Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] lingua come strumento sociale. Il dibattito linguistico in Italia dal Manzoni al neocapitalismo, Torino, Marietti.
Marazzini, Claudio, (1978), “Questione romana” e “questione della lingua”, «Lingua nostra» 39, 4, pp. 97-103.
Marazzini, Claudio (1993 ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] situazione in cui avviene la comunicazione, dalle nostre conoscenze enciclopediche e/o dal contesto linguistico. frase è definita in base a fattori esterni alla frase. In italiano, moderno e antico, il carattere dato/nuovo delle informazioni è ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] tipica del francese, realizzata anche come variante libera della vibrante alveolare in italiano; es. ca[r]o e ca[ʀ]o). Nel luogo faringale, il primo membro può essere, oltre che una sibilante (nostra), una nasale (sempre), una liquida (altro) o ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] intervenute tra medioevo ed età moderna sono rilevantissime, per l’italiano sono invece, tutto sommato, di entità modesta; sicché il periodo decisivo per l’assetto fonetico della nostra lingua è compreso tra la tarda latinità e il Trecento. Grazie ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] per secoli, di prestigio e di largo uso in tutta la nostra area, e che presentava, fra l’altro, proprio un . Ruffino 2006).
Va notato che le cifre relative all’uso «sia di italiano che di dialetto» sono salite tanto in famiglia (Calabria: dal 39,4% ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] Michele (1995), Un capitolo di morfologia storica italo-romanza: it. ant. ne ‘ci’ e forme meridionali congeneri, «L’Italia dialettale» 58, pp. 1-48.
Migliorini, Bruno (1975), In bràccioli, in grèmbogli, «Lingua Nostra» 36, 2, 1975, pp. 43-44.
Miller ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] metà del Novecento, ridusse l’incidenza della Chiesa sulle vicende della nostra lingua. È tuttavia importante rilevare che, negli stessi anni in cui le condizioni sociali dell’Italia postbellica mutano ed estendono gli usi della lingua nazionale, la ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] è nel genere dialogico. Molte norme che si sono imposte nell’italiano trovano qui il primo deciso codificatore (per es., l’eliminazione Gelli, Sopra le difficultà di mettere in regole la nostra lingua, in cui in sostanza si negava ogni definitiva ...
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I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] , e i nomi di esercizi pubblici (ristoranti, bar, ecc.). Accenniamo pertanto, nella nostra particolare prospettiva, anche a queste categorie (in Paolo D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bologna, il Mulino, 2003, p. 48)
(12) Probabilmente vi è ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] fino ai giorni nostri. La maggior parte degli arabismi in italiano attiene ai campi ’arte iranica, p. 11), sunna (< ar. sunna «costume», dal 1941 in «Annali Africa Ital.» 4, 3, p. 1077), sura (< ar. sūra «capitolo del Corano», dal 1941 in ...
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italo
ìtalo agg. [dal lat. Itălus]. – Sinon. letter. e poet. di italico (dell’Italia antica) e di italiano: in un tempio accolte Serbi l’itale glorie (Foscolo); Itala gente da le molte vite (Carducci). Raro come sost.: Italo ardito, a che...
nuovo italiano
loc. s.le m. Immigrato di seconda generazione e, più in generale, cittadino con passaporto straniero che risiede stabilmente in Italia. ♦ [...] i nuovi italiani usano sul lavoro e nella vita sociale le loro lingue, mescolate...