Nome latino assunto al battesimo cattolico dal poeta tedesco Johann Scheffler (Breslavia 1624 - ivi 1677). Studiò nelle università di Strasburgo, Leida e Padova, dove nel 1640 si laureò in medicina. Convertitosi [...] gli ordini sacerdotali passando gli ultimi anni nel raccoglimento, dedito ad opere di pietà. Sotto l'influsso di J. Böhme, pubblicò nel 1657 i Geistreiche Sinn- und Schlussreime, apparsi poi, integrati, col titolo Der cherubinische Wandersmann (1675 ...
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sofiologia Orientamento mistico speculativo promosso da alcuni pensatori russi moderni, in particolare V.S. Solov´ëv, P. Florenskij e S.N. Bulgakov: riallacciandosi a motivi tradizionali del cristianesimo [...] orientale con forti accentuazioni gnostiche e utilizzando motivi presenti nel platonismo rinascimentale e nella mistica di J. Böhme, svolge una concezione metafisico-teologica in cui sophìa («sofia»; che è insieme l’«eterna armonia», «unità prodotta ...
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Poeta tedesco (Koischwitz, Slesia, 1605 - Schweidnitz 1660). È uno dei lirici e satirici di più spiccata personalità della letteratura tedesca del sec. 17º. Autore di poesie amorose (Drei Rollen verliebter [...] Gedanken e Unbedachtsame Einfälle), d'epigrammi e di un poema didattico (Corydon und Phyllis), compose anche scritti mistici che riflettono quella corrente spiritualista che da J. Böhme conduce al pietismo. ...
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Mistico quietista (n. in Francia - m. Ambleden, Wolfenbüttel, 1753); sotto l'influsso di Antonietta Burignon, mistica fiamminga, si ritirò a vita ascetica in Schwarzenau: la sua mistica quietista fondata [...] sul sentimento della "fede oscura", risente delle opere di Madame de Guyon, di Tommaso da Kempis e anche di J. Böhme. ...
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Mistico tedesco (Ludwigsdorf, Slesia, 1593 - ivi 1652), seguace di J. Böhme. Solerte divulgatore delle idee del suo maestro, influenzò a sua volta Czepko e Scheffler. Fra gli scritti, di carattere mistico [...] e teologico, Schlussreden der Wahrheit, 1625; Vita veterum sapientium, 1637; Sendschreiben, 1641 ...
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Antropologia
Claude Lévi-Strauss
di Claude Lévi-Strauss
Antropologia
sommario: 1. Problemi di definizione; antropologia, etnologia, etnografia. 2. Excursus storico. 3. La collocazione dell'antropologia [...] conoscono una voga prodigiosa. Tra queste ultime, le più antiche sono senza dubbio l'Omnium gentium mores del tedesco J. Böhme (1520), le Cosmografie dello svizzero S. Münster (1544) e del francese A. Thevet (1575). Nel XVI secolo in Inghilterra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dal suo primo libro, Aurora, e fino agli ultimi scritti, Jacob Böhme tenta di [...] di sensazione, agente e volente, vale a dire volersi separare dal male, ed entrare di nuovo nella volontà unica di Dio.
J. Böhme, Sämtliche Schriften, a cura di W. E. Peuckert, Stuttgart, Frommann, 1955-1961
Dal suo primo scritto fino a quelli degli ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] 1927, p. 23 segg.; C. W. Westrup, Le roi de l'Odyssée et le peuple chez Homère, Parigi 1930.
Per la psicologia omerica, J. Böhme, Die Seele und das Ich im homerischen Epos, Lipsia 1929.
Per le relazioni dell'Iliade, con l'età micenea e l'età arcaica ...
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QUACCHERI (o quacheri)
Alberto Pincherle
Italianizzazione dell'inglese Quakers "tremanti", soprannome derisorio dato ai seguaci della predicazione di G. Fox (ma una setta femminile di tal nome esisteva [...] Denck, a K. Schwenkfeld, a S. Franck e a J. Böhme, che è dubbio fosse conosciuto dal Fox, almeno alle sette Un secondo movimento in nome della "luce interiore" fu promosso in America da J. Wilbur (1774-1856) e diede luogo circa il 1840, a un nuovo ...
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VANE, Henri
Delio Cantimori
Uomo politico inglese, nato il 18 novembre 1589, morto verso la fine del maggio 1655, a Londra. Fu uno dei favoriti di Carlo I, che lo fece, nel 1629-30, ambasciatore in [...] , e fu condannato a morte.
Lasciava molti scritti di argomento politico-religioso, di carattere mistico radicaleggiante; pare risentisse l'influenza di J. Böhme. Di lui e del padre rimangono ritratti dovuti a Van Dyck.
Bibl.: C. H. Firth, in Dict. of ...
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