FISICA
Enrico Bellone
(XV, p. 473; App. II, I, p. 950; III, I, p. 619; IV, I, p. 812)
Studi di storia della fisica. − "Prendiamo dunque il bastone dell'esperienza e lasciamo stare la storia di tutte [...] cioè The history and present state of electricity, che J. Priestley volle, nel 1767, dedicare alla ricostruzione dei tentativi o nella Histoire de l'astronomie moderne pubblicata da J. B. J. Delambre nel 1821. Si tratta di una tradizione nella ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] B. D., Napoli 1677; J. F. Niceron, Mémoires pour servir à l'histoire des hommes illustres, Paris 1729-1745, XLIII, pp. 30-54; J. Priestley , Notice histor. sur la vie et les ouvrages de J. B. Porta gentilhomme napolitain, Paris a. IX (1800-1801); ...
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Chimico e fisico inglese (Newington, Surrey, 1791 - Hampton Court 1867). Di umili origini (era figlio di un fabbro), F. lavorò per alcuni anni come apprendista presso un rilegatore di libri; il suo acuto [...] scientifico inglese (Joseph Priestley, John Michell, James sintesi dell'elettromagnetismo realizzata da J.C. Maxwell.
Bilancia di Faraday d'onda della radiazione (in metri); B∥ è la componente dell'induzione magnetica B lungo la linea di vista (in ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La fisica matematica
John L. Heilbron
La fisica matematica
1. Definizioni e ambito
L'oggetto della fisica matematica, nel periodo che [...] situate in E, e ha la forma: f=J+(1/b)K, dove J e K sono gli integrali delle forze microscopiche perpendicolari al equilibrio. Dal movimento del filo e dalla velocità della luce Priestley, che nel 1772 aveva pubblicato il risultato di Michell, ...
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L'Ottocento: fisica. I laboratori di fisica tedeschi e inglesi
Myles W. Jackson
I laboratori di fisica tedeschi e inglesi
Fino all'inizio del XIX sec., gli esperimenti di fisica erano effettuati in [...] alla fine del Settecento, Joseph Priestley:
Mi duole dover osservare come esperienza, come affermò nel 1868 Robert B. Clifton appellandosi all'Assemblea dell' formarono nello spirito di Rayleigh fu Joseph J. Thomson (1856-1940), il cui lavoro ...
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LANDRIANI, Marsilio
Marica Roda
Nacque a Milano il 1° ott. 1751 (Milano, Arch. stor. civico, Fondo famiglie, c. 826), da Giuseppe, giureconsulto e patrizio milanese, e Barbara Teresa Tornielli. Le fonti [...] , L. Spallanzani, F. Fontana, A.M. Lorgna, A.-L. Lavoisier, J. Priestley, L.-B. Guyton de Morveau, J. Senebier; cfr. inoltre Milano, Biblioteca Ambrosiana, G. Bossi, Carteggio, ff. a, b, c; Bergamo, Biblioteca G.M. Radini Tedeschi, Carteggio di A ...
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BECCARIA, Giambatista (al secolo Francesco Ludovico)
Antonio Pace
Nacque a Mondovì (Cuneo), il 3 ott. 1716, da Giovanni Battista e da Anna Maria Ingalis. Cominciò il noviziato presso l'Ordine degli scolopi [...] lettera all'amico C. Colden, 30 ag. 1754, in Papers of B. Franklin, a c. di L.W. Labaree, New Haven-London 1962, V, p. 428). Il tributo culminante fu quello accordato da J. Priestley, il quale non esitò a dichiararlo nella sua monumentale History and ...
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ossigeno
ossìgeno [Der. del fr. oxygène, termine coniato da A.L. Lavoisier nel 1783, comp. di oxy(de) "ossido", che è termine precedentemente introdotto nella chimica, e -geno, quindi "generatore di [...] isotopi instabili (v. App. I: VI666 c). Scoperto da J. Priestley nel 1774 e, indipendentemente, da H.W. Scheele nel 1775 .56 K) (β) trigonale
(<54.37 K) (γ) cubica
(par. reticolari in Å) (a=5.4; b=3.4
c=5.0; β=132.5°)
(β) (a=4.2; α=46.27°)
(γ) (a=6 ...
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Chimico, filosofo, teologo (Bristel Fieldhead, Inghilterra, 1733 - Northumberland, Pennsylvania, 1804). Compì gli studî in parte come autodidatta, in parte (dal 1752) nella Dissenting Academy, [...] Del 1766 è l'incontro a Londra con B. Franklin, decisivo nella sua "vocazione" scientifica e fissa (anidride carbonica) scoperta da J. Black, sull'aria infiammabile ( teoria del flogisto sostenuta dallo stesso Priestley. Per P. il flogisto era ...
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BARLETTI, Carlo
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roccagrimalda (Alessandria) il 22 maggio 1735 da Antonio e da Domenica Barletti. Nel 1751 entrò come novizio nella casa degli scolopi di Paverano e nel [...] se l'ipotesi dell'uníco fluido richiedeva sviluppi teorici sempre più complessi.
L'opera del B. fu subito conosciuta dal Franklin, che ne parla in una lettera a j. Priestley del 1772 (The Writings of Benjamin Franklin, a cura di A. H. Smyth, New York ...
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