gli studi sulle l. i. sono soggetti da almeno tre decenni a un processo di revisione profonda e, d'altra parte, di completamento sul [...] d.C., o negarla in toto, reputando i drammi originari dell'India meridionale e non anteriori al 7° secolo. La Centuria (trad. it. di autori e opere assolutamente ignote e mai tradotte in Italia, come in massima parte le lingue che le veicolano ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] di mezza estate) di M. Hoffman, che ha ambientato l'azione in un'Italia dei primi del Novecento e ha fatto ampio ricorso a musiche di G. Verdi film migliori. Il regista ambienta in un paesaggio meridionale inondato dal sole estivo una oscura storia di ...
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TROISI, Dante
Serena Andreotti Ravaglioli
Scrittore e magistrato, nato a Tufo (Avellino) il 21 aprile 1920, morto a Roma il 2 gennaio 1989. Laureatosi in giurisprudenza a Bari, subito partì volontario [...] un campo di prigionia in Texas fino al 1946. Tornato in Italia, entrò in magistratura e fu prima pretore e poi giudice a romanzi ambientati nel meschino e dolente mondo della provincia meridionale (La strada della perfezione, 1958; Innocente delitto ...
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SEMINARA, Fortunato
Giuliano Manacorda
Scrittore, nato a Maròpati (Reggio Calabria) il 12 agosto 1903, morto a Grosseto il 1° maggio 1984. Di famiglia contadina, compì gli studi dapprima nel seminario [...] breve volontario esilio in Svizzera e in Francia, rientrò in Italia e cominciò a collaborare ad alcune riviste e rotocalchi.
1954; W. Mauro, in Cultura e società nella narrativa meridionale, Roma 1965; O. Lombardi, in La narrativa italiana nelle ...
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PELLEGRINI, Carlo
Critico e storico della letteratura francese, nato a Viareggio l'11 settembre 1889, prof. di lingua e letteratura francese nell'univ. di Firenze (1930-59), condirettore della Rivista [...] e dei rapporti d'essa con quella italiana: E. Quinet e l'Italia (Pisa 1919), E. Fromentin scrittore (Firenze 1920), Il Sismondi e la storia delle letterature dell'Europa meridionale (Ginevra-Firenze 1926), Madame de Staël (Firenze 1938), Tradizione ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] io e costretto a fare esperienza di tutto ciò che in Italia provoca disgusto in un futurista, dopo di che viene gettato periodo, è che I. Severjanin facesse una tournée nella Russia meridionale insieme con Majakovskij, Kamenskij e D. Burljuk (anche se ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] ebbero anch'essi un notevole successo in Italia, in Francia e in Spagna; ma non restarono estranei neppure alle università tedesche protestanti o alle accademie riformate della Svizzera e della Francia meridionale, nelle quali insegnò a lungo Giulio ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] quella Venezia che ai suoi occhi appariva «non solamente teatro della bella Italia, ma piazza e albergo di tutto l'universo, e dove gl'ingegni secolo indietro, fra il conterraneo Sermini e il meridionale Masuccio. Salvando la cronologia, lo Scrivano, ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...